L’IFAB ha dato l’ok: sì ai cinque cambi nel finale di stagione dei campionati europei. Ecco i dettagli
La notizia era nell’aria ma ora è arrivato anche il via libera definitivo: l’International Board ha dato il proprio parere positivo in merito all’approvazione della proposta di modifica dell’articolo 3 del regolamento della FIFA: invece dei tre cambi a disposizione di ogni allenatore, saranno infatti concesse cinque sostituzioni a partita, seppure dovranno avvenire in sole tre slot, due dei quali prevederanno appunto sostituzioni doppie.
Questa scelta è, di fatto, temporanea per venire incontro alle società e ai giocatori, potenzialmente a rischio di infortuni considerando il poco tempo che intercorrerà tra una partita e l’altra, visto che per l’Italia si parla di giocare tre partite a settimana per poco più di un mese, senza considerare le Coppe. In questo modo tutti gli allenatori potranno contare su più giocatori nell’arco di un singolo incontro, adottando un turnover utile ai giocatori, pronti a tornare in campo ma a rischio infortuni dopo almeno due mesi di inattività quasi totale. Ora, però, la palla passa alle singole Federazioni che dovranno decidere se attuarle fin da subito: le luci, anche in questo caso, sono puntate sulla Germania che sabato prossimo riaprirà i battenti e sarà la prima delle top 5 leghe. E’ bene, però, sottolineare come questa misura dell’Ifab sia temporanea, visto che è stata indicata la scadenza a dicembre 2020, anche se non è da escludere che FIFA e Board possano optare per l’estensione della norma fino alla fine del 2021. E, secondo punto, non è obbligatoria ma è concessa come opzione alle singole Federazioni che dovranno prendere una decisione prima di ripartire. Una partita con 10 sostituzioni non è una novità in Italia, visto che Serie C e Serie D da anni hanno questa norma nel proprio regolamento interno, ma sarebbe ovviamente una novità per la Serie A. Inoltre l’Ifab ha concesso alle Federazioni l’opzione di rimuovere l’utilizzo, nel corso delle singole partite, della VAR, per limitare il rischio di assembramento nelle sale apposite dei vari responsabili: anche questo tema dovrà essere analizzato dalla Figc e dalle altre Federcalcio.