Con un Robert Lewandowski così, è difficile pensare e ipotizzare che il Bayern Monaco non possa far altro che vincere in Germania: numeri da assoluto fuoriclasse, uno dei migliori ‘9’ di sempre
Il calcio di rigore realizzato al minuto 39′ a Berlino contro l’Union ha permesso a Robert Lewandowski di aprire le danze segnando il primo gol dopo lo stop per il Coronavirus. Il Bayern Monaco ha poi vinto 2-0 (l’altro gol è stato realizzato da Pavard) ma è stata senza dubbio la giornata del bomber polacco, autore del 26° in Bundesliga nonché il 40° in stagione. E il meglio deve ancora venire…
Lewandowski produce, da solo, oltre il 33% dei gol totali del Bayern Monaco. Un’autentica macchina da gol: cambiano gli allenatori, i compagni di reparto, gli schemi di gioco ma Robert c’è sempre e riesce a concretizzare in rete le opportunità che gli si passano davanti. 26 gol su 75 in Bundesliga, con tanto di 3 assist a corredo: numeri da assoluto fuoriclasse per Lewandowski che, per la quinta stagione consecutiva, ha toccato quota 40 gol in stagione, senza considerare che mancano ancora 8 giornate alla fine della Bundesliga e con gli ottavi di finale (match di ritorno) ancora da disputare. Dopo 103 reti in 187 partite con la maglia del Borussia Dortmund, il Bayern non poteva perdere l’occasione d’oro e l’affare fu chiuso in maniera perfetta dalla dirigenza, che nel 2014 annunciò l’acquisto del polacco a parametro zero. Eccezion fatta per la prima stagione, chiusa con ‘soli’ 25 gol in 49 partite, il rendimento di Lewandowski è diventano impressionante: 42 gol nel 2015/2016, 43 nel 2016/2017, 41 nel 2017-2018 e 40 in 47 presenze l’anno scorso. Forse non è più il caso di stupirsi ma quest’anno, il buon Lewa si è superato segnando 26 reti in 24 presenze in Bundesliga, 3 in altrettante presenze in Coppa e ben 11 in Champions League. Numeri straordinari che gonfiano il suo fatturato fino a 40 reti in 34 partite, una media-gol pazzesca che gli ha permesso di restare a contatto con Immobile e Messi per la rincorsa alla Scarpa d’Oro, nonostante un infortunio a febbraio che lo ha tenuto fuori per qualche partita prima dello stop per il Coronavirus. Lewandowski è tornato in azione e ha timbrato subito il cartellino, come a lanciare un messaggio al mondo intero. E quest’anno il sogno Champions non è così utopia.