Jurgen Klopp e il Liverpool hanno festeggiato lo scorso ottobre, 8 anni di “matrimonio”.
Il tecnico tedesco è arrivato nel 2015 sulla panchina Reds, a stagione in corso, dopo il crollo di quel Liverpool arrivato al capolinea con Brendan Rodgers: il primo anno del post Gerrard che aveva salutato a sua volta Anfield nel maggio del 2015.
Ma tra Klopp e il pubblico di Anfield non sarà subito amore, almeno fino ad aprile del 2016, circa sei mesi dopo il suo arrivo: ci pensa una notte pazza di Europa League, una notte da Liverpool, con la clamorosa rimonta sul Borussia Dortmund: l’ex squadra dello stesso Klopp che chiude il cerchio del suo passato ed entra definitivamente nel cuore dei tifosi Reds.
Vediamo nel dettaglio.
Klopp una partenza a rilento
Prima di parlare di quella straordinaria gara di Europa League, bisogna analizzare velocemente i primi mesi del tedesco al timone della squadra. Quel Liverpool lì non è certo quel rullo compressore che abbiamo apprezzato e che stiamo apprezzando ai giorni nostri. 8 anni fa, tranne Henderson, Milner e Origi, il resto della squadra è composta da giocatori che un pò alla volta saluteranno Anfield.
Una squadra che fatica in campionato, tanto e vero che nella classifica finale della Premier League 2015-2016 mancherà la qualificazione alle competizione europee dell’anno successivo, mentre in FA Cup arriva quasi subito l’eliminazione. Klopp fatica a dare continuità alla squadra che alterna vittorie pazzesche come il 5-4 sul Norwich a sconfitte pesanti.
Insomma, nessuno ha la bacchetta magica: nemmeno il mister teutonico che ovviamente ha chiesto tempo per il suo progetto. Il pubblico risponde freddamente, tranne in Europa League, dove il Liverpool ribadisce il suo feeling con le coppe continentali e arriva ai quarti di finale contro il Borussia Dortmund, (dopo aver eliminato gli odiati rivali del Manchester United negli ottavi): l’ex squadra di Jurgen Klopp e in mano a quell’epoca ad un giovanissimo Thomas Tuchel.
L’andata in Germania finisce 1-1 e dunque tutto resta in bilico per il match di ritorno nel tempio di Anfield Road: e sarà proprio quella partita a rompere gli indugi tra il pubblico di casa e Klopp che in 90 minuti spazza via anche gli ultimi dubbi ed entra nel cuore dei tifosi, il 14 aprile 2016.
Una rimonta da Liverpool
La storia del Liverpool è ricca di imprese impossibili o quasi: rimonte allucinante, stile quella di Champions del 2005 ai danni del Milan. Un must diventato una seconda pelle dei sei volte campioni d’Europa. Dal St.Etienne alla Roma, dall’Olympiakos al Milan, passando per West Ham, Norwich e fino a raggiungere l’altra remuntada impossibile sul Barcellona del 2019. In mezzo a tutte queste, ovviamente non può mancare il 4-3 sul Borussia.
2-0 per i tedeschi dopo 9 minuti ad Anfield e qualificazione che pende dalla parte dei gialloneri. La rete di Origi ad inizio secondo tempo rianima gli inglesi, ma il 3-1 di Reus sembra spedire il Borussia alle semifinali. E qui, la squadra di Tuchel commette l’errore che hanno commesso anche le squadre sopracitate.
Dare per morto il Liverpool, quando ancora resta molto da giocare. E sarà un errore decisivo, visto che i Reds si risvegliano e diventano l’incubo non solo di una notte o di quella notte: ma per molti giorni a seguire. Così, il Dortmund abbassa il ritmo e inizia pericolosamente ad indietreggiare, mentre i giocatori in maglia rossa prendono coraggio e minuto dopo minuto diventano una marea rossa sul prato verde di Anfield.
Milner serve a Coutinho la palla del 3-2. Agli inglesi servono ancora due gol per strappare la qualificazione ai Prussiani. La rete del brasiliano ha un effetto esaltante per gli uomini di Kloop che alzano di parecchi metri il baricentro, mentre il Borussia accusa il colpo e come un pugile in difficoltà si chiude nell’angolo.
E’ il colpo di grazia alle speranze teutoniche che al minuto 78′ subiscono il 3-3 di Sakho e capiscono di essere nel pieno dello tsnuami Reds. L’onda anomala rossa non da tregua al Borussia che al minuto 91 capitola definitivamente: Milner sforna l’assist e anche l’altro difensore centrale del Liverpool va a segno. Stacco di testa chirurgico di Lovren e il 4-3 manda in delirio Anfield.
Il gol vittoria, il gol del sorpasso, il gol che vuol dire qualificazione e il gol che certifica una rimonta pazzesca, l’ennesima nella storia del Liverpool, quella che fa scoccare definitivamente la scintilla tra il pubblico di fede Scousers e Jurgen Klopp che sfrutta al meglio i cambi a gara in corso.
Quella squadra arriverà alla finalissima contro il Siviglia, per poi perdere 3-1, dopo aver chiuso in vantaggio 1-0 il primo tempo. Ma, sconfitta a parte, il grande Liverpool di Klopp nasce proprio la sera del 14 aprile 2016: una rimonta entrata nella storia e che getterà le basi di un ciclo ancora aperto, con il tedesco al timone dei Reds.