Quante volte parliamo della Serie A come di un campionato in cui estro e tecnica vengono sacrificate sull’altare della tattica e dell’atletismo? Poi per fortuna arrivano weekend come quello della 14ª giornata in cui se si è scelto di restare al calduccio davanti alla TV si è stati gratificati da una serie di marcature di rara bellezza.
C’è l’imbarazzo della scelta tra i tanti gol che hanno elevato lo spettacolo della Serie A in un freddissimo week-end di dicembre: partiamo da due segnati in uno degli stadi più freddi d’Italia, quello di Udine.
Cyril Ngonge, Udinese-Verona 3-3
Iniziamo dal gesto tecnico più spettacolare della giornata. Certamente, la difesa dell’Udinese ha le sue colpe, ma vedere il giocatore del Verona attorniato da ben quattro avversari salire a colpire la palla con una rovesciata degna delle copertine degli album di figurine è qualcosa di epico.
Cyril Ngonge non è nuovo a gol spettacolari (un paio d’anni, con il Groningen, fa aveva realizzato una rete assurda contro l’AZ Alkmaar con il colpo dello scorpione), ma oltre alla tecnica e all’estetica qui c’è anche una componente di sfrontatezza e di quell’incoscienza talmente pura che diventa coraggio: attorno a lui ci sono ben quattro (4!) avversari a circondarlo, eppure trova la coordinazione e il tempismo per sbucare a colpire la palla in maniera perfetta e pulita.
Lorenzo Lucca, Udinese-Verona 3-3
Strano destino quello di Lorenzo Lucca: titolare fisso dell’Udinese a inizio campionato con Andrea Sottil e capace di andare in rete solo una volta (nel pareggio con il Genoa), relegato quasi sempre in panchina da Cioffi nell’ultimo periodo. Eppure è proprio da quando ha perso il posto da titolare che è tornato a vedere la porta, con l’importantissimo gol che ha fissato il pareggio con il Monza 10 minuti dopo il suo ingresso in campo al posto di Samardzic.
Contro il Verona è subentrato quasi subito (al 7° minuto) all’infortunato Success ed ha firmato addirittura una doppietta. Il secondo gol, in particolare, è di pregevolissima fattura: un imperioso stacco in corsa ad incornare il pallone crossato da Thauvin ad altezza siderale. Un gesto che ricorda Cristiano Ronaldo per potenza e precisione, finalmente un gol degno delle sue doti fisiche e tecniche che finora ha espresso solo a sprazzi. Se trova maturità, cattiveria e continuità, Lucca è la cosa più simile ad un Haaland che il calcio italiano abbia mai prodotto.
Ruslan Malinovsky, Genoa-Empoli 1-1
Già sabato si erano viste le prime gemme di giornata: il tiro dalla distanza di Ruslan Malinovsky che ha mandato in vantaggio il Genoa al Ferraris è un’esecuzione perfetta di uno specialista.
Una palla non facile, appoggiata alta dopo una ribattuta dall’area: l’ucraino se l’aggiusta al volo con il destro per poi liberare un esterno sinistro assolutamente imprendibile per il portiere. Di solito calcia con potenza, questa volta ha scelto tempismo e precisione ma il risultato non cambia: 17° gol da fuori area nelle ultime 5 stagioni di Serie A (di cui ne ha giocate solo 4, peraltro, dato che l’anno scorso era al Marsiglia). E parlando di specialisti dei tiri da fuori…
Hakan Calhanoglu, Napoli-Inter 0-3
La staffilata da fuori area con cui Hakan Calhanoglu ha sbloccato il match del Maradona è un suo marchio di fabbrica, ma era da tanto tempo che il turco non trovava la via della rete su azione.
La precisione e la potenza con cui raccoglie la palla suggerita da Barella e la scaraventa rasoterra all’angolino dove Meret non può arrivarci è un piacevole ritorno alle vecchie abitudini.
Nicolò Barella, Napoli-Inter 0-3
Nella stessa partita, il gol del 2-0 dell’Inter è un altro ritorno al gol tanto atteso, quello di Nicolò Barella: il centrocampista azzurro raccoglie un traversone di Lautaro Martinez dal limite dell’area arrivando dalle retrovie: controllo in corsa per addomesticare la palla, tocco felpato di destro a sterzare ed evitare il difensore davanti a sé e tiro di sinistro a mettere la palla in porta, il tutto ad una velocità altissima, senza rallentare minimamente.
Un gol che nasce dallo stop perfetto e che viene alla luce grazie alla caparbietà del centrocampista azzurro.
Christian Pulisic, Milan-Frosinone 3-1
Ma se parliamo di qualità dello stop, la classe con cui Christian Pulisic ha raccolto un lancio dalla propria area di Maignan ha lasciato senza parole tutti gli spettatori: un controllo di collo esterno con cui l’americano si porta avanti il pallone, mantenendo il vantaggio sui difensori del Frosinone in recupero ma tenendolo comunque a portata di controllo.
Una volta in area infatti il pallone è sempre lì, attaccato al suo piede. Due tocchi per controllarlo e difenderlo dagli avversari, un allungo e il tiro a far passare il pallone tra il portiere e due difensori per il raddoppio rossonero (il gol che risulterà quindi decisivo).
Charalampos Lykogiannis, Lecce-Bologna 1-1
In Italia, ma è un trend generale di tutto il calcio europeo, si vedono sempre meno gol su punizione diretta. Esistono ancora alcuni specialisti però che sanno farsi valere, e Lykogiannis è uno di questi.
Per sbloccare la partita del Via del Mare il terzino greco del Bologna, schierato esterno offensivo da Thiago Motta, ha disegnato una parabola semplicemente perfetta a scavalcare la barriera e a depositare la palla nell’angolino della porta dove era impossibile arrivare per Falcone.
Se chiedessimo ad un’AI di raffigurare il perfetto gol su punizione, ricreerebbe proprio questo.
Riccardo Sottil, Fiorentina-Salernitana 3-0
In una giornata normale, la splendida parabola con cui Riccardo Sottil ha segnato il raddoppio dei Viola dopo 18 minuti di gioco contro la Salernitana sarebbe stata celebrata come un gol capolavoro.
Con tutta la concorrenza che abbiamo visto, invece, è semplicemente un gol bellissimo: palla addomesticata al limite dell’area, finta per disorientare il marcatore diretto rientrando sul sinistro, palla spostata e calciata verso il palo opposto, traiettoria che si infila appena sotto la traversa e gol. Un po’ Del Piero, un po’ Insigne, forse anche un po’ più defilato rispetto alle posizioni classiche dei due totem appena citati, per il ritorno al gol in Serie A dopo quasi due anni di questo sfortunato talento.