Con uno striminzito 0-0 contro il Milan nella semifinale di ritorno, la Juventus strappa il pass per la finale di Coppa Italia dove attenderà la vincente di Napoli-Inter, in programma questa sera
Dopo quasi 100 giorni di stop, il calcio italiano è ripartito con la Coppa Italia che, nel giro di qualche giorno, assegnerà il primo trofeo della stagione. A giocarselo, nell’atto finale di Roma – in programma mercoledì 17 giugno alle ore 21.00 – ci sarà la Juventus che, dopo il pareggio contro il Milan all’andata – 1-1, gol di Ronaldo su rigore – ha ottenuto il passaggio del turno per via del pareggio, a reti inviolate, nel match di ritorno in un Allianz Stadium deserto.
La squadra di Maurizio Sarri parte fortissimo e sfiora il gol al 2′ con Douglas Costa che non inquadra la porta da buona posizione. I bianconeri sono più aggressivi e, nel primo quarto d’ora, non lasciano respirare il Milan che fatica ad uscire dalla propria trequarti. Al 15′ il turning-point della partita: Ronaldo stoppa la palla in area che sbatte poi sul braccio di Conti, per Orsato, dopo controllo VAR, è calcio di rigore. Dal dischetto si presenta CR7 che però coglie il palo alla destra di Donnarumma. Sul proseguimento dell’azione, Rebic entra con la gamba altissima ad altezza viso su Danilo e l’arbitro estrae il rosso. Per il Milan si fa durissima e la Juve mantiene il pallino del gioco, sfiorando il gol con Douglas Costa, Matuidi e Dybala. In avvio di ripresa il Milan ci prova con Calhanoglu ma il colpo di testa del turco è impreciso: la Juve amministra la superiorità numerica ma perde di incisività, lasciando spazio a qualche buona azione del Milan che sfiora il gol-qualificazione con Kjaer, il cui colpo di testa al 79′ finisce fuori di un soffio. E’ l’ultima grande occasione per il Diavolo che esce a testa alta dalla manifestazione dopo due pareggi con la Juventus, giudicata alla vigilia indiscutibilmente più forte e favorita ma che non ha mostrato il suo lato migliore. Chiaro che sia la prima partita ma la seconda, tra quattro giorni, vale il primo titolo dell’anno per i bianconeri e per Sarri.