Giornata molto importante quella di oggi perché dall’Assemblea di Lega della Serie A sono arrivati aggiornamenti sul fronte taglio stipendi ai giocatori
L’assemblea della Lega Serie A approva all’unanimità le direttive in merito al taglio dei compensi a calciatori, allenatori e tesserati. Il presidente della Lega Serie A Dal Pino e l’AD De Siervo hanno raggiunto un’intesa di massima con tutti i club del massimo campionato italiano in merito alla decurtazione degli stipendi dei propri tesserati, eccezion fatta però per la Juventus che ha già raggiunto un accordo privato con i giocatori. Entrando nel dettaglio, la formula studiata dalla Lega Serie A prevede un taglio di un terzo della retribuzione annua lorda se non si dovesse riprendere a giocare mentre di un sesto in caso di ripresa dell’attività sportiva.
In attesa di una risposta dal fronte giocatori e dal presidente dell’AIC Damiano Tommasi, si è anche discusso della possibilità che il campionato finisca o meno. Ed è proprio a tal proposito che l’associazione dei 20 club di Serie A ha comunicato una linea guida dall’intento piuttosto chiaro: “La Lega Serie A sta seguendo l’evoluzione dello scenario in stretto coordinamento con la Uefa, la Figc e l’Eca. È stata confermata la volontà di portare a termine la stagione e di tornare a giocare, senza correre rischi, solo quando le condizioni sanitarie e le decisioni governative lo consentiranno”. La speranza è che si possa ritornare a parlare solo di pallone ma i numeri dei contagiati da Coronavirus resta troppo alto per far pensare ad una ripresa, in tempi brevi, delle attività degli sportivi, in questo calcio dei calciatori che, lavorando di gruppo, potrebbero correre il rischio di venire contagiati e poi di andare a rappresentare un problema per le rispettive famiglie. La Serie A sta studiando le mosse (ragionevoli) per far sì che si possa ripartire subito una volta finita l’emergenza. Ma non si deve rischiare di correre troppo velocemente ed è proprio questa la sensazione che alcuni club lasciano trapelare al di fuori di sé agli addetti ai lavori ma anche ai tifosi.