La prima giornata di Campionato è un giorno particolare. Per i tifosi è paragonabile al Capodanno, è il giorno che inaugura ufficialmente la nuova stagione, sancisce la fine delle ferie, dell’estate, delle amichevoli ingannatrici, dei preliminari insidiosi, della condizione atletica da ritrovare, del calciomercato fuori controllo. È il momento in cui si scende tutti in campo per i 3 punti, in cui si cerca lo scatto giusto per confermare le ambizioni estive o per sorprendere chi ha già emesso verdetti a dir poco prematuri.
Ma quante volte negli ultimi 10 anni le squadre che sotto l’ombrellone sembravano dover divorare gli avversari sono state sorprese da avversari che tutti avevano già dipinto come agnelli sacrificali? Ripercorriamo insieme quei momenti in cui ai direttori sportivi è sorto il dubbio che gli svariati milioni spesi nel mercato estivo fossero stati soldi buttati via…
19 agosto 2018: Sassuolo-Inter 1-0
L’esordio dell’anno scorso brucia ancora negli occhi dei tifosi interisti. Dopo un precampionato esaltante, l’Inter si presenta a Reggio Emilia come la squadra più accreditata per tenere il passo della Juventus in testa alla classifica, forte del capocannoniere in carica Icardi, del giovane gioiello Lautaro Martinez e di una campagna acquisti mirata e di qualità. Ma il Sassuolo di De Zerbi sorprende la difesa nerazzurra con un Boateng schierato da falso nove che manda in crisi la linea difensiva, tanto che l’esperto Miranda è costretto al fallo da rigore su Di Francesco al 27°. Realizzazione di Berardi e Inter incapace di recuperare il risultato, in quella che sarà una costante di una stagione che si chiuderà con un quarto posto acciuffato in extremis per i nerazzurri ed una tranquilla salvezza (undicesima posizione) per il Sassuolo.
21 agosto 2016: Chievo-Inter 2-0
Due anni prima, è sempre l’Inter a deludere i suoi tifosi con una sconcertante prestazione a Verona. La Beneamata, rilevata da poco dal colosso cinese Suning e affidata all’olandese Frank De Boer appena due settimane prima dell’inizio del Campionato, è reduce da un mercato faraonico (70 milioni per i deludenti Joao Mario e Gabriel Barbosa), ma le clamorose falle difensive e la sterilità offensiva fanno il gioco del concreto ed esperto Chievo di Rolando Maran, con lo sloveno Birsa in gran spolvero che buca per ben due volte la porta del connazionale Handanovic. Il primo campanello d’allarme per una stagione disastrosa, che portò all’esonero sia di De Boer che del suo successore Pioli.
23 agosto 2015: Juventus-Udinese 0-1
In molti, in quel caldo pomeriggio d’agosto, hanno pensato che forse in quella stagione il dominio della Juventus dopo quattro vittorie consecutive si sarebbe interrotto, dato che per la prima volta nella sua storia la Signora fu sconfitta all’esordio in casa. Dopo l’estate degli addii di Pirlo, Tevez e Vidal, artefici dei successi ottenuti con Conte e nella prima stagione di Allegri, i bianconeri di casa furono sorpresi dagli omologhi cromatici friulani guidati da Colantuono che con una strenue difesa e una zampata di Thereau al 78° espugnarono lo Juventus Stadium. Ma più avanti Allegri trovò la formula giusta arrivando a chiudere il campionato nuovamente in vetta, mentre l’Udinese dovette lottare fino alla terzultima giornata prima di ottenere la salvezza con De Canio, subentrato a Colantuono ad otto giornate dalla fine.
24 agosto 2013: Verona-Milan 2-1
Il primo anticipo del campionato, alle 18 del sabato, fu subito clamoroso: il Verona di Mandorlini, grazie ad una doppietta dell’eterno Luca Toni, riuscì a rimontare e sconfiggere il Milan di Allegri, che era andato in vantaggio grazie ad un gol di Poli su assist di Balotelli. Non proprio una nuova “fatal Verona”, ma un brutto inizio per una stagione che avrebbe visto l’esonero di Allegri e un deludente ottavo posto finale per i rossoneri, mentre fu un ottimo viatico per gli scaligeri che andarono a chiudere il campionato con un sorprendente decimo posto e con Toni capocannoniere.
26 agosto 2012: Milan-Sampdoria 0-1
Anche l’anno precedente Allegri non iniziò bene il campionato, perdendo a San Siro contro la Sampdoria. Il Milan era reduce dall’estate della “smobilitazione”, quando una serie di acquisti di basso profilo come Acerbi, De Jong, Montolivo, Pazzini o Bojan dovevano riempire il vuoto di campioni come Ibrahimovic, Thiago Silva, Nesta, Seedorf e Gattuso. Di questo ridimensionamento approfittò immediatamente la Sampdoria di Ferrara che con un guizzo del terzino Andrea Costa riuscì a strappare i 3 punti al Meazza.
11 settembre 2011: Palermo-Inter 4-3
Nel 2011 la prima giornata si giocò a dicembre inoltrato per uno sciopero dei calciatori, quindi si scese in campo direttamente per la seconda giornata e fu l’Inter a sorprendere negativamente tutti con una rocambolesca partita al Barbera, dove la doppietta di Milito non servì ai nerazzurri abbattuti dalla doppietta di Miccoli e dai gol di Hernandez e Pinilla, ispirati dal talento di un Ilicic all’esordio che stregò tutti gli spettatori. Inutile il gol nel finale del nuovo (e deludente) acquisto Diego Forlan, per la squadra di un Gasperini che iniziò malissimo e finì per essere esonerato nell’arco di poche giornate. Non ebbe grande fortuna nemmeno l’artefice del successo di quel Palermo, Devis Mangia, che fu esonerato anch’egli prima di Natale.
29 agosto 2010: Bari-Juventus 1-0
La Juventus di Luigi Del Neri inizia in maniera disastrosa la stagione andando a perdere al San Nicola contro un Bari aggressivo e veloce che grazie ad un sinistro da fuori area di Donati si assicurano la vittoria. Nonostante l’esordio sfavillante, la squadra allenata da Ventura sarà destinata a retrocedere malamente all’ultimo posto, mentre i bianconeri finiranno con un deludente settimo posto. Dall’anno successivo, con l’arrivo di Antonio Conte, sarebbe iniziato il ciclo vincente che dura ancora oggi.
31 agosto 2008: Milan-Bologna 1-2
L’ultimo Milan di Carlo Ancelotti iniziò nel peggiore dei modi il campionato, nonostante lo spettacolo offerto dal funambolico Ronaldinho (che mise sulla testa di Ambrosini la palla per il gol del momentaneo pareggio) al debutto con i rossoneri. Gli splendidi gol di Di Vaio e Valiani permisero al Bologna di espugnare San Siro, ma nonostante questo risultato il resto della stagione fu nettamente diverso. Il Milan riuscì ad arrivare appaiato alla Juve al secondo posto e a qualificarsi direttamente alla Champions League, mentre il Bologna vide alternarsi tre allenatori sulla panchina prima di raggiungere la salvezza in extremis all’ultima giornata.