Non è stato un sorteggio fortunato per la Repubblica Ceca per quanto riguarda il Gruppo D dell’imminente campionato europeo.
Non è un mistero per nessuno che, almeno sulla carta, i primi due posti dovrebbero essere affare di Inghilterra e Croazia che proveranno a centrare la leadership del girone, per ottenere un posto al sole agli ottavi di finale.
La Repubblica Ceca, al netto di sorprese, dovrebbe giocarsi il terzo posto con la Scozia, sperando di rientrare tra le quattro migliori della categoria.
Storicamente, in seguito allo stravolgimento mondiale di inizio anni 90 e dalla conseguente disgregazione della ex Cecoslovacchia, sono nate Slovacchia e Repubblica Ceca, che hanno quindi mosso i loro passi autonomi anche per quanto riguarda le nazionale di calcio.
Nella sua pur giovanissima storia, la nazionale ceca ha partecipato ad una sola fase finale del Campionato del Mondo, ma a ben 7 edizioni di quello europeo, centrando un secondo posto nel 1996, sconfitta solo in finale dalla Germania e dallo storico Golden Gol di Bierhoff ai supplementari.
Il CT: Jaroslav Silhavy
Jaroslav Silhavy è chiamato quindi a cercare la qualificazione al secondo turno degli europei con un materiale umano che non è certamente quello che colse la finale in Inghilterra, ma che potrebbe comunque dire la sua.
Giocatore discreto e difensore di altri tempi, arcigno e ferroso, Silhavy ha girato in lungo e in largo parecchie squadre cecoslovacche prima, e della Repubblica Ceca poi, senza aver mai inciso più di tanto se ci riferiamo a titoli o trofei vinti.
Ha giocato anche 4 partite con la nazionale cecoslovacca.
La sua carriera da allenatore è invece stata un crescendo continuo, visto che ha cominciato come assistente, per poi portare al successo in campionato lo Slovan Liberec nel 2012 e, più tardi, nel 2017, lo Slavia Praga.
È seduto sulla panchina della nazionale dal 2018.
Come giocherà la Repubblica Ceca
Silhavy è un tradizionalista di vecchio stampo e difficilmente gioca con un modulo diverso rispetto al suo collaudatissimo 4-2-3-1, con alcuni punti fermi a cui preferisce affidarsi senza soluzione di continuità.
Ci riferiamo al portiere Vaclik e a due dei tre centrocampisti che giocano spesso dietro la punta, Barak e Jankto.
Il centravanti titolare dovrebbe essere invece Schick, al quale Silhavy alterna spesso Krmencik.
Questa dovrebbe essere la formazione tipo di Silhavy:
Rep. Ceca 4-2-3-1: Vaclik; Boril, Kudela, Celustka, Coufal; Soucek, Holes; Jankto, Barak, Darida; Schick
La stella: Tomas Soucek
La splendida stagione del West Ham, culminata con una qualificazione solo sfiorata in Champions League, ha avuto in Tomas Soucek uno dei suoi punti di forza.
Centrocampista dalla forza fisica notevole, fa valere molto spesso i suoi 192 centimetri e, seppur nasca come regista davanti alla difesa, non disdegna più di un inserimento che lo porta spesso a violare le reti avversarie.
Nella stagione appena finita, ha disputato in Premier League ben 51 match, andando a segno in 13 occasioni.
Con la nazionale ha fatto il suo esordio nel 2016, racimolando fin qui 26 presenze e 3 gol.
La sorpresa: Patrik Schick
Il lungo girovagare della ex punta di Sampdoria e Roma, sembra aver finalmente trovato pace, vista l’ultima stagione disputata da Patrik Schick con il Bayer Leverkusen, dove ha segnato 9 gol in 22 presenze.
Anche in quella precedente, il centravanti originario di Praga, si era ben comportato con il Lipsia, mettendo a segno 10 reti, sempre in 22 presenze.
In nazionale riesce ad esprimersi al meglio e fino ad oggi ha realizzato un totale di 10 reti. Non male per un classe 96, che potrebbe trovare in questi europei il suo rilancio definitivo.