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L’ottavo di finale meno prestigioso di questo Euro 2020 è sicuramente Svezia-Ucraina (in Galles-Danimarca almeno c’è una squadra che vanta un titolo europeo). Svezia e Ucraina non sono certo squadre che hanno catturato l’attenzione per la qualità del gioco, e anzi nel caso della seconda il passaggio del turno è dipeso dal risultato delle altre terze del girone.  

Ciò non toglie che si tratterà di una partita aperta ad ogni risultato, e che propone anche alcuni giocatori estremamente interessanti. 

Le condizioni della Svezia 

La Svezia ha sorprendentemente chiuso in testa un girone con Spagna, Polonia e Slovacchia, bloccando sullo 0-0 gli iberici all’esordio e poi vincendo contro slovacchi e polacchi, nonostante un gioco decisamente conservativo e più attento a non subire che a costruire azioni da gol. 

La Svezia infatti è la squadra che effettuato il minor numero di passaggi riusciti in tutto il torneo (591), peraltro con la percentuale di precisione più bassa (69.9 %). Tra tutte le squadre approdate agli ottavi, è quella con la media di possesso palla più bassa, solo il 29,6 %. 

C’è un illustre precedente di squadra che, giocando un calcio “brutto” come e forse anche più di quello svedese, è arrivata a vincere l’Europeo: la Grecia del 2004, di cui abbiamo già sottolineato le similitudini e le differenze con l’attuale Svezia

Al momento la squadra svedese ha potuto contare su Emil Forsberg, autore di 3 gol in questo Europeo, 4 complessivamente nelle ultime 4 partite con la Svezia. Il giocatore del Lipsia ha finalmente spezzato un digiuno in nazionale che era durato ben 11 partite. 

In attacco Alexander Isak sta facendo un’ottima impressione, ma è ancora alla ricerca del suo primo gol in questo Europeo. Janne Anderson ha recuperato i due giocatori che alla vigilia erano stati bloccati dal Covid, lo juventino Dejan Kulusevski e il bolognese Mattias Svanberg

Come scenderà in campo contro l’Ucraina 

Lo schieramento della Svezia non lascia mai spazio a sorprese. Un 4-4-2 in cui le due punte servono ad avere due terminali per i rilanci lunghi in maniera da dare più possibilità di risalire a tutti i compagni impegnati nei compiti difensivi. Sicuramente sarà titolare Isak, l’altro posto in attacco se lo giocano l’ex Palermo Robin Quaison e Marcus Berg

Nonostante la buona batteria di esterni offensivi a disposizione, che conta il matchwinner contro la Polonia Victor Claesson e Dejan Kulusevski, l’unico centrocampista offensivo titolare sarà Forsberg, che in fase di non possesso si allargherà sulla sinistra mentre in fase di possesso agirà da trequartista. Il resto del centrocampo sarà composto da giocatori di contenimento: Larsson, Olsson e il sampdoriano Albin Ekdal

In porta l’ex Roma e Cagliari Robin Olsen, mentre la linea difensiva, finora mai cambiata alla pari del centrocampo, sarà composta, da destra a sinistra, da LustigLindelof, Danielsson e Augustinsson

1
Olsen
6
Augustinsson
24
Danielson
3
Lindelof
2
Lustig
10
Forsberg
20
Olsson
8
Ekdal
7
Larsson
11
Isak
22
Quaison

Le condizioni dell’Ucraina  

La squadra allenata da Andriy Shevchenko sta forse già andando oltre le proprie possibilità, ma come il calabrone del celebre detto, non se ne sta rendendo conto e continua imperterrita nel proprio cammino. 

I numeri dell’Ucraina non sono per niente esaltanti, anzi: nelle ultime 8 partite giocate in un Europeo, tra l’edizione 2016 e quella attuale, gli ucraini hanno ottenuto solo una vittoria, ovvero il match contro la Macedonia del Nord che si è rivelato sufficiente per passare il turno come l’ultima delle migliori terze. 

Nonostante ottimi spunti offensivi, grazie al talento di giocatori come l’atalantino MalinovskyiYarmolenko Yaremchuk, l’Ucraina soffre molto in fase difensiva, anche per la giovane età di molti dei suoi difensori, come il diciottenne Zabarny e il ventiduenne Mykolenko, talentuosi ma bisognosi di ulteriore esperienza ai massimi livelli. Solo il Galles ha subito lo stesso numero di tiri in porta dell’Ucraina, 16, durante la fase a gironi. 

Le prestazioni dell’Ucraina sono state convincenti contro Olanda, nonostante la sconfitta, e Macedonia del Nord, ma nel match più importante, quello contro l’Austria che decideva la seconda piazza nel girone, gli ucraini hanno offerto una prestazione decisamente insufficiente, al di là dei meriti degli austriaci. 

Per quanto riguarda l’infermeria, Shevchenko deve ancora fare a meno di Oleksander Zubkhov, vittima di uno stiramento dopo nemmeno un quarto d’ora della sfida inaugurale contro l’Olanda. 

Come scenderà in campo contro la Svezia 

Shevchenko schiera la sua Ucraina con un 4-3-3 abbastanza regolare. Con l’infortunio di Zubkhov ha adottato uno schieramento un po’ più coperto a centrocampo, avanzando Malinovskyi sulla linea degli attaccanti Yarmolenko e Yaremchuk, con libertà di accentrarsi per ricevere palla. 

Sulla linea mediana operano quindi Zinchenko, più mobile, e due centrocampisti di contenimento tra SydorchukStepanenko e Shaparenko

In porta è tramontata l’era dell’icona Andriy Pyatov, sempre in panchina, con il portiere della Dinamo Kiev Georgiy Bushcan che ha definitivamente guadagnato il posto da titolare. 

1
Bushcan
16
Mykolenko
22
Matvienko
13
Zabarny
21
Karavaev
10
Shaparenko
5
Sydorchuk
17
Zinchenko
8
Malinovskyi
9
Yaremchuk
7
Yarmolenko

La curiosità 

L’ultima sfida tra Svezia e Ucraina risale a 9 anni fa, nella fase a gironi dell’Europeo del 2012. La partita fu decisa da una doppietta dell’attuale commissario tecnico ucraino, Andriy Shevchenko. Quei due gol furono gli ultimi segnati da Sheva con la maglia della sua nazionale, visto che avrebbe abbandonato il calcio giocato poche settimane dopo. 

Il gol iniziale fu messo a segno per la Svezia da Zlatan Ibrahimovic, che ha ereditato, molti anni più tardi e in due periodi differenti, il ruolo di centravanti del Milan, e che solo un infortunio dell’ultimo momento ha tenuto lontano da questo Europeo. Non sarebbe stato l’unico “superstite” per la Svezia di quella partita, visto che giocarono anche Mikael Lustig, Andreas Granqvist e l’attuale capitano Sebastian Larsson, mentre per l’Ucraina, oltre al portiere Pyatov, scese in campo anche un giovane Andriy Yarmolenko, autore dell’assist del primo gol.