La Costa d’Avorio ha conquistato la Coppa d’Africa per la terza volta nella sua storia, battendo in finale la Nigeria con il gol decisivo di un protagonista d’eccezione, Sébastien Haller.
Il centravanti del Borussia Dortmund, che non più tardi di un anno e mezzo fa aveva dovuto mettere in pausa la sua carriera dopo la scoperta di un tumore ai testicoli, si è riscoperto eroe nazionale dopo i due gol, in semifinale e in finale, che hanno permesso agli Elefanti di conquistare questo torneo giocato in casa ma che era iniziato in maniera disastrosa.
Dalla quasi eliminazione ai gironi alla conquista del titolo: l’incredibile Coppa d’Africa della Costa d’Avorio
Nonostante giocasse in casa questa edizione della Coppa d’Africa la Costa d’Avorio aveva iniziato malissimo il torneo: vittoria all’esordio contro la Guinea-Bissau, ma poi due sconfitte, 0-1 contro la Nigeria e soprattutto un umiliante 0-4 contro la Guinea Equatoriale, che l’avevano costretta al terzo posto del girone. Solo il pareggio del Mozambico contro il Ghana al 94° e soprattutto la vittoria del Marocco sullo Zambia gli ha permesso di qualificarsi agli ottavi di finale come l’ultima delle migliori terze in maniera rocambolesca.
Ciononostante, la Federazione ivoriana ha deciso per l’esonero a torneo in corsa del c.t. Jean-Louis Gasset, settantenne ex-vice di Laurent Blanc alla prima esperienza da titolare di una panchina. Al suo posto, dopo il tentativo fallito di ottenere il “prestito” dell’attuale tecnico della Francia femminile Hervé Renard (campione d’Africa con la Costa d’Avorio nel 2015), il responsabile dell’Under 23 Emerse Faè, che nel curriculum può vantare al massimo la panchina della squadra riserve del Clermont-Ferrand nella quinta divisione francese tre stagioni fa.
Nella fase ad eliminazione diretta questa Costa d’Avorio così in emergenza ha però eliminato prima i campioni in carica del Senegal, ai rigori dopo l’1-1 dei tempi regolamentari (con pareggio di Kessié su rigore al 90°) e quindi il Mali ai supplementari ed in inferiorità numerica, con l’1-1 di Adingra al 90° e il 2-1 di Diakité addirittura al 122°.
L’impressione quindi era che gli Elefanti fossero arrivati in semifinale un po’ per caso, spinti dalla fortuna (o meglio, come spesso si dice nell’ambito della Coppa d’Africa, dalla stregoneria) ancor più che dal supporto del pubblico di casa. Ma fino a questo momento non era ancora entrato in forma quello che sarebbe diventato l’eroe nazionale: Sébastien Haller.
Sebastien Haller, l’eroe ivoriano che ha sconfitto un tumore e conquistato la Coppa d’Africa
Sebastien Haller, nato a Ris-Orangis, nell’Ile-de-France, nel 1994 da padre francese e madre ivoriana, ha scelto di vestire la maglia della Costa d’Avorio solo nel 2020, dopo aver passato il decennio precedente a giocare con le selezioni giovanili della Francia dall’Under-16 all’Under-21.
Cresciuto nell’Auxerre, è poi passato per Utrecht, Eintracht Francoforte, West Ham e Ajax, in una carriera che l’ha visto crescere sempre di più fino ad essere acquistato dal Borussia Dortmund nell’estate 2022 per 31 milioni di euro. Solo dieci giorni dopo la firma con la squadra tedesca accusò un malore in allenamento e in seguito agli esami di accertamento gli fu diagnosticato un tumore maligno ai testicoli.
Haller dovette quindi ritirarsi dall’attività agonistica per sottoporsi a due operazioni e quattro cicli di chemioterapia, ma la risposta fu incredibilmente positiva: a gennaio 2023 ricevette il nulla osta per riprendere gli allenamenti, a cui fa seguito poco dopo il rientro in campo e il ritorno al gol.
Quest’anno però, poco prima della partenza per la Coppa d’Africa, rimane vittima di un infortunio alla caviglia che lo rende indisponibile per tutta la fase a gironi. Torna a disposizione contro il Senegal, entrando nel secondo tempo, ma appare evidente a tutti che non è nella sua forma migliore, anche se le cose migliorano un po’ contro il Mali, quando entra in campo a inizio ripresa
In semifinale contro la Repubblica Democratica del Congo viene schierato titolare e si scopre eroe nazionale quando segna il gol decisivo per la vittoria al 65°, schiaffando in porta di destro un cross di Gradel.
In finale gli Elefanti ritrovano le Super-Aquile della Nigeria, che avevano vinto la sfida della fase a gironi con un rigore trasformato dall’ex Udinese William Troost-Ekong.
In finale la storia sembra ripetersi: è sempre il capitano della Nigeria a segnare il primo gol, con un colpo di testa al 38°. Nella ripresa l’ex Milan e Atalanta Franck Kessié agguanta il pareggio sempre di testa al 62° ma è Haller all’81°, dopo una spettacolare rovesciata uscita di poco, a segnare il gol decisivo con un colpo “alla Ibrahimovic” impattando al volo un cross di Adingra, facendo esplodere così di gioia una Costa d’Avorio che nel corso di questa Coppa d’Africa ha vissuto un’altalena di emozioni indescrivibili.