I sorteggi di Champions League tenutisi a Istanbul hanno delineato gli 8 gironi in cui si affronteranno le 32 squadre che hanno guadagnato il diritto a disputare la fase finale della massima competizione continentale.
Andiamo a dare una rapida occhiata a come si sono composti questi gironi, prestando maggiore attenzione a quelli in cui troviamo le squadre italiane.
Gruppo B: Atletico Madrid, Liverpool, Porto, Milan
Il Milan, che affrontava il sorteggio in quarta fascia, ha avuto un sorteggio che lascia comunque intatte le possibilità di giocarsela per un passaggio del turno: l’Atletico Madrid è una squadra molto ostica, ma Liverpool e Porto sono squadre che attraversano momenti un po’ problematici.
Il paradosso per il Milan è che si ritrova ad essere, nonostante le sette Coppe dei Campioni in bacheca, la squadra con meno esperienza europea, almeno per quanto riguarda gli ultimi anni, mentre tutte le altre sono delle habitué della Champions. I rossoneri mancano dalla Champions League dal marzo 2014, quando furono sconfitti proprio dall’Atletico Madrid per 4-1 negli ottavi di finale, nell’unico precedente contro la squadra spagnola.
Gli unici precedenti contro il Liverpool invece sono due finali, quella beffarda di Istambul del 2005 con sconfitta ai rigori e quella vittoriosa di Atena del 2007 firmata dalla doppietta di Pippo Inzaghi. Ben 9 precedenti invece contro il Porto, di cui l’ultimo risalente alla vittoria della Supercoppa Europea del 2003.
Si tratta di un girone equilibratissimo in cui le probabilità di passaggio del turno sono all’incirca le stesse per tutte e quattro le squadre, con l’Atletico Madrid leggermente più avanti rispetto alle altre.
Gruppo D: Inter, Real Madrid, Shakhtar Donetsk, Sheriff Tiraspol
Il profilo Twitter del Borussia Moenchengladbach ha scherzosamente postato lamentandosi di non essere stati invitati alla reunion del gruppo D. L’Inter infatti è stata sorteggiata con le stesse identiche squadre dell’ultima edizione, fatta eccezione per i moldavi dello Sheriff al posto dei tedeschi, appunto.
Sollievo per i giornalisti italiani, che avranno ben tre conferenze stampa su quattro in italiano, visto che oltre a Simone Inzaghi ci saranno Carlo Ancelotti sulla panchina del Real Madrid e Roberto De Zerbi su quella dello Shakhtar Donetsk.
Se per De Zerbi si tratta dell’esordio in Champions League, Carletto Ancelotti è un veterano della competizione, avendola due volte da giocatore e tre da allenatore. Saranno il 7° e l’8° confronto contro l’Inter in Champions: 2 vittorie e 2 pareggi alla guida del Milan e 2 sconfitte alla guida del Chelsea.
È la prima volta che i nerazzurri affrontano una squadra moldava, anche se si tratta della squadra di Tiraspol, capitale della Transnistria, territorio nominalmente incluso nella Moldavia ma con un suo governo e al centro di delicati negoziati internazionali.
Inter e Real Madrid sembrano le squadre favorite del girone, ma lo Shakhtar è squadra che può sorprendere, mentre nerazzurri e merengues sono sempre imprevedibili, in negativo, durante la fase a gironi.
Gruppo F: Villareal, Manchester United, Atalanta, Young Boys
Urna particolarmente benevola con l’Atalanta: dalla prima fascia è arrivata infatti la squadra meno temibile, ovvero il Villareal, squadra detentrice dell’Europa League. Spagnoli che hanno sollevato la coppa sconfiggendo ai rigori proprio il Manchester United, che cercherà di vendicarsi nel doppio confronto in questo girone.
Gli inglesi, pesantemente rinforzatisi nel calciomercato estivo e con la ciliegina sulla torta rappresentata dal figliol prodigo Cristiano Ronaldo, sono sicuramente i favoriti di questo girone, ma l’Atalanta ha le carte in regola per passare il turno. Nelle due precedenti apparizioni in Champions League i bergamaschi hanno sempre superato il girone alle spalle di altre due formazioni inglesi, prima il Manchester City e poi il Liverpool.
Villareal e Young Boys sono poi formazioni alla portata dei bergamaschi, in particolare gli svizzeri che nell’ultima Europa League sono stati agevolmente sconfitti due volte dalla Roma. Decisamente più ostici gli spagnoli, che rappresentano il contendente principale per il passaggio del turno, dando per scontato che lo United difficilmente non si qualificherà agli ottavi per la seconda stagione consecutiva.
Gruppo H: Chelsea, Juventus, Zenit San Pietroburgo, Malmoe
10ª partecipazione consecutiva alla Champions League per la Juventus, la 6ª con Max Allegri alla guida, che in bianconero ha raggiunto per due volte la finale.
Per cercarla una terza volta il primo ostacolo sono i campioni in carica del Chelsea, che si sono rinforzati con l’innesto di Romelu Lukaku, che quindi potrà trovarsi nuovamente di fronte Chiellini e Bonucci dopo le sfide di campionato e Coppa Italia della scorsa stagione con la maglia dell’Inter e all’ultimo Europeo in Belgio-Italia.
Il gruppo si completa con lo Zenit San Pietroburgo, campione di Russia, e il Malmoe allenato dall’ex milanista Jon Dahl Tomasson. I bianconeri hanno tradizioni favorevoli sia con i russi (vittoria e pareggio nel girone dell’edizione 2008/09) che con gli svedesi (2-0 sia in casa che in trasferta nell’edizione 2014/15). Contro il Chelsea invece bilancio in parità, con due pareggi e una vittoria per parte.
La Juventus sembrerebbe in grado di mettere in sicurezza almeno il secondo posto, ma le trasferte invernali in Svezia e in Russia potrebbero nascondere pesanti insidie climatiche. Bisogna poi vedere quali potranno essere le conseguenze, tecniche e psicologiche, dell’abbandono da parte di Cristiano Ronaldo, un addio che soprattutto in ambito europeo può avere contraccolpi pesanti.
Gli altri gironi
Gruppo A: Manchester City, Paris Saint-Germain, RB Lipsia, Bruges
Nel primo girone troviamo subito le due squadre più spendaccione d’Europa, ovvero il Manchester City e il Paris Saint-Germain, in una sorta di derby di emiri che vede coinvolti anche i giovani rampanti del Lipsia e i belgi del Bruges.
Il City vuole rifarsi dopo la sconfitta in finale nell’ultima edizione, mentre il PSG ha ingaggiato Leo Messi (che affronterà quindi il “maestro” Guardiola) con l’esplicito obiettivo della conquista della Champions League.
Se per il Lipsia il passaggio del turno è un sogno difficilmente realizzabile, vista la presenza delle altre due corazzate, per il Bruges si tratta di un vero e proprio girone da incubo, in cui appare difficile anche pensare di puntare il terzo posto.
Gruppo B: Sporting Lisbona, Borussia Dortmund, Ajax, Besiktas
Girone equilibrato per i campioni di Portogallo dello Sporting Lisbona che evitano le corazzate della seconda fascia e pescano un Borussia Dortmund sempre abbastanza imprevedibile, vista la giovane età della sua rosa.
Difetto che può essere comune anche all’Ajax, mentre il Besiktas cercherà di sfruttare il fattore ambientale del suo caldissimo stadio che può fare un certo effetto, in particolare sui giocatori con minore esperienza europea.
Gruppo E: Bayern Monaco, Barcellona, Benfica, Dinamo Kiev
Favoritissime Bayern Monaco e Barcellona in questo girone, con i catalani che vorranno cancellare l’umiliante sconfitta per 8-2 rimediata nell’estate 2020.
Benfica e Dinamo Kiev proveranno a inserirsi nella corsa due per la qualificazione, ma con ogni probabilità si contenderanno il terzo posto e il passaggio in Europa League.
Gruppo G: Lille, Siviglia, Red Bull Salisburgo, Wolfsburg
Il girone meno prestigioso sulla carta è quello capeggiato dai campioni di Francia del Lille, orfani dell’allenatore Christophe Galtier principale artefice del successo della scorsa stagione.
I francesi non sembrano assolutamente la squadra che ha messo in crisi anche il Milan nella scorsa Europa League, e anzi appaiono forse come la squadra meno attrezzata per superare il girone. Decisamente più temibile il Siviglia, abituato ai successi europei anche se in Europa League.
Attenzione però ai ragazzini terribili del Salisburgo, fucina dei talenti pescati in giro per il mondo dalla Red Bull. In tutto questo anche il Wolfsburg, squadra solida che ha iniziato alla grande la Bundesliga, può tranquillamente dire la sua.