E pensare che all’inizio degli anni Ottanta le tifoserie di Roma e Napoli erano persino gemellate. Qualcuno, secondo alcune fonti Gianni Brera, ebbe l’idea di definire la sfida “Il Derby del Sole”, per il calore delle due piazze e la loro forza straripante rispetto alle altre realtà del Centro-Sud Italia. Insomma, almeno a livello di presentazione, sui giornali e in televisione, alle radio e prima di entrare allo stadio, Roma e Napoli erano sì avversarie sul campo, ma solo quello, perché tra i due club scorreva un sangue comune, una identica rivendicazione – nei confronti del Nord.
Le cose sono cambiate negli anni Novanta, quando il Napoli ha conosciuto il primo buio, più oscuro ancora ad inizio Duemila, fino alla rifondazione sotto De Laurentiis e alla scalata ai piani alti d’Italia e d’Europa, che avrebbe portato in dote anche uno Scudetto – nel 2023 – e negli anni precedenti un odio con la Roma non solo di campo, ma purtroppo anche tra le due tifoserie ( in particolar modo per via degli incidenti del 2014). Da quel giorno le trasferte di romani e napoletani sono vietate, reciprocamente s’intende, e questa sfida ha perso quindi quella elettricità che l’ha sempre distinta.
Ma per il bene, anche, perché possiamo concentrarci unicamente sullo spettacolo delle due squadre in campo, lasciando tra parentesi possibili ripercussioni di ordine pubblico.
- Quando si gioca Roma v Napoli? Domenica 2 febbraio, ore 20:45.
- Dove si gioca? Stadio Olimpico di Roma, in Roma.
- Dove vederla? Esclusiva DAZN.
Il timbro del bomber
La vera notizia, per Roma e Napoli, è aver trovato finalmente la forma ideale nel proprio attaccante di riferimento. Diciamocelo senza troppi giri di parole: avere un bomber in grado di buttarla dentro quasi ogni domenica è il vero valore aggiunto di una squadra. La Roma lo ha trovato in Artem Dobvyk, autore di tre reti nelle ultime tre uscite (ci riferiamo alla Serie A naturalmente), di cui due pesantissime: due calci di rigore, uno tirato quasi allo scadere contro il Bologna, l’altro sull’1-1 contro l’Udinese, decisivo per i tre punti finali. L’ucraino si è sbloccato, ha finalmente preso confidenza col gol, e ora vuole il timbro contro una grande squadra – gol che gli manca – per compiere un ulteriore step di crescita.
Dall’altra parte Romelu Lukaku, in gol anche lui con continuità. Sono state le sue reti, l’ultima su rigore, quella precedente di testa, a decidere due sfide delicatissime nella corsa al titolo del Napoli contro Atalanta – a Bergamo – e Juventus – a Napoli. Due gol pesanti, ripetiamolo, perché troppo spesso al belga è stato imputato di ‘sparire’ nei momenti difficili. Quest’anno, con Conte che lo ha sempre fortemente voluto e stimolato anche in passato, non si può dire che sia così, anzi: Lukaku si sta prendendo il Napoli sulle spalle e i suoi tifosi sperano possa farlo anche all’Olimpico contro la sua ex squadra, contro la quale comunque aveva già timbrato all’andata.
Due difese attente
Roma v Napoli, esattamente come fu all’andata, sarà una sfida sul filo del rasoio. Le due squadre infatti – almeno, da quando c’è Ranieri alla Roma – prendono pochissimi gol, soprattutto subiscono pochi tiri in porta. Il Napoli in particolare è la miglior difesa della Serie A e vuole mantenere questo dato, non tanto per la statistiche in sé, quanto per dimostrare la propria forza all’avversario, spesso frustrato in un giro palla senza sbocchi.
Dall’altra parte la difesa della Roma ha ritrovato nuova solidità con Hummels, Mancini e N’Dicka dietro, in una linea a tre che difficilmente Ranieri trasformerà a quattro domenica. Il nuovo acquisto Rensch può dare respiro ad uno dei due braccetti, in caso di necessità, ma rimane un ideale quinto di centrocampo, pronto ad abbassarsi in caso di necessità.
L’equilibrio, non solo atmosferico, in un Olimpico che sarà caldissimo, ma anche tattico, rischia dunque di bloccare lo spettacolo, almeno inizialmente. Siamo però sicuri che una volta sbloccata, la partita cambierà. La posta in palio è troppo alta, da una parte e dall’altra. E poi Roma v Napoli non è mai una partita solo da tre punti.