La 30° giornata di Serie A rischia di passare alla storia come quella delle sentenze definitive per la lotta scudetto: l’Inter perde con il Bologna e dice addio alle speranze tricolore
Il match era sulla carta abbordabile e, alla luce del risultato della prima frazione, i tre punti sembravano anche vicini. Ma l’Inter si è sciolta come neve al sole, non ha sfruttato il vantaggio di un gol (Lukaku) e di un uomo (espulsione di Soriano al 57′ per proteste), ha sprecato un calcio di rigore con Lautaro Martinez – bravo Skorupski a pararglielo – e si è fatta rimontare dal Bologna di Mihajlovic. I rossoblù, infatti, prima pareggiano con uno scatenato Juwara al 74′ e poi, complice il doppio giallo anche a Bastoni, trovano il gol vittoria in contropiede con Barrow. L’Inter resta ferma a 64 punti, non approfitta del passo falso della Lazio e scivola a -11 dalla Juventus a 8 giornate dalla fine, un distacco che sa di sentenza.
E ora i nerazzurri devono guardarsi anche le spalle perché l’Atalanta non ha intenzione di fermarsi: la truppa di Gasperini centra l’ottava vittoria di fila in un campo difficile come quello del Cagliari grazie alla rete, su calcio di rigore, segnata da Muriel al 27′ e si porta a -1 dall’Inter, blindando il quarto posto dalle più dirette inseguitrici visto che il Napoli batte la Roma e la aggancia al quinto posto a 48 punti, a -15 dalla zona Champions League. A sorpresa si ferma il Verona, sconfitto 2-0 dal Brescia che scavalca la SPAL (sconfitta 3-0 a Genova dalla Samp) e si porta a -6 dalla salvezza, ora meno impossibile da raggiungere. Da segnalare il pareggio in rimonta del Genoa contro l’Udinese a tempo scaduto (gol di Pinamonti dopo che Musso gli aveva parato il rigore al 96′) e la vittoria della Fiorentina sul Parma, che permette alla squadra di Iachini di salutare la zona calda e di portarsi a +8 sul terzultimo posto. Già da martedì si ritorna in campo per la 31° giornata ma, almeno nei piani alti, i discorsi sembrano già definiti e definitivi.