Reduce dalla vittoria in Copa del Rey, il Real Madrid di Carlo Ancelotti si appresta a vivere l’ennesima semifinale della sua ricchissima storia.
Di fronte avrà però il Manchester City di Pep Guardiola, la grande favorita alla vittoria finale di questa Champions League. E non solo per la forza del collettivo, che ha ripreso la testa della classifica in Premier e raggiunto la finale di FA Cup in patria, ma per quella consapevolezza europea che la squadra dell’allenatore catalano sembra ormai aver raggiunto.
Da una parte, dunque, la storia e la tradizione di un club che è esso stesso la Champions League – con quattordici titoli all’attivo. Dall’altra, la forza dei Citizens, mai forti sotto Guardiola come quest’anno. Sarà vera battaglia.
Le info dell’andata tra Real e City
- DOVE E QUANDO SI GIOCA. Real Madrid vs Manchester City, una delle due semifinali di Champions League, si giocherà al Santiago Bernabeu di Madrid martedì 9 maggio 2023 alle ore 21.00.
- DOVE VEDERLA IN TV. La sfida verrà trasmessa in diretta e in chiaro su Canale 5. Il match sarà inoltre visibile su Sky ai canali Sky Sport Uno (201), Sky Sport Football (203), Sky Sport 4K (213) e Sky Sport (251). Sarà possibile seguire la partita anche su Mediaset Infinity+ e, per gli abbonati di Sky, su SkyGO. L’altra opzione è NOW, servizio on demand di Sky, che consente la visione dell’incontro dopo aver acquistato il ticket ‘Sport’.
- L’ARBITRO DELLA SFIDA. Sarà il portoghese Artur Dias ad arbitrare Real vs City. Al VAR l’italiano Massimiliano Irrati, quarto uomo Daniele Orsato.
Precedenti e statistiche del match
L’ultimo precedente tra le due squadre lo ricorderete senz’altro: parliamo dell’epica semifinale della scorsa stagione. 4-3 per il City all’Etihad all’andata, e l’incredibile 2-1 del Real Madrid con doppietta di Vinicius Jr. al 90’ e al 91’, con i galacticos poi trionfanti ai tempi supplementari grazie alla rete di Karim Benzema.
La prima sfida ufficiale tra le due squadre risale al settembre del 2012. Nonostante abbiano lo stesso andamento nel confronto (tre vittorie a testa e due pareggi, per un totale di otto testa-a-testa), i quattordici volte campioni d’Europa hanno avuto la meglio in questa fase della competizione. Hanno infatti eliminato il City di Pellegrini in semifinale nel 2015/16; lo stesso è accaduto lo scorso anno col City di Pep Guardiola.
Negli unici incontri contro i club spagnoli, Erling Haaland ha segnato tre gol in tre partite contro il Sevilla. Due con il Dortmund e uno con il City alla prima giornata del girone quest’anno. Haaland quest’anno ha infranto tutti i possibili record in Premier, arrivando a toccare quota 51 gol fatti in 46 partite in tutte le competizioni. Con 12 reti, è anche il miglior marcatore dell’attuale Champions League.
Dall’altra parte però occhio al solito Karim Benzema. Il franco-algerino ha segnato 78 reti in Champions League (12 con la maglia del Lione) e ben 20 (più di un quarto dunque) solo contro squadre inglesi. Nelle ultime due edizioni del torneo, i numeri in tal proposito sono impressionanti. Dai quarti di finale della Champions 21/22 a oggi, Benzema ha segnato 12 reti, tutte nella fase finale a eliminazione diretta e tutte contro squadre inglesi – compresa l’andata contro il Chelsea nell’ultimo quarto di finale disputato dal Real Madrid.
Dietro ogni grande giocatore, comunque, si nasconde un grande allenatore. E Benzema con Ancelotti ha vissuto una seconda giovinezza. L’allenatore italiano è il tecnico che ha vinto più partite nella storia della Champions League (103), ed è anche quello ad aver vinto più titoli – due da giocatore col Milan, due da allenatore dei rossoneri e due da allenatore dei galacticos. Contro Pep, che di Champions se ne intende, sarà ancora una volta una splendida sfida nella sfida.
Le probabili formazioni
- Qui Real Madrid. Il Real dovrà fare a meno di due elementi importanti: il difensore brasiliano Militao, squalificato per somma di ammonizioni, e Ferland Mendy, che è reduce da un problema al polpaccio.
4-3-3, all. Ancelotti: Courtois; Carvajal, Militao, Rudiger, Nacho; Tchouameni, Camavinga, Kroos; Valverde, Benzema, Vinicius Jr.
- Qui Manchester City. Anche il City avrà due assenze in difesa. Una, ormai di lunga data, è quella dell’altro Mendy, Benjamin, per i noti problemi giudiziari. L’altra è quella di Ake, in dubbio per un infortunio al tendine posteriore della coscia.
3-2-4-1, all. Guardiola: Ederson; Walker, Dias, Akanji; Stones, Rodri; Silva, Phillips, Gundogan, Grealish; Haaland.
Le possibili chiavi tattiche di Real-City
Non è il solito City perché non è il solito Pep Guardiola. Sono almeno due le piccole rivoluzioni che l’allenatore catalano ha adoperato per trasformare – o meglio rendere potenzialmente invincibile – il suo Manchester City. La prima è difensiva. Quest’anno il City difende in maniera diversa, pressando solo dalla trequarti in su e attendendo con estremo ordine dal centrocampo in giù. Nel 3-2-4-1 di guardioliana invenzione, i ‘due’ davanti alla difesa sono Stones, un difensore, e Rodri, un centrocampista difensivo. Praticamente sono cinque i difensori utilizzati da Pep per coprire la porta difesa da Ederson.
Non a caso il City ha la miglior difesa del torneo con quattro gol subiti (otto quelli presi dal Real Madrid). In dieci gare fin qui disputate in Champions, il City non ha mai perso. La squadra di Guardiola, dunque, che ha realizzato 26 gol fin qui (25 quelli del Real), ha basato la propria forza su una solidità che lì davanti si trasforma in tempesta quando i vari Bernardo, De Bruyne e Haaland decidono di entrare in azione.
Giocare in trasferta l’andata per il City è un vantaggio, se è vero che la squadra di Guardiola non perde all’Etihad in Champions da 25 partite – l’ultima sconfitta contro il Lione nel 2018.
Il Real si appoggerà tanto su Benzema, ma anche su Vinicius che quest’anno è diventato assai più decisivo dello scorso in zona gol: con 7 reti segnate è infatti lui e non Karim il miglior marcatore del Real in Champions. I suoi livelli stanno raggiungendo quelli di Mbappe per decisività e qualità tecnica, e c’è da credere dunque che anche il Real farà una partita accorta per poi dar sfogo alla propria immaginazione creativa lì davanti. I fuoriclasse non gli mancano, lo stadio per riscrivere la storia neanche.