Con l’avvento di Florentino Perez (2000), il calciomercato del Real Madrid si è trasformato in una specie di videogioco. Lo stesso nome Galacticos col quale sono altresì conosciuti i Blancos si deve proprio a quelle finestre di calciomercato estivo che, da Luis Figo in poi (2000 appunto), hanno caratterizzato il Real Madrid per quasi due decenni. Solo negli ultimi quattro, cinque anni, Florentino Perez – anche spinto dalle necessità di ordine finanziario – ha trasformato il modus operandi del Real sul mercato. I colpi continuano ad essere sostanziosi, ma di prospettiva.
Un fatto accentuato in epoca presente, ma non del tutto assente anche in passato. La domanda che ci poniamo è: quando questa strategia ha pagato? Quando, invece, si è rivelata controproducente?
Benzema, il primo “baby”
L’epoca d’oro in questo senso è quella che va dal 2009 al 2019. Una ‘stagione’ iniziata sotto il segno dei colpi monstre Cristiano Ronaldo, Ricardo Kakà e Karim Benzema. I primi due già over 23, l’ultimo invece poco più che 21enne: fu prelevato dall’Olympique Lyonnais per 35 milioni. In quella finestra estiva il Real spenderà in totale 280 milioni, roba da capogiro. E forse non è azzardato dire che da quell’estate in poi il calciomercato non sarà più lo stesso. Al contempo però è curioso notare come quella sessione sarà anche l’ultima in pieno stile ‘galattico’ del Real Madrid. Non che Florentino cesserà di acquistare superstar (si pensi su tutti a Gareth Bale e Eden Hazard, 2013 e 2019, per 100 e 115 milioni di €), ma ridurrà drasticamente la tipica prepotenza blanca sul mercato.
Di Maria e Ozil, poi tutti gli altri
Quando Di Maria e Ozil arrivano al Real nel 2010, hanno poco più di 20 anni. Certo, sono già forti, ma devono ancora esplodere del tutto – spoiler: lo faranno. Lo stesso dicasi per Varane nel 2011 (appena 18enne), prelevato dal Lens per appena 11 milioni. In misura decisamente minore per Asensio (ventenne) nel 2016 e Kovacic nel 2015 (21enne, preso per 38 milioni dall’Inter). In quegli anni il Real Madrid amplia notevolmente la propria rete di scouting, con un occhio di riguardo verso il Sudamerica, e il Brasile in particolare. È dalla terra di Rio che nel 2018 arriveranno Vinicius Jr (all’epoca 18enne, pagato 45 milioni di €) e Rodrigo Goes (17enne, pagato la stessa cifra), dal Flamengo e dal Santos rispettivamente. Col senno di poi, due acquisti quantomeno ‘azzeccati’.
Quei colpi a vuoto…
Direte voi: certo, a quelle cifre! Ma non sempre la strategia ‘baby’ sul calciomercato dei blancos ha funzionato, da quando Florentino ha deciso di metterla in atto. Pensiamo solo al 23enne Illaramendi, pagato 32 milioni nel 2013, dalla Real Sociedad – dove tornerà dopo due anni – o a Lucas Silva, 21enne del Cruzeiro pagato 14 milioni (8 presenze in 4 anni prima di essere venduto al Gremio nel 2020. Non così male, ma sulla scia delle attese disattese anche Dani Ceballos, acquistato nel 2017 dal Betis per 16 milioni; malissimo, ma anche per concorrenza nel ruolo, anche l’esperienza madrilena di Theo Hernandez, pagato 24 milioni dall’Atletico nel 2017, quando il francese doveva ancora compiere 20 anni. Discorsi simili a quelli di Theo – eccessiva ‘ricchezza’ di nomi in quel ruolo per imporsi del tutto – vanno fatti per Odriozola (pagato 32 milioni, 22enne, nel 2018) e Brahim Diaz (17 milioni), che oggi è tornato alla corte blanca dopo due ottime stagioni al Milan.
Lo stesso Tchouameni, pagato 80 milioni di € nel 2022, pensava di poter giocare di più ma finora la longevità quasi miracolosa di Modric e Kroos, nonché l’esplosione di Valverde, ne hanno messo in pericolo la crescita. Diverso il caso di Camavinga che, prelevato 18enne nel 2021, e pagato 31 milioni, oggi vale già il doppio, ed è a tutti gli effetti un titolare del Real Madrid. Stesso discorso per Militao, comprato 21enne nel 2019 per 50 milioni, in una stagione di mercato che ha visto il Real sperperare per Reiner (dal Flamengo, oggi 21enne in prestito al Girona, pagato 30 milioni), Jovic (63 milioni dall’Eintracht, all’epoca 21enne) ed Eden Hazard (115 milioni come detto, qui però parlavamo di un ‘colpo sicuro’, almeno in teoria).
Il futuro è oggi
Chi non è riuscito ad imporsi al Real ma è esploso altrove, come Theo Hernandez, è senz’altro Odegaard, oggi capitano dell’Arsenal e acquistato nel 2015 dallo Stromgodset per appena 4 milioni (quando aveva ancora 16 anni), durante la finestra invernale di calciomercato. Il norvegese non fu aspettato a dovere, probabilmente, ma è anche vero che giocare al Real può mettere addosso pressioni di un certo tipo. Lo stesso Vinicius, il primo anno, era la pallida controfigura del fenomeno attuale. La palla passa ora, in tutti i sensi, ai nuovi acquisti del Real Madrid. Siamo al 12 di luglio ma i blancos hanno già messo le cose in chiaro sul mercato: 128 milioni spesi in totale per Bellingham, Guler e Fran Garcia. In tre, fanno 61 anni. Il 2003 inglese è già un leader della nazionale inglese nonostante la giovane età, mentre il turco e lo spagnolo sono ancora ‘da fare’. Solo il futuro potrà parlare per loro, ma se il passato è fido consigliere, allora per il Real si prospettano anni di potenziale dominio.