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Primo Check statistico sul campionato della Roma, dopo 7 giornate.

La truppa di Mourinho si trova al sesto posto con 13 punti e accusa 4 punti di distacco dalla vetta. I giallorossi hanno subito le prime due sconfitte stagionali nelle ultime tre giornate.

La vittoria di Empoli a dividere i KO di Udine e quello interno contro l’Atalanta: senza dimenticare il 2-1 patito in Bulgaria nella prima giornata di Europa League.

Tornando alla Serie A, Pellegrini e compagni evidenziano della statistiche che spiegano il momento di alti e bassi dei giallorossi, rispetto alla partenza decisa, ma soprattutto in confronto alle altre formazioni della Serie A.

Vediamo allora nel dettaglio, il momento della Roma, una squadra che raccoglie molto meno di quello che semina.

Statistiche attacco: bene i passaggi realizzati, meno i cross

Una Roma che prova a giocare e che verticalizza tanto. Questo si evince dalle statistiche.

Su 2.953 passaggi effettuati, ben 2.429 sono risultati completati, ovvero una percentuale dell’82,3%. Un dato molto importante che colloca i giallorossi all’ottavo posto di questa classifica.

Vero che davanti ha 7 squadre, ma se escludiamo il Napoli con 87%, Fiorentina ed Inter con 86%, ecco che le altre formazioni sono li a portata dei giallorossi: tra 85% e 83%.

La maggioranza dei passaggi della Roma sono in verticale, o comunque alla ricerca della punta, con il 31.5% del totale, rispetto al gioco che si apre a destra per un 30.2% e a sinistra per un 27,6%: i retropassaggi invece rappresentano appena il 10.7%.

Il problema della squadra di Mourinho arriva casomai con i traversoni.

Il gioco si sviluppa bene sulle corsie, ma fino al momento di scodellare il pallone al centro dell’area: 50 cross effettuati e solo 9 arrivati a destinazione.

Un dislivello che spiega certe difficoltà realizzative della formazione capitolina, incapace di tradurre in gol questa mole di palloni che arrivano dai settori esterni.

Nonostante questa difficoltà, la Roma ha realizzato sei, degli otto gol totali, proprio all’interno dell’area di rigore, con gli altri due fuori dai 16 metri. A questo, va pure aggiunto un calcio di rigore fallito.

I campioni della prima storica edizione della Conference League hanno calciato complessivamente 85 volte, di cui 43 nello specchio. Praticamente il 50% dei tiri. Altro dato che spiega una certa carenza di precisione nelle conclusioni, nonostante la qualità dei vari Dybala, Pellegrini e soci.

Nonostante possa sembrare un dato all’apparenza basso, la Roma è prima nella graduatoria dei tiri in porta, con 43 conclusioni appunto. Lo stesso numero dell’Inter con cui condivide la prima piazza. Il Napoli capolista insegue con 39, la Fiorentina con 37, mentre Lazio, Milan e Sassuolo sono quinte con 35 tiri nello specchio.

Per rendere ancora meglio l’idea, la Juventus in piena crisi ha calciato 25 volte in 7 gare nello specchio, con lo Spezia ultimo a quota 13. Dunque, la Roma calcia, ma raccogliendo molto meno dal punto di vista realizzativo.

Tre clean-sheet in 7 gare

Dal fronte offensivo, a quello difensivo.

La Roma ha concesso 7 rete in altrettante giornate di Serie A e la media è di un gol a partita. In realtà, Rui Patricio è rimasto imbattuto in tre giornate, per tre clean-sheet complessivi.

Smalling e soci si vedono superare in questa classifica soltanto da Atalanta e Sassuolo che hanno chiuso 4 match senza subire alcuna rete. A quota 3, con gli uomini dello Special One, ecco che ci sono Fiorentina, Juventus, Lazio, Napoli e Udinese. Il Milan, campione in carica, si trova alle spalle dei capitolini con due clean-sheet.

A livello di interventi difensivi, i giallorossi hanno concluso il 48% dei tackle effettuati, in maniera positiva. A prima vista può sembrare un buon coefficiente, in realtà si tratta del peggior dato della Serie A. Roma ultima in questa speciale classifica, mentre comanda l’Udinese con il 66%, inseguita da Empoli e Monza, rispettivamente con 62% e 61%.

I duelli vinti, a livello difensivo, rappresentano il 54,8%. Un dato che sale al 57,3% quando si parla di duelli aerei, a dimostrazione che sulle palle alte i centrali di Mourinho sbagliano poche volte.

Veniamo ai falli. La Roma ha ottenuto 98 falli a favore, rispetto ai 67 commessi. Squadra poco fallosa, come dimostrano gli appena 7 cartellini gialli ricevuti. Nessuno ha fatto meglio della “Lupa” in questa speciale classifica. Basti pensare che l’Atalanta guida la graduatoria dei cattivi con 25 cartellini, con il Verona a quota 23.

Infine, la pressione offensiva della banda guidata dal portoghese ha comportato per il momento 36 corner a favore. Un numero che colloca la i capitolini al settimo posto, assieme alla Salernitana. Distante per adesso la Fiorentina che fugge via con 54 corner.

Conclusioni

Le prime sette giornate ci indicano la Roma come una squadra che crea tanto, ma traduce poco in rete.

La partita contro l’Atalanta, nell’ultimo turno è stata l’emblema di questo problema: 21 tiri, di cui soltanto 5 nello specchio, con un paio di gol letteralmente divorati dalla formazione giallorossa davanti al portiere nerazzurro.

Serve maggior cinismo per dare sbocco ad una manovra che crea tanto, sia centralmente e sia sulle fasce. Da questa zona serve una maggior precisione nei cross.

A livello difensivo la Roma concede sempre qualcosa.

Sicuramente meno della scorsa stagione, ma a livello di interventi difensivi abbiamo visto che il pacchetto arretrato di Mourinho non è all’altezza delle altre squadre. Emblematica a sua volta la trasferta caporetto in quel di Udine, con i bianconeri che hanno rifilato 4 reti ai capitolini.

Nel gioco aereo la Roma riesce a dominare all’interno della propria difesa e in qualche modo in quella avversaria, considerando che tre gol sono arrivati grazie a colpi di testa.

Se Dybala e compagni miglioreranno queste lacune, la squadra riuscirà a completare quel salto di qualità in campionato che per ora è sempre mancato.