Riparte la Champions League. E riparte alla grande: c’è Psg-Juventus alla prima, non esattamente un match banale. Tutt’altro. I bianconeri iniziano dalla capitale francese un nuovo corso europeo, con la speranza di crescere di partita in partita, tenendosi all’interno della competizione il più possibile.
“La Juve deve sempre giocare per vincere Coppa Italia, Champions e campionato“, ha detto Maurizio Arrivabene, amministratore delegato del club. La sensazione è però che gli obiettivi seguano step dedicati, scaglioni di partite che daranno un risultato, o comunque una prova tangibile di quanto possa sognare in alto la Juventus.
Parigi, il Psg, saranno esattamente questo: un super test. Può finire bene, male, benissimo o malissimo: ma l’indicazione che arriverà dal Parco dei Principi potrà aiutare (non poco) i francesi.
I precedenti
Juve e Psg si sono affrontate ben otto volte durante tutte le competizioni: i francesi non hanno mai vinto, pareggiato appena 2 volte e lasciato trionfare i bianconeri per 6 gare. Ovviamente, altri tempi: nel frattempo, il Paris è cresciuto ed è finito anche tra le mani di uno degli uomini più ricchi al mondo, in grado di far brillare Messi, Neymar e Mbappé nello stesso tempo e sotto lo stesso cielo.
Non esattamente partita banali, poi, quelle tra i piemontesi e i francesi: la prima, agli ottavi di finale della Coppa delle Coppe del 1982: 2-2 in Francia, 0-0 in Italia (passaggio del turno dei bianconeri); la seconda, in Coppa Uefa – secondo turno – nel 1990: doppia vittoria Juve.
Poi ci sono state, nell’ordine, una semifinale e una finale: la semifinale di Coppa Uefa del 1993, con doppia vittoria della Juventus. Infine, il grande epilogo della Supercoppa Uefa del 1997: quel magico 6-1 a Parigi, forse il punto più alto di quella che era la migliore squadra al mondo, la Juventus di Lippi con Zidane, Del Piero e Padovano in attacco.
Le statistiche
Ma quale Paris troverà di fronte, la Juventus? Intanto, una squadra dal valore di 912,45 milioni di euro. Mostruosa. Con il migliore al mondo – Mbappé – e uno dei migliori di sempre, Leo Messi. Non avrà Vitinha, ma avrà a disposizione Verratti, Pereira e Renato Sanches a centrocampo, con il fresco arrivo di Fabian Ruiz. Insomma: materiale ce n’è. E ce n’è anche per capire che tipo di gioco possa aver architettato Galtier.
Guardiamo l’ultima partita del Psg, vinta in scioltezza per 3-0 in casa del Nantes, con doppietta di Mbappé. Galtier sta insistendo sul 3-4-3, che sembra nettamente il vestito migliore del Paris: davanti a Donnarumma, il tecnico è riuscito a costruire una squadra solida, però poggiata sulla fortissima qualità dei singoli. Può fare a meno di tanti – nell’ultima partita, ha fatto a meno di Neymar, Sanches e Ramos -, però l’idea alla base resta.
Il Psg è attualmente primo in classifica nel proprio campionato: delle prime 6 partite, ne ha vinte 5 e pareggiata una. Non solo: ha già segnato 24 reti, la media di 4 gol a partita. Schiacciasassi, se consideriamo anche il fatto che sia la seconda miglior difesa (dietro il Marsiglia di Tudor, che ha lo stesso andamento) a quota 4 reti subite. Ovviamente, a guidare la classifica marcatori c’è Mbappé, a 7 gol fatti come Neymar.
E la Juve? Non è che se la passi benissimo, tutt’altro: è sesta in campionato, nelle prime cinque partite ha collezionato due vittorie e tre pareggi. Subisce praticamente nulla (solo 2 gol), ma segna raramente più di un gol a partita. Altri mondi. E altri modi, d’intendere il calcio e non solo.
Psg-Juventus: le probabili formazioni
La Juve ha perso Di Maria alla vigilia, per il Psg non ci sarà Vitinha: non esattamente due notizie positive per Allegri e Galtier.
Qui PSG
Galtier dovrebbe insistere sul 3-4-3 visto anche nell’ultima giornata. Davanti a Donnarumma, spazio ancora a Sergio Ramos, con Kimpembe centrale e Marquinhos sul centro-sinistra. Hakimi a destra, Nuno Mendes a sinistra, in mezzo Verratti e Renato Sanches a supporto del tridente. Da una parte Mbappé, dall’altra Neymar, al centro Leo Messi.
PSG (3-4-3): Donnarumma, Ramos, Kimpembe, Marquinho; Hakimi, Verratti, Sanches, Mendes; Neymar, Messi, Mbappé.
Lo stato di forma della Juventus
Facciamo la conta degli assenti: non ci saranno Szczesny, Pogba, Chiesa e Di Maria. Di fatto, 4 titolarissimi su 11. La Juve prova a compattarsi, soprattutto dopo i troppi pareggi in campionato. Ed ecco che Allegri potrebbe provare qualcosina di nuovo, certamente di diverso: se fosse Milik il sostituto del Fideo? Il tecnico potrebbe pensare a un 4-4-2 più accorto, magari utile a sfruttare i grandi spazi in ripartenza.
Davanti a Perin, dunque, Danilo e De Sciglio sugli esterni, Bonucci e Bremer centrali; Cuadrado e Kostic larghi sulle rispettive fasce, Rabiot e Paredes in mezzo (Locatelli potrebbe riposare), davanti spazio proprio ad Arek Milik e Dusan Vlahovic, assente a Firenze.
Juventus (4-4-2): Perin, Danilo, Bonucci, Bremer, De Sciglio; Cuadrado, Paredes, Rabiot, Kostic; Milik, Vlahovic.