Una classifica che non brilla oltre modo, un gioco che latita e un momento poco felice.
Roma – Juventus arriva forse nel momento meno indicato per entrambe le squadre, ma complice un calendario rivoluzionato nel girone di ritorno, ecco che una delle gare più sentite della Serie A si appresta ad infiammare una domenica calcistica segnata dai tanti rinvii causa Covid.
Giallorossi contro bianconeri, Mourinho vs Allegri, per una sorta di spareggio verso l’Europa della prossima stagione. Insomma, chi vince fa tre passi pesanti in classifica e chi perde vede ridursi nettamente il margine di errore nelle prossime gare. Sfida all’insegna delle tantissime assenze, un altro aspetto che potrebbe condizionare un match che meriterebbe sempre le rose al completo.
Vediamo quindi cosa ci attende in Roma – Juventus, domenica alle 18.30 allo stadio Olimpico, per la 21° giornata.
Qui, Roma
Continuità cercasi.
La Roma in questi primi mesi, con Mourinho sulla panchina, ha mostrato due grosse lacune: la prima concerne la mancanza di continuità nei risultati, con troppi stop ad interrompere possibili strisce positive.
La seconda, non meno importante, una disarmante facilità nel subire gol. Troppe le occasioni concesse e troppe le reti incassate, come è successo anche giovedì a San Siro contro il Milan: sconfitta per 3-1, ma il passivo sarebbe potuto essere maggiore, alla luce del rigore fallito da Ibra e dai due legni colpiti dai rossoneri.
Dopo 20 giornate la truppa giallorossa ha incassato 24 reti. Un numero che supera il gol a partita e un dato che non va bene per una squadra che ambisce ad entrare quanto meno fra le prime quattro della classifica. Non solo, ma i giallorossi incassano almeno una rete da tre gare di fila e nelle ultime 5 giocate solo con lo Spezia la porta è rimasta imbattuta.
Un problema che dura da inizio stagione e nemmeno un tecnico molto attento alla fase difensiva come Mourinho è riuscito ad arginare. Inoltre, la truppa capitolina mostra grosse difficoltà, quando incrocia le altre big del campionato. Con il Milan due KO su due, contro l’Inter in casa sconfitta per 3-0 maturata nei primi 45 minuti. Insomma, una serie di fattori che non fanno ancora intravedere il tanto sospirato salto di qualità che si aspettano a Trigoria.
Infine, il gioco latita. La squadra vive di fiammate, per lo più sulle invenzione dei singoli, ma il gioco corale appare come una chimera al momento. Lo si è visto anche nel giorno della Befana a San Siro. Quando Zaniolo riesce ad alzare il ritmo, tutta la squadre giova delle giocate del suo uomo migliore, ma quando per svariati motivi lo stesso Zaniolo si esula dal match, la Roma non riesce più ad essere pericolosa come dovrebbe.
A questo quadro non proprio edificante, aggiungiamoci altri due aspetti che sono collegati tra loro. Il rapporto fin troppo confidenziale con i cartellini rossi, con le due espulsioni rimediate a Milano che allungano la lista degli assenti in casa Roma. A San Siro hanno guadagnato anzi tempo la via degli spogliatoi Karsdorp e Mancini.
Così Mourinho, oltre all’esterno destro olandese e al centrale azzurro, deve fare a meno anche di Fuzato e Mayoral alle prese con il Covid, a Darboe e Diawara in Coppa D’Africa, oltre al lungo degente Spinazzola.
Contro la Juventus quindi il portoghese deve ridisegnare la squadra, ma c’è a disposizione l’ultimo arrivato a Trigoria: Maitland-Niles. L’ex Arsenal è già pronto per il debutto con la maglia giallorossa e dovrebbe farlo dal primo minuto.
Lo Special conferma il 3-5-2, con Rui Patricio tra i pali, Kumbulla al posto di Mancini nella linea a tre che si completa con Smalling e Ibanez. Nella linea mediana Cristante dovrebbe far rifiatare un incostante Mkhitaryan, mentre sono confermati Veretout e Pellegrini. Nel ruolo di esterno destro spazio al neo acquisto Maitland-Niles, con Vina sul binario opposto. In attacco confermati Zaniolo e Abraham.
Probabile formazione (3-5-2); Rui Patricio; Kumbulla, Smalling, Ibanez; Maitland-Niles, Cristante, Veretout, Pellegrini, Vina; Zaniolo, Abraham. All. Mourinho.
Qui, Juventus
Vincere per mettere la zona Champions nel mirino.
Massimiliano Allegri sprona i suoi in una delle trasferte più complicate della stagione. Dall’altra parte c’è una Roma che ha le sembianze di un leone ferito, mentre sulla sponda bianconera sono molti gli interrogativi su una stagione che non riesce a prendere la piega sperata dal tecnico livornese.
Juventus non certo bella, povera di un gioco di squadra e che si affida alle giocate dei singoli. Anche contro un Napoli segnato dalle assenze, la truppa bianconera non ha brillato. Le fiammate di Chiesa hanno evitato il sesto Ko stagionale, mentre il tardivo ingresso di un Dybala a mezzo servizio non ha permesso un assalto concreto alla porta dei rivali per cercare il sorpasso. Insomma, tutto altro che in grande forma, la Vecchia Signora.
Eppure Morata e soci sono reduci da 6 risultati utili consecutivi che hanno permesso alla squadra di risalire la china e scalare posizioni. Quattro vittorie e due pareggi però non bastano per dare quel senso di sicurezza e soprattutto di solidità ad una squadra che spesso sembra perdersi in un bicchier d’acqua. I singoli per fortuna di Allegri fanno quasi sempre la differenza e sono giocatori di un certo livello che però non trovano la loro giusta collocazione nella mentalità di “corto muso”, tanto cara al mister labronico.
Malumore tra i tifosi per il rendimento a singhiozzo e sotto il fuoco dei giornalisti, la Juventus è chiamata a scuotersi in un palcoscenico come l’Olimpico che spesso ha fatto da cornice a grandi vittorie dei bianconeri. Soprattutto il centrocampo ha bisogno di una vera identità e nel corso della stagione più di qualche dubbio si è sollevato sulla qualità di questo reparto.
In vista della Roma c’è qualche cambio nell’undici di partenza, con il rientrante Chiellini che quasi sicuramente inizierà dalla panchina, dopo aver superato il Covid. Mancherà il suo “gemello” difensivo” e dunque al centro della difesa si va per il bis con la coppia De Ligt – Rugani. Sempre in difesa mancherà Danilo, con Cuadrado a destra e il ripescato De Sciglio sul binario opposto, a completare la difesa a 4 davanti a Szczęsny.
A centrocampo le chiavi della regia juventina sono nelle mani di Arthur, con due mastini del calibro di Bentancur e Locatelli ai suoi lati. In attacco, Dybala ritrova una maglia dal primo minuto, mentre Chiesa si accomoda inizialmente in panchina. Morata inamovibile dal centro dell’attacco, con Bernardeschi che parte da sinistra per aggiungere qualità e quantità, al tridente bianconero.
Probabile Formazione (4-3-3); Szczęsny; Cuadrado, De Ligt, Rugani, De Sciglio; Bentancur, Arthur, Locatelli; Dybala, Morata, Bernardeschi. All. Allegri.
I precedenti
Roma – Juventus è una delle classiche del calcio italiano e spesso è risultata decisiva per le sorti dell’alta classifica.
Nel match di andata a campi inverti ha vinto la Juve 1-0, bissando così il successo interno della stagione precedente. All’Olimpico invece, la formazione guidata da Allegri ha vinto solo due volte in campionato nelle ultime 10 trasferte. L’ultimo successo bianconero nella capitale è datato 12 gennaio 2020, con Sarri in panchina e il risultato di 2-1 a favore della Vecchia Signora.
In questo arco di dieci incroci in terra romana, i giallorossi hanno vinto 4 volte: l’ultimo hurrà è arrivato il 12 maggio 2019 con il risultato di 2-0. A fronte dei 4 successi capitolini, completano il quadro altri 4 segni X. L’ultimo dei quali lo scorso anno per 2-2. Insomma per la Vecchia Signora c’è da invertite un trend.