Alla luce della brusca cacciata di Paolo Maldini e Frederic Massara prima, e dell’ormai certa quanto improvvisa cessione di Sandro Tonali al Newcastle, parlare di strategie di mercato del Milan potrebbe essere più complicato di un puzzle di M.C. Escher.
Il Milan, Redbird e le bandiere bruciate
Se i sentimenti dei tifosi milanisti erano già stati intaccati con il divorzio della società da Paolo Maldini e Frederic Massara artefici dello scudetto e in generale della rinascita del club ad alti livelli, la cessione – non ancora ufficiale ma pare manchino solo i dettagli – di Sandro Tonali al Newcastle è una mazzata difficile da digerire. L’amara verità è che in questo calcio non c’è quasi più spazio per le bandiere, siano esse in campo o all’interno delle società.
La sequenza degli eventi non sembra tuttavia casuale, perché è lecito credere che con Maldini ancora in carica, un’operazione come quella di Tonali sarebbe stata gestita molto diversamente. Detto questo, come hanno detto e scritto in diversi, le cessioni anche dolorose non sono mali in sé, anzi hanno dato spesso il via a cicli vincenti. Anche dando per scontato che i circa 80 milioni che il Milan dovrebbe ricavare non andranno tutti a budget di mercato, certo con quei soldi si possono trovare profili adatti a un club, come quello rossonero, che necessita di rinforzi in vari reparti.
Le possibili strategie del Milan 2023/24
Il Milan del 2023/2024 dovrà onorare l’impegno della Champions League e cercare di finire tra le prime 4 in Serie A. Obiettivi non scontati, considerando che la Champions i rossoneri l’hanno acciuffata solo per via della penalizzazione inflitta alla Juventus, altrimenti adesso starebbero preparando l’Europa League. Dunque, al di là delle cessioni fresche e degli acquisti dell’anno scorso che hanno funzionato poco o per nulla, servono diversi rinforzi. Andiamo a vederli, reparto per reparto.
Difesa
Questo precipitare degli eventi, con l’improvvisa cessione di una colonna come Tonali, possono dare la sensazione che le partenze non siano finite. Dunque spaventa, e tanto, la situazione di Mike Maignan. Il portierone francese ha contratto in scadenza nel 2026 a 2,8 milioni, quando c’era ancora Maldini si parlava di una proposta di rinnovo fino al 2028 con adeguamento dell’ingaggio fino a circa 4 milioni netti. Un gesto che doveva essere mirato a far sentire il calciatore importante e a coinvolgerlo nel progetto Milan. Oggi rimane difficile una sua partenza, ma di fronte ad altre offerte-monstre non si può mai dire.
Detto che lo stesso discorso vale per Theo Hernandez, al quale peraltro non mancano certo i pretendenti, la difesa è in generale il reparto che meno necessita di rinforzi. Certo serve un terzino destro, per dare fiato a Calabria e sperando che Florenzi torni in forma accettabile. Un profilo seguito da qualche tempo è quello del francese Sacha Boey, 23enne del Galatasaray ma in questi giorni agli Europei Under 21 con la Francia. Sempre dal campionato turco e sempre dal Galatasaray potrebbe arrivare anche il danese 24enne Victor Nelsson, difensore centrale ma all’occorrenza anche mediano basso.
Centrocampo
Qui qualche arrivo importante non è solo auspicabile ma inevitabile, visto che si è scelto di cedere Tonali con Bennacer out almeno fino a novembre, per l’intervento al ginocchio. Con i soldi dell’ex Brescia potrebbe arrivare uno fra Sergej Milinkovic-Savic e Davide Frattesi, entrambi contesissimi da diverse squadre. In tal senso, la nuova liquidità del Milan potrebbe fare la differenza.
Già preso l’eclettico Kamada, svincolato dall’Eintracht Francoforte, si segue attentamente Ruben Loftus-Cheek, 27enne che il Chelsea ha lasciato libero e che potrebbe essere il profilo ideale per la mediana. Sempre dal Chelsea, una scelta diversa potrebbe essere quella del 19enne Carney Chukwuemeka, che potrebbe arrivare in prestito soprattutto se inserito in operazioni più grandi. Fra i free agent occhio anche a Roberto Pereyra dell’Udinese.
Attacco
Nettamente il reparto più bisognoso di restyling, considerando l’addio di Ibrahimovic, l’età non verdissima di Giroud e l’affidabilità non proprio granitica di Origi e Rebic. Da quando è uscita la voce della cessione di Tonali a peso d’oro, tra i nomi accostati all’attacco milanista c’è anche quello di Romelu Lukaku, ma le possibilità che il belga “tradisca” l’Inter sono da considerarsi quasi nulle. Molto più fattibile l’arrivo ci Marcus Thuram, svincolato dal Borussia Moenchengladbach, ma anche quello di Rasmus Højlund, ventenne dell’Atalanta. Ma sul giovane danese ci sono diverse squadre di Premier League, e si sa bene come sia difficile competere con le loro disponibilità economiche.
Detto delle punte centrali, va rinnovato e rilanciato anche il reparto esterni o mezze punte. Dall’onnipresente Chelsea potrebbe anche arrivare Christian Pulisic, mentre il ruolo di “nuovo Diaz” potrebbe venire ricoperto dal giovanissimo (18 anni) Arda Güler, talento turco del Fenerbache. Sulla destra potrebbe invece tornare molto utile il 24enne esterno destro del Villarreal Samuel Chukwueze.
La formazione dei sogni per il Milan 2024
Alla luce delle notizie che arrivano da radiomercato proviamo allora a tracciare un possibile 11 del Milan per la stagione 2024.
Milan 2024 (4-2-3-1): Maignan: Kalulu (Boey), Thiaw, Tomori, T. Hernandez; FRATTESI (Bennacer), MILINKOVIC-SAVIC; GÜLER (Saelemaekers), PULISIC (KAMADA), Leao; Hojlund (THURAM).