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Il sogno di Nicolò Savona si è finalmente concretizzato sul campo di Verona, dove ha segnato il suo primo gol da titolare in Serie A con la maglia della Juventus. A 21 anni, da promessa è diventato certezza. E il giovane difensore si è reso immediatamente pronto a lasciare il segno anche tra i professionisti.

La firma del contratto fino al 2029 con la Juve è stata una dichiarazione di fiducia importantissima, e l’ha voluto immediatamente il club: un passo deciso verso uno dei suoi migliori talenti. Thiago Motta, che ha creduto in lui sin dal pre-campionato, ne ha apprezzato non solo le qualità tecniche, ma anche il potenziale umano.

Per Savona, che la Juventus l’ha sempre considerata “casa”, si tratta solo dell’inizio di un percorso che promette di proiettarlo ai vertici del calcio italiano. La sua crescita nei prossimi mesi sarà seguita da vicino e, con il tempo, potrebbero aprirsi nuove prospettive, sia per il suo futuro da leader difensivo bianconero che per il mercato estivo del prossimo anno.

Il percorso alla Juventus

Nato e cresciuto ad Aosta, Savona è entrato a far parte del settore giovanile della Juventus fin da bambino, percorrendo ogni tappa formativa. È raro che un talento segua un percorso così lineare e continuo all’interno del vivaio di una grande squadra, ma Nicolò ha dimostrato un legame e una maturità che hanno convinto la Juventus a investire su di lui. A differenza di altri giovani, Savona non ha mai sentito la necessità di fare esperienze in altre squadre, anche se una stagione con la SPAL, in prestito nella Primavera 2020-21, si è rivelata decisiva per il suo sviluppo tecnico e umano.

In quel periodo, Savona ha imparato ad affrontare le difficoltà della competizione quotidiana, sviluppando un atteggiamento di professionalità e una comprensione del gioco che sono diventati parte integrante del suo stile in campo. Il ritorno alla Juventus, con una maggiore consapevolezza tattica, è stato il punto di svolta per il difensore, che è poi diventato un titolare fisso nella Next Gen bianconera.

In Next Gen

Sotto la guida di Massimo Brambilla, Savona ha affinato il suo stile e la sua resistenza mentale in un contesto impegnativo come la Serie C, dove i giovani devono confrontarsi con calciatori più esperti e con un gioco fisico. La Next Gen è stata il palcoscenico in cui l’esterno ha potuto dimostrare il suo potenziale, e l’esperienza lo ha spinto a crescere e adattarsi a nuovi ruoli. Nato come terzino destro, ha saputo ritagliarsi un ruolo anche come difensore centrale nella difesa a tre, mostrandosi versatile e in grado di interpretare la fase difensiva con intelligenza.

Questa evoluzione tattica, fortemente voluta da Brambilla e poi risultata decisiva pure per la seconda squadra bianconera, ha permesso a Savona di sviluppare un profilo di difensore “moderno”, capace di agire lungo tutta la fascia e anche di difendere al centro. La sua qualità nel gioco palla a terra e la capacità di leggere le situazioni gli hanno infine consentito di mantenere alta l’attenzione anche nei momenti cruciali, qualità che non sono passate inosservate agli occhi di Motta.

In prima squadra

Thiago Motta, lo sappiamo: è noto per saper valorizzare i giovani. E ha trovato in Savona un profilo che incarna perfettamente la sua idea di difensore: duttile, energico e in grado di adattarsi alle esigenze tattiche della squadra. Nelle prime settimane di preparazione, Motta ha visto il giovane difensore allenarsi con dedizione e costanza, promuovendolo così a pieno titolo nella rosa della prima squadra. Non è un caso che Motta abbia scelto di schierare Savona da titolare sin dalla seconda di campionato, contro l’Hellas Verona, sorprendendo e convincendo molti osservatori.

Il paragone con Riccardo Calafiori, talento lanciato dallo stesso mister al Bologna, si fa col tempo sempre più pertinente. Come Calafiori, anche Savona mostra quella determinazione e quella mentalità che portano a un rapido miglioramento. Thiago crede che con un lavoro costante, il ragazzo possa diventare un elemento fondamentale per la Juventus e consolidarsi come difensore di alto livello, dando alla squadra quella flessibilità tattica che è sempre più preziosa nel calcio moderno.

Le caratteristiche

Avere la possibilità di allenarsi con la prima squadra significa poter assorbire insegnamenti preziosi dai grandi campioni. Savona ha avuto modo di ricevere i consigli di Giorgio Chiellini, che con poche ma efficaci indicazioni gli ha trasmesso i segreti della marcatura e della lettura del gioco. Questi momenti sono stati per lui un’opportunità per crescere e capire come affinare il proprio gioco.

Ecco: i due hanno struttura fisica differente, ma anche quella di Nicolò non è da sottovalutare. E’ alto 1,85 metri, ha soprattutto una buona elevazione e una capacità di gioco palla a terra che ricorda un po’ Alessandro Bastoni, però con il destro come piede forte. Oltre alla bravura nei duelli aerei, la sua capacità di giocare sia come terzino sia come centrale lo rende estremamente appetibile in un mercato in cui la versatilità è essenziale.

Il mercato attorno a Savona

La prossima estate, l’attenzione del mercato sarà sicuramente alta per questo giovane talento. La Juventus lo considera incedibile, ma il suo profilo potrebbe attirare offerte importanti, soprattutto dall’estero, dove le squadre cercano sempre difensori giovani e pronti per ruoli di responsabilità. Con una stagione convincente in Serie A, Nicolò potrebbe diventare uno dei difensori più quotati sul mercato e il club potrebbe vedersi costretto a valutare ogni proposta con attenzione.

Il cammino, comunque, è ancora lungo, ma le sue esperienze nella Next Gen e i primi minuti in Serie A hanno già mostrato un giocatore pronto a prendersi le proprie responsabilità. La Juventus vede in lui il futuro della difesa e, con Thiago Motta in panchina, Savona ha tutte le condizioni per crescere in un ambiente che lo sostiene e lo stimola a migliorare.