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Dopo il gol in extremis di Zaccagni a fissare il pareggio contro la Croazia al minuto 98, l’Italia ha messo in sicurezza il secondo posto nel Girone B, guadagnandosi il diritto di sfidare la Svizzera agli ottavi di finale.

Gli elvetici infatti hanno chiuso il Girone A alle spalle dei padroni di casa della Germania, dopo aver sfiorato il primato avendo condotto il match contro i tedeschi fino al 92°.

Che squadra è la Svizzera che attende l’Italia agli ottavi

La Svizzera, allenata dal’ex difensore di Basilea, Kaiserlasutern e Fenerbahce Murat Yakin, è una squadra molto dinamica che scende in campo schierata con un 3-4-2-1, in cui gli uomini fondamentali sono la coppia di centrocampo composta dal capitano Granit Xhaka e dal bolognese Remo Freuler, che garantiscono equilibrio e copertura a tutta la squadra.

Sulla sinistra in questo Europeo giostra in un ruolo inusuale l’altro bolognese Michel Aebischer, che spesso si accentra lasciando la fascia al difensore Ricardo Rodriguez, ex Torino e Milan. Sulla destra invece normalmente troviamo un esterno di ruolo come Silvan Widmer, che ricordiamo con la maglia dell’Udinese, ma dato che contro gli azzurri sarà squalificato per somma d’ammonizioni c’è un ballottaggio in corso tra il più difensivo Leonidas Stergiou e il più offensivo Renato Steffen.

In porta trova spazio il portiere dell’Inter Campione d’Italia Yann Sommer, già incubo dell’Italia con i rigori parati a Jorginho che hanno estromesso gli azzurri dal Mondiale 2022 del Qatar.

Il terzetto difensivo, oltre a Rodriguez, è composto da Manuel Akanji del Manchester City e dal veterano Fabian Schar del Newcastle. 

In attacco le carte si mescolano maggiormente: all’esordio contro la Turchia il ruolo di centravanti è andato, un po’ a sorpresa, all’attaccante del Ludogorets Kwadwo Duah (subito in gol), supportato da Dan Ndoye del Bologna e da Ruben Vargas dell’Augsburg.

Nel match successivo contro la Scozia Ndoye ha ricoperto il ruolo di falso nueve, con l’inserimento sulla trequarti di Xerdan Shaqiri (che ricordiamo anche per una breve parentesi all’Inter), autore di un gol spettacolare.

Infine contro la Germania si è reputato pienamente recuperato Breel Embolo, straordinario talento martoriato dagli infortuni nel corso degli anni, che è sceso in campo titolare coaudiuvato dal solito Ndoye (finora l’unico inamovibile dell’attacco) e da Fabian Rieder del Rennes (ma già con la valigia pronta in direzione Stoccarda).

Difficile quindi capire quali possano essere le intenzioni di Yakin in vista dell’Italia per quanto riguarda il reparto offensivo: probabile che opti per fare iniziare Embolo dalla panchina, in maniera da averlo fresco in caso di necessità, e che riproponga Shaqiri dall’inizio, vista la sua abilità nelle transizioni. Potrebbe vedersi dall’inizio Noah Okafor, attaccante del Milan finora mai sceso in campo nella competizione ma che conosce meglio dei compagni i difensori italiani.

Il percorso della Svizzera a Euro 2024

Nonostante un cammino durante le qualificazione non proprio impeccabile (ha chiuso alle spalle della Romania un girone di qualificazione francamente di poco spessore, completato da Israele, Bielorussia, Kosovo e Andorra), la Svizzera ha iniziato molto bene questo Europei 2024.

All’esordio ha subito regolato l’Ungheria con una vittoria per 3-1, in un match in cui per un’ora ha completamente sovrastato i magiari. I gol della sorpresa Kwadwo Duah e del bolognese Michel Aebischer (autore anche dell’assist del primo gol) hanno indirizzato la gara, fino al guizzo di Barnabas Varga al 66° che ha ridato vigore all’Ungheria. Gli elvetici in realtà hanno controllato bene il resto del match arrivando a segnare il 3-1 nel finale grazie ad un delizioso pallonetto di Breel Embolo.

Anche contro la Scozia, nel match successivo, la Svizzera è stata padrona del campo, ma in questo caso dopo lo splendido tiro in corsa di Xerdan Shaqiri che ha è valso il pareggio dopo il vantaggio scozzese firmato da Scott McTominay gli sforzi elvetici non hanno dato i frutti sperati.

Pareggio anche contro la Germania nell’ultima giornata, al termine di una gara condotta in maniera egregia: passata in vantaggio poco prima della mezzora grazie al bolognese Dan Ndoye, la Svizzera ha gestito bene tutti gli attacchi della corazzata di casa fino al 92°, quando la zampata del bomber panchinaro teutonico Niclas Fullkrug ha permesso ai padroni di casa di riagguantare in extremis la vetta del girone e ha spedito gli elvetici a confrontarsi contro l’Italia.