Nel racconto della stagione calcistica 2021-2022 non si può omettere l’eco del trionfo italiano a Wembley, con l’Italia incoronata campione d’Europa, un’impresa che ha elevato il morale e l’entusiasmo sportivo della nazione. Quasi in parallelo, Matteo Berrettini ci ha tenuto con il fiato sospeso a Wimbledon, amplificando il senso di orgoglio nazionale.
Questo fervore tutto italiano proiettava già ombre di gloria intorno al futuro della Serie A.
Un derby che dura una stagione
La consacrazione dello scudetto al Milan è parsa inaspettata; Zlatan Ibrahimovic era tra i pochi che non hanno vacillato nella fede riguardo le possibilità rossonere, mentre Stefano Pioli ha sapientemente orientato la sua squadra verso una vittoria che in principio sembrava un obiettivo lontano.
Il campionato è iniziato con il Napoli di Spalletti in corsia preferenziale, segnando una partenza implacabile. Le squadre milanesi si sono precipitate all’inseguimento, con l’Inter sotto la guida di Inzaghi, facendo sfoggio di qualità offensive, e il Milan di Pioli, mostrando una resistenza difensiva degna di nota.
La Juventus ha incassato un avvio travagliato, con un Allegri che subito ha dovuto scendere a compromessi con la situazione. Cambiamenti rapidi hanno coinvolto anche le panchine di Verona e Cagliari, con Tudor e Mazzarri a prendere il timone.
Malgrado il buon inizio, il Napoli ha visto arrestarsi la sua corsa al nono turno, consentendo al Milan di appaiarsi in classifica. Parallelamente, la Juventus, a seguito di una serie di vittorie, ha iniziato un’inseguimento che comunque la teneva a distanza dai leader.
La Roma di Mourinho, seguita dall’Atalanta e dalla Fiorentina, si è affacciata in posizioni prestigiose, mentre la Lazio di Sarri ha seguito un percorso discontinuo. Venezia e Salernitana, neopromosse, hanno abbracciato una battaglia per non sprofondare, lottando arduamente per mantenere la categoria.
Il derby di ritorno e il recupero di Bologna
Il girone di ritorno si è aperto con rinnovate aspettative, con il Milan che ha ripreso vigore nella corsa al titolo, sopravanzando l’Inter, frenata da un inopportuno pareggio. La sorpresa di questa fase è stata la ripresa del Napoli che, con una serie di tre vittorie, si è lanciato verso una possibile supremazia.
Tutto sembrava appannaggio di un confronto a tre, speranze alimentate da una battaglia serrata di vittorie e pareggi fra Milan, Napoli e Inter. Ma il destino aveva optato per un duello cittadino: il Milan contro l’Inter.
La flessione dell’Inter tra Febbraio e Marzo permette il ritorno e il sorpasso del Milan, che forte anche della vittoria del derby di ritorno con la doppietta di Giroud mantiene vive le speranze di scudetto.
Ma l’Inter riprende quota e può sempre giocarsi il jolly: ha una gara da recuperare contro il Bologna che può voler dire contro-sorpasso: al Dall’Ara le cose però non vanno come sperato per i nerazzurri, che incassano una clamorosa sconfitta per via di una papera del secondo portiere Radu.
Giunti all’atto finale del campionato, il Milan si è quindi assicurato la vetta, trascinando dietro di sé un’Inter ostacolata da quella sconfitta inattesa. Il fischio finale dell’ultima giornata ha visto il Milan incoronato campione per la diciannovesima volta, undici anni dopo l’ultimo acuto.
La salvezza della Salernitana e Ciro Immobile
Da segnalare in coda la Salernitana, che contrariamente al pronostico, ha siglato un vero e proprio miracolo guidata da Davide Nicola, assicurandosi un’incredibile permanenza in Serie A nonostante un destino che pareva segnato..
Infine sempre lui, Ciro Immobile, che con 27 reti si è confermato supremo nella lista dei bomber, assumendo anche il ruolo di capitano della Lazio e battendo record storici. La sua è stata una stagione all’insegna dei superlativi, culminando con il riconoscimento di capocannoniere per la quarta volta e miglior attaccante del campionato.