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Con il 2024 che si avvicina al giro di boa, per la Roma è tempo di bilanci e, soprattutto, di pianificazione. Gennaio è un mese particolare per le squadre di calcio: il mercato invernale offre opportunità, ma spesso non concede soluzioni definitive.

La Roma, sotto la guida oggi di Claudio Ranieri, dopo aver salutato prima Daniele De Rossi e successivamente Ivan Juric, si trova davanti a un bivio. Pur avendo mostrato segnali incoraggianti in alcune fasi della stagione, i giallorossi restano un enorme cantiere aperto. Vediamo cosa serve alla squadra e cosa, realisticamente, può succedere durante la finestra di trasferimenti.

Cosa serve davvero alla Roma?

Intanto: un regista offensivo per una squadra a due facce. La necessità più urgente è infatti quella di un centrocampista in grado di accendere la fase d’attacco. La Roma ha investito su Le Fée e riportato Paredes nella capitale per assicurarsi qualità in mezzo al campo, ma entrambi hanno deluso. Le Fée, pur dotato di tecnica e visione, sembra non aver trovato i giusti tempi di gioco, risultando spesso scollegato dai compagni. Paredes, dal canto suo, fatica a tenere il ritmo nelle gare più intense, e il suo contributo si è ridotto a una manciata di prestazioni sottotono.

Un regista offensivo sarebbe la chiave per risolvere due problemi contemporaneamente: migliorare il palleggio della squadra e sfruttare al meglio le qualità dei terminali offensivi come Dovbyk e Dybala. Attualmente, i giallorossi faticano a sviluppare un gioco armonico, affidandosi spesso a lanci lunghi o a giocate individuali.

Occhio poi a un altro aspetto. Mentre la fascia sinistra è coperta da Angelino e Zalewski, quella destra rappresenta una lacuna strutturale. Abdulhamid non offre garanzie fisiche, mentre Celik si è dimostrato inadeguato alle ambizioni di una squadra che punta in alto. Un terzino destro di qualità potrebbe cambiare le dinamiche tattiche della Roma, fornendo più opzioni sia in fase di spinta che in copertura. L’identikit ideale sarebbe quello di un giocatore dinamico, capace di alternare sovrapposizioni a un posizionamento più conservativo, in modo da equilibrare la squadra.

Cosa farà la Roma a gennaio?

Eh, un altro conto saranno poi le reali strategie sul mercato. Guardando alla storia recente e alle parole dei dirigenti, la Roma sembra intenzionata a muoversi con cautela. L’assenza di cessioni importanti limita il margine di manovra economica, ma non significa che il club resterà fermo. Alcuni nomi circolano con insistenza, anche se portare a casa un rinforzo di spessore appare complicato.

Uno dei giocatori che più intrigano la Roma è Giacomo Raspadori. La sua duttilità tattica e il suo stile di gioco sembrano perfetti per completare l’attacco giallorosso, aggiungendo una dimensione tecnica che attualmente manca. C’è un problema: il Napoli non intende privarsi del giocatore a gennaio, soprattutto considerando come Conte lo veda come un’alternativa preziosa per l’attacco partenopeo. La trattativa, quindi, sembra destinata a rimanere un sogno, almeno fino a giugno.

Sul fronte delle uscite, la Roma ha già messo a tacere alcune voci. Leandro Paredes non tornerà al Boca Juniors, nonostante i rumors persistenti, mentre Bryan Cristante, accostato all’Everton, è stato blindato dal club. Ranieri considera entrambi fondamentali, almeno fino alla fine della stagione, quando potrebbe arrivare una vera rivoluzione.

Più che nuovi acquisti, la Roma punterà a ritrovare i suoi pezzi migliori. Pellegrini, Hermoso e lo stesso Dybala sono giocatori che possono cambiare il volto della squadra, ma la loro stagione è stata finora segnata da continui problemi fisici. Recuperarli pienamente sarebbe già un grande “acquisto” per sir Claudio, che non ha mai nascosto il peso delle assenze.