Il Napoli di Gattuso, per non abbandonare il treno relativo alla Champions League, è atteso da una complicata trasferta: al Mapei Stadium, infatti, il 3 marzo è atteso dalla sfida col Sassuolo di De Zerbi. Dato l’andamento delle due squadre, si tratta di una partita a tutti gli effetti “da tripla”.
I precedenti tra le due squadre
Pochi, pochissimi i precedenti in Serie A tra emiliani e partenopei, per via del recentissimo avvento nella massima serie della formazione nero verde.
Sono infatti solo 7 le partite giocate al Mapei Stadium, con una vittoria del Sassuolo, 3 pareggi e 3 affermazioni azzurre.
Sono 17 i gol visti complessivamente in queste sfide, di questi 7 messi a segno dalla squadra di casa a fronte delle 10 degli ospiti, numeri atti ad evidenziare una media gol di 2,4 reti a partita.
L’ultimo confronto fra le due compagini è datato dicembre 2019, quando la sfida terminò 1-2, con vantaggio di Traorè successivamente rimontato dai gol di Allan e dall’autorete di Obiang.
L’unica vittoria nero verde è datata 23 agosto 2015: in quella occasione finì 2-1 per effetto dei gol di Floro Flores e Sansone, a ribaltare il vantaggio di Hamsik.
Il pareggio più recente è datato marzo 2019, quando finì 1-1 con reti di Berardi e Insigne.
Ci sono dei calciatori che hanno vestito ambo le casacche: su tutti, l’ex con la “E” maiuscola potrebbe essere Paolo Cannavaro: cresciuto nel Napoli col fratello Fabio, nel 2014 passa al Sassuolo e contribuisce alla crescita della nuova realtà italiana, diventandone a lungo capitano.
Altro ex è Antonio Floro Flores, attaccante che esordì in Serie A col Napoli nel 2001 e dopo un lungo peregrinare nelle varie piazze italiane finì a Sassuolo nel 2013.
In passato, Giancarlo Corradini nacque calcisticamente nel Sassuolo prima di finire al Napoli di Maradona e contribuirne alle tante vittorie.
Percorso condiviso tra Sassuolo e Napoli anche per Jorginho: l’attuale regista del Chelsea e della Nazionale , prima delle quattro stagioni in azzurro che lo consacrarono nell’elite del calcio europeo, è passato per qualche mese al Sassuolo, senza però lasciare traccia.
Le ultime sul Sassuolo
Un aspetto da considerare è che il Sassuolo, dopo il rinvio della gara contro il Torino per il focolaio in casa granata, ha avuto ben dieci giorni per recuperare le energie e preparare al meglio la gara con il Napoli; diversamente, gli avversari stanno giocando ogni tre giorni e in regime di grande difficoltà pertanto almeno un punto di vista atletico i neroverdi dovrebbero stare meglio. Tuttavia il tasso tecnico degli azzurri, sulla carta, dovrebbe fare la differenza.
Sulla formazione non dovrebbero esserci molti dubbi anche se qualche minimo ballottaggio potrebbe esserci (come quello tra Muldur e Toljan o quello tra Rogerio e Kyriakopoulos) , mentre accanto a Ferrari dovrebbe sistemarsi Marlon, ( Chiriches è ancora acciaccato) . A centrocampo si contendono una maglia da titolare Magnanelli, Obiang e Lopez, accanto a Locatelli certo del posto, con i primi due favoriti. In attacco confermati Berardi, Caputo e Djuricic, con l’ultimo posto in bilico tra Lopez e Traorè, col primo leggermente favorito. Boga ancora out.
Probabile formazione
Le ultime sul Napoli
Tre punti pesanti quelli arrivati nel derby campano, dopo la cocente eliminazione dall’Europa League. Le numerose assenze (specialmente davanti) non hanno fatto sì che si assistesse ad un grande gioco, ma invero molto efficace. E lo stesso canovaccio è lo stesso che ci si aspetta anche contro il Sassuolo.
Il vero problema, forse, è dettato dall’assenza di Koulibaly squalificato, che avrebbe fatto comodo contro Caputo e Berardi. In porta potrebbe rivedersi Ospina (restando il classico ballottaggio con Meret); in difesa coppia centrale obbligata Rrhamani e Maksimovic mentre sugli esterni difficile vedere nuovamente Ghoulam titolare, pertanto Mario Rui parte in vantaggio a sinistra. A centrocampo potremmo assistere a una staffetta tra Demme, tornato a disposizione, e Fabian Ruiz. In avanti pochi dubbi, dato che verrà chiesto uno sforzo a Mertens, che assieme ad Insigne guiderà l’attacco azzurro, sfruttando le imbeccate di Politano e la solidità di Zielinski.