Non sono certo mancate le sorprese in questo diciottesimo turno di Serie A, indubbiamente favorevole all’Inter di Inzaghi che prende il largo ora con quattro punti di vantaggio sulle rivali, proprio Napoli e Milan che hanno dato vita a un’entusiasmante sfida portata a casa con le unghie da Spalletti.
Dietro Mourinho abbatte l’Gasperini, mentre Allegri e Sarri tornano in corsa per la zona Champions. Ma c’è tanto altro ancora, che proviamo a riassumere nei nostri consueti dieci spunti e curiosità dalle partite del week end.
1. Colpaccio Spalletti
Di fronte due squadre come solito incerottate e zeppe di assenze, che si sono date però battaglia vera con il Milan costantemente alla ricerca del pareggio dopo il gol lampo in apertura di Elmas (alla sua quinta marcatura in stagione, dopo appena cinque minuti, al primo tiro in assoluto effettuato nel match).
Questa è la prima volta che il Milan perde una partita in casa senza trovare gol, dal marzo scorso quando sempre il Napoli si impose con lo stesso 0-1 finale. Per Petagna si tratta invece della prima gara da titolare dopo quella di febbraio 2021, in quel caso contro il Genoa sempre in trasferta.
2. La Roma corsara
Tutti gli occhi erano puntati sull’Atalanta, in cerca della settima vittoria di fila in campionato, ma è stato invece Mourinho a prendersi le luci della ribalta e soprattutto i tre punti in palio.
Gol lampo anche in questo caso che ha indirizzato la partita, con il sesto gol di Abraham (gli stessi di tutta la scorsa stagione con il Chelsea) che realizzerà poi una doppietta. E torna al gol anche Zaniolo, a 514 giorni dalla sua ultima marcatura contro la Spal.
Per l’Atalanta è la sconfitta interna più pesante dal 2015 a oggi (1-4 contro il Genoa allora) ed è già la terza volta in stagione che subisce un gol nel primo minuto di gara. Gasperini per l’occasione ha schierato la formazione con l’età media più alta di tutta la sua esperienza bergamasca (29 anni e 147 giorni di media).
3. Tutto facile per l’Inter dei record
Continua la marcia trionfale di Inzaghi, che sta continuando a mettere in fila vittorie e record. Con i cinque gol di Salerno infatti, per la prima volta l’Inter ha sfondato quota 100 per quanto riguarda i gol in un singolo anno solare (ora già a 103, meglio del record precedente fermo a 99 nel 1950). Si tratta anche della terza volta in assoluto che arriva a cinque vittorie di fila senza mai subire alcuna rete, come già accaduto nel 1989 e nel 1996.
Meriti equamente divisi, a cominciare però da un Calhanoglu che da novembre a oggi è il calciatore che ha preso parte a più gol nei cinque maggiori campionati europei (5 gol e 5 assist all’attivo). Ma anche per Alexis Sanchez sembra arrivata l’ora del riscatto, come dimostra il fatto di aver preso parte a ben 24 reti nelle sue 25 partite da titolare in Serie A (con 11 gol e 13 assist).
4. Pedro trascina la Lazio
Torna alla vittoria anche la Lazio di Sarri, che gestisce al meglio al gara contro il Genoa grazie al solito Pedro nel primo tempo. Per lui già sei gol in campionato, già uno in più di quelli realizzati con la Roma in tutto lo scorso campionato (peraltro è l’unico giocatore a realizzare almeno tre gol di destro e almeno tre di sinistro).
Poi però l’ingresso di Luis Alberto chiude definitivamente la partite, con due assist da subentrato come non capitava da un Mauro Zarate nell’aprile 2011 contro il Catania. Bene anche Acerbi (al suo secondo gol di fila in casa) e Felipe Anderson (al suo quarto assist). Per Cataldi invece, rigenerato da Sarri, arriva la sua 150ª presenza in bianco celeste.
5. Il Sassuolo ferma la Viola
Non arriva la sesta vittoria consecutiva in casa per la Fiorentina, che anzi rischia grosso contro il Sassuolo dopo essere stata in svantaggio di due gol a fine primo tempo. Poi ci pensa il solito Vlahovic a riaprire la partita, segnando per la sesta presenza consecutiva (solo Batistuta ha fatto meglio, arrivando a 11 nel 1994) e portando a 33 il bottino gol del 2021 (solo Nordahl ha fatto meglio con 36 nel 1950).
Per il Sassuolo sono ormai 14 le partite di fila dove va a segno con almeno un gol (mai era riuscito a fare meglio), mentre si coccola i suoi giovani elementi: Raspadori arrivato a quattro gol e quattro assist in stagione, Scamacca con sei reti in 18 partite) e Frattesi che per la prima volta riesce sia a segnare che a fornire un assist (così come Torreira per la Fiorentina).
6. Il Bologna gioca, la Juve vince
Non è stata una bella Juventus, ma senza dubbio cinica quello sì. Ne fa le spese il Bologna, che domina il possesso palla (60 vs 40) e prova più volte l’offensiva (62 attacchi pericolosi contro 37), senza però trovare mai la via del gol (quinto “clean sheet” per la Juve in campionato, così come l’Inter). Arriva così a 11 la striscia di vittorie bianco nere contro il Bologna (la più lunga che contro qualsiasi altra squadra di serie A).
Merito di un Morata che ha il pregio di realizzare quasi subito il suo quarto gol contro il Bologna (sua vittima preferita in assoluto) e a segno nella sua terza trasferta consecutiva. Quarto gol anche per Cuadrado, che eguaglia così il suo record di marcature in una singola stagione così come nel 2015 e nel 2017.
7. Il fortino granata
La fortezza granata sembra inespugnabile, tanto da far arrivare già cinque vittorie nelle ultime sei partite giocate in casa (non capitava da agosto 2019). In evidenza ancora una volta Tommaso Pobega, autore del gol partita, il suo quarto in stagione (tutti arrivati all’Olimpico Grande Torino) contro i sei che aveva realizzato in tutto il campionato passato.
Se il Torino è la squadra che ha subito meno gol di tutte nel primo tempo (solo cinque), per il Verona questa è solo la seconda partita di tutta la gestione Tudor che chiude un match senza essere riuscito a trovare nemmeno un gol (l’altra partita era a Cagliari con uno zero a zero finale proprio in questa stagione).
8. Gabbiadini flash, ma non basta
Nemmeno il tempo di rimettere il fischietto in tasca, che la Sampdoria è già in vantaggio con un super gol di Manolo Gabbiadini. Dopo soli 38 secondi di gioco, questo è il gol più veloce per i doriani realizzato in Serie A, dopo quello di Defrel nel 2019 che arrivò dopo appena 33 secondi.
Per Gabbiadini invece, è il suo quarto gol in stagione (già meglio del bottino di tutto lo scorso anno quando si fermò a tre) oltre che il quarto consecutivo su quattro presenze.
Da inizio 2021, solo Antonio Candreva ha segnato più gol in casa rispetto a Gabbiadini (sei contro cinque). Per il Venezia invece, arriva il terzo gol in stagione di Thomas Henry, che regala un pareggio che per i blucerchiati non arrivava da ben 10 turni di fila.
9. Un punto per uno non fa male a nessuno
L’Empoli non voleva perdere per dare ancora più peso alla sua già ottima classifica, lo Spezia per mettere un altro piccolo passo di distanza dalla terzultima posizione (ora a tre punti). E così in una partita che comunque i toscani hanno tenuto quasi sempre in mano (65% di possesso palla e 22 conclusioni), ci sono volute due autoreti per definire il pareggio (è la quarta autorete subita dall’Empoli in stagione, un record per loro in Serie A).
Un 1-1 finale che è lo stesso risultato di ben quattro delle ultime cinque sfide tra queste due compagini (tra Serie A e Serie B), e che da comunque all’Empoli il suo quinto risultato utile di fila, come non capitava da dicembre 2015.
10. Profondo rosso (blu)
Sprofonda ancora il Cagliari di Mazzarri, questa volta contro un Udinese che chiude la partita già dopo cinquanta minuti (sullo 0-3 e con un uomo in più dopo l’espulsione di Marin).
Era dal 2011 che i friulani non vincevano una partita in trasferta con un margine tanto ampio, guarda caso anche allora contro il Cagliari. Per Deulofeu questa è la sua prima doppietta in Serie A (il primo gol in assoluto per lui realizzato direttamente su calcio di punizione).
Con ben 38 reti subite dopo diciotto giornate, per il Cagliari si tratta della seconda peggior prestazione di sempre dopo quella del 2016 quando ne aveva già subite 42. I sardi sono anche la squadra che nei cinque maggiori campionati in Europa ha subito più gol direttamente su calcio di punizione: già quattro reti incassate.