Se c’è un aspetto, nel calcio dei giorni nostri, sul quale siamo tutti d’accordo e che nessuno si sognerebbe di contestare, è quello che ormai ci sono delle figure che, a poco a poco, sono diventate dei veri e propri attori protagonisti.
Parliamo, ovviamente, dei procuratori, che da qualche anno – in qualche caso – sono diventati importanti come e più dei calciatori stessi, talvolta influenzando in negativo o in positivo le sorti di alcune società.
Ma andiamo a vedere, nello specifico, chi siano i più famosi procuratori del calcio internazionale.
Mino Raiola
Cominciamo la panoramica da quello che è certamente il procuratore più conosciuto e nettamente più influente del calcio italiano. Classe 1967 di Nocera Inferiore, da giovane lavora in Olanda come cameriere nel ristorante del padre. A soli vent’anni forma una propria società di intermediazione e, grazie alla contemporanea attività di direttore sportivo dell’Haarlem comincia a costruire una solida rete di conoscenze nel mondo del calcio.
Nel 1992 Raiola compie il suo primo “colpo” di caratura internazionale, portando Bryan Roy al Foggia. Pochi mesi dopo, mette la firma sui passaggi dall’Ajax all’Inter di Bergkamp e Jonk.
La sua capacità è quella di agevolare i trasferimenti, ottenendo una percentuale sulla compravendita. E, in seguito, un mare di clausole nei contratti dei giocatori assistiti lo rendono ancora più ricco e potente.
Dagli anni ’90 in avanti, l’escalation professionistica è inarrestabile, e i giocatori europei fanno a gara per essere suoi assistiti. Ibrahimovic, Robinho, Balotelli, Pogba, De Ligt, Verratti, Manolas, Donnarumma, Mkhitaryan sono solo alcuni dei giocatori che rappresenta. Grazie a loro, la sua attività gli genera introiti per qualcosa come 90 milioni di euro l’anno.
Federico Pastorello
Altro influente procuratore del nostro calcio è senza dubbio Federico Pastorello, classe 1973 di Rovereto, figlio dell’ex Presidente dell’Hellas Verona Giambattista.
La sua intuizione è quella di fondare la P&P Sport Management , e ben introdotto al mondo del calcio grazie anche all’attività del padre, si trasferisce a Montecarlo e comincia a prestare i suoi servizi a calciatori come El Shaarawy e Bernardeschi.
Ma il capolavoro professionale, che ha posto Pastorello in primo piano nel mondo dei procuratori e dei trasferimenti, è senza dubbio quello targato Romelu Lukaku: prima riesce nella difficile opera di intermediazione con il Manchester United, consentendo all’Inter di comprarlo; due anni dopo, dopo due stagioni strepitose agli ordini di Antonio Conte, il gigante belga nell’estate 2021 si trasferisce al Chelsea , sempre grazie a Pastorello, generando il trasferimento più ricco della storia della Serie A.
Jorge Mendes
Se la nostra Serie A ha potuto (o può) contare sulle gesta di uno degli allenatori più forti della storia del calcio, Josè Mourinho, e di uno degli attaccanti più prolifici di sempre, Cristiano Ronaldo, buona parte del merito è di Jorge Mendes, potentissimo procuratore portoghese classe 1966, che dall’età di 30 anni ricopre un ruolo di primaria importanza nel calcio lusitano.
La sua prima operazione è relativa al trasferimento di Nuno Espirito Santo (suo amico personale) dal Vitoria Guimaraes al Deportivo La Coruna nel 1996. A poco a poco, guadagna la fiducia dei calciatori del proprio paese, così da portare tra gli altri CR7 allo United nel 2003.
Mourinho, l’anno successivo, passa dal Porto al Chelsea portandosi dietro Deco, Carvalho, Tiago, Maniche e Paulo Ferreira: tutti grazie a Mendes.
La ciliegina sulla torta sono i trasferimenti di Cristiano Ronaldo nel corso di tutta la carriera, compresi i passaggi a Torino. La società di Mendes, chiamata GestiFute, oggi vale 400 milioni di euro.
Jonathan Barnett
Barnett è una figura ancora non del tutto conosciutissima in Italia, ma c’è da star certi che prima o poi possa lasciare la sua forte impronta anche in Serie A. Classe 1950, inglese, gestisce i cartellini di tantissime stelle del calcio d’oltremanica e non solo. Gareth Bale, Pickford, Trippier,Wojciech Szczesny, Saul Niguez sono solo alcuni dei ben 213 sportivi assistiti. Nota bene: “sportivi” e non solo “calciatori”, dal momento che Barnett segue numerose altre stelle anche degli altri sport.