Da qualche mese nel parlare dei migliori cannonieri europei, da Lautaro Martinez a Erling Haaland o Kylian Mbappé, ricorre un nome che prima dell’estate era sconosciuto ai più: Serhou Guirassy, capace di andare a segno per ben 14 volte in Bundesliga in sole 8 presenze (a cui ha aggiunto anche 1 gol nell’unica gara di Coppa di Germania giocata finora).
Come ha fatto un onesto mestierante che la cui media si assestava a poco più di 10 gol stagionali in squadre di medio-bassa classificata tra Francia e Germania in carriera e che dopo aver vestito la maglia delle nazionali giovanili francesi si è “rassegnato” a rappresentare la Guinea (da dove proviene la sua famiglia) a diventare il più prolifico attaccante d’Europa?
Serhou Guirassy: da dove viene il miglior realizzatore d’Europa
Nato ad Arles il 12 marzo 1996 Guirassy non è esattamente un esordiente, e anzi quest’anno si sta imponendo in Bundesliga dopo una prima esperienza decisamente negativa nel campionato tedesco qualche anno fa.
Nell’estate 2016 infatti, dopo aver concluso la stagione precedente in prestito all’Auxerre, fu ceduto dal Lille al Colonia per 3,8 milioni, un bell’affare dato che il Lille l’aveva acquistato dal Laval per mezzo milione solo un anno prima, anche grazie alle buone prestazioni con le nazionali giovanili francesi.
In Germania però fatica a trovare spazio: la sua prima stagione si conclude con 6 apparizioni in prima squadra senza reti e giusto un paio di gol con la seconda squadra del Colonia, impegnata in quarta divisione.
L’inizio della sua seconda stagione in Bundesliga non è dei migliori, con tanti gol sbagliati (clamoroso uno nel match contro il Werder Brema a porta vuota, tanto che i tifosi arrivano a rifiutare la maglietta che lui lancia a fine partita) ma in seguito trova maggiore spazio, arrivando a segnare 4 reti in Bundesliga e anche 2 in Europa League.
I primi gol arrivano in un Colonia sempre più ultimo in classifica, e un brutto infortunio alla caviglia lo mette fuori causa fino a fine stagione, mentre la squadra retrocede. Nel 2018-2019 Serhou Guirassy inizia la stagione nella seconda divisione tedesca (mettendo a segno 2 gol), ma a febbraio torna in patria, vestendo la maglia dell’Amiens in Ligue 1, segnando 3 reti nella seconda metà di stagione.
Riscattato per 6 milioni, nella stagione successiva trova continuità andando a segno 9 volte in campionato, anche se l’Amiens a fine stagione retrocede in Ligue 2.
Viene quindi acquistato dal Rennes per ben 15 milioni, e nonostante un nuovo infortunio alla caviglia chiude la sua prima stagione in rossonero con un bottino di 13 gol totali, di cui 2 in Champions League. Ma nel 2021-2022 Guirassy non trova troppo spazio con il Renner: segna 12 gol tra Ligue 1 e Conference League, ma il minutaggio scende sensibilmente mano a mano che la stagione prosegue.
Viene quindi ceduto in prestito nuovamente in Germania, questa volta allo Stoccarda: il ritorno di Guirassy in Bundesliga è positivo, con 11 gol in campionato, 2 in Coppa di Germania e 1 anche nei play-out attraverso i quali lo Stoccarda si è salvato a fine stagione. Un bottino tale che la squadra tedesca ritiene opportuno riscattarlo per 9 milioni.
Quando il gol è tutta una questione di testa
Come abbiamo visto, la carriera di Serhou Guirassy si è mantenuta su un livello medio in tutti questi anni, tra periodi di forma più o meno buoni e un numero di gol segnati che può soddisfare una squadra di media classifica.
Quest’anno, improvvisamente, ha iniziato a segnare a ripetizione e solo un problema muscolare alla coscia ha potuto interrompere questa striscia di marcature.
Tutto nasce da una migliore condizione mentale e una maggiore convinzione nei propri mezzi: Serhou Guirassy ha iniziato a fare gol, lo Stoccarda grazie ai suoi gol si è stabilizzato nelle zone alte della classifica, ciò ha fatto crescere ulteriormente il morale della squadra e di Serhou in particolare che ha preso a segnare ancora di più.
È impressionante vedere la sua percentuale realizzativa: 14 gol segnati in campionato su 18 tiri in porta effettuati: escludendo l’unico realizzato su calcio di rigore, si tratta di 13 gol realizzati quando il calcolo degli Expected Goals ne avrebbe previsti solo 6.4. Il coraggio con cui si getta sui palloni con la convinzione di poterli trasformare in gol è impressionante e non ha riscontro nell’atteggiamento che aveva in campo nelle scorse stagioni. E stupisce anche la varietà di modi in cui riesce ad andare in gol: di testa, di rapina, di velocità, con tiri potenti o con tocchi furbi e calcolati.
Può anche darsi che si tratti di un semplice periodo fortunato, ma l’esplosione di Guirassy non risiede esclusivamente nei gol: rispetto alla scorsa stagione ha incrementato moltissimo anche l’assistenza ai compagni (0.23 Expected Assist rispetto a 0.03 xA della scorsa stagione), tira di più (4.06 per 90 minuti contro 2.56), tocca più palloni in area di rigore (quasi il doppio), vince più duelli aerei, fa più dribbling, recupera più palloni e così via, segno di una condizione mentale prima ancora che fisica migliorata nettamente.
Merito anche dell’allenatore Sebastian Hoeness che gli ha sempre dato fiducia, anche quando l’anno scorso trovava qualche difficoltà a segnare, ma merito soprattutto di Serhou che questa fiducia se l’è guadagnata sul campo. Probabilmente non riuscirà a mantenere questa media realizzativa (un gol ogni 49 minuti) per tutta la stagione, ma sembra comunque aver compiuto un’evoluzione decisiva nella sua carriera.