La nona giornata di Premier League ci conferma che almeno per il momento, il campionato inglese è equilibrato come non lo è stato da diverse stagioni.
Basti pensare che tra il City e Arsenal, provvisorie prime della classe e l’Aston Villa quinta forza, ci passano appena due punti. Nel mezzo Liverpool e quel Tottenham che se questa sera vince il Monday Night nel derby londinese vola al comando solitario della classifica.
Insomma, un gran mischione nella lotta senza quartiere verso il primo posto e dunque, vediamo nel dettaglio.
City vs Arsenal; ancora voi!
In attesa di Tottenham – Fulham, sono Manchester City e Arsenal a godersi il primato. Dopo un solo turno passato ad inseguire i Campioni in carica rispondono con orgoglio e tornano al primo posto. Decisiva la vittoria per 2-1 sul Brighton: un avversario scorbutico per chiunque la formazione di De Zerbi, ma che si arrende allo strapotere dei Citizens.
Gli uomini di Guardiola hanno domato i rivali, con l’immediato uno-due, al quale i gabbiani hanno risposto con un secondo tempo sontuoso e in cui la rete del 2-1 ha dato speranze fino al triplice fischio. Per Haaland e soci è finita la mini-crisi: aperta in casa dei Wolves per 2-1 e proseguita a Londra contro l’Arsenal per 1-0.
Da quelle due sconfitte gli Sky Blues hanno reagito e tornano a ruggire. Ma soprattutto torna proprio il duello con i Gunners che sono appaiati al City a quota 21. Prestazione di carattere infinito quello dei bianconrossi del Nord di Londra che vanno sotto 2-0 nel derby in casa del Chelsea e poi segnano due gol nel finale, per il 2-2.
Un punto che ha le sembianze di una vittoria per la squadra di Arteta che conferma di avere un’attacco stellare, ma al tempo stesso di soffrire a livello difensivo alcune partite. Si rinnova il testa a testa con il Manchester City, dopo il titolo sfumato nella scorsa stagione. Per gioire però, serve un pacchetto arretrato meno perforabile.
Tottenham, la grande occasione
Non sarà un lunedì come gli altri per i tifosi degli Spurs. I Bianchi del Nord della capitale possono andare al comando solitario della classifica con 23 punti, a patto di battere nel Monday Night il Fulham nel derby londinese.
Dal 1991 gli Whites non alzano un trofeo: 32 anni di attesa e questo primo posto solitario darebbe morale infinito, ad una squadra che paradossalmente gioca meglio senza il suo ex capitano Kane e rilanciata dall’ottimo lavoro in panchina di Ange Postecoglou. L’ex allenatore del Celtic è arrivato tra il malcontento generale.
Invece, l’australiano di chiare origini elleniche non ha sbagliato un colpo in queste prime 8 giornate di campionato. Tottenham ancora imbattuto, con sei vittorie, due pareggi e 20 punti in classifica. E come detto, se questa sera Son e soci fanno bottino pieno, è fuga al comando per gli Spurs.
Liverpool sornione e Villans scatenati
Assieme al Tottenham a quota 20 c’è il Liverpool. Dopo la pessima scorsa stagione, i Reds sono tornati agli standard che da otto anni rendono speciale l’era Klopp al timone dei sei volte campioni d’Europa. Nonostante la rivoluzione estiva del mercato, la squadra risponde ai comandi del tedesco.
Nel weekend appena passato Salah e soci hanno steso 2-0 l’Everton nel classico Merseyside Derby, al termine di una gara molto complicata per i padroni di casa e nonostante la superiorità numerica da fine primo tempo a favore del Liverpool. Nella ripresa, due reti di Salah spediscono la truppa di Anfield a ridosso delle prime della classe, con 20 punti.
Alle spalle, di quattro delle sei Big, c’è la sorpresa Aston Villa che poi tanto non sorpresa non lo è. Dopo la qualificazione alla Conference League ottenuta nella passata stagione, continua l’ottimo lavoro di Unay Emery alla guida dei Clarets: vi ricordate dove si trovavano i Villans appena un anno fa in classifica?
In piena zona retrocessione. Poi fuori Gerrard e dentro Mister Europa League: da quel momento la formazione di Birmingham ha cambiato totalmente gioco, risultati e mentalità. Non per ultimo, il 4-1 rifilato ad un avversario sempre ostico come il West Ham e che lancia l’Aston Villa a quota 19.
Due lunghezze dalla vetta, a meno uno dalla coppia Liverpool e Tottenham, mentre arrivano primati per i giocatori, Douglas Luiz ad esempio diventa il primo giocatore a segnare in sei gare interne consecutive di Premier League, come per il Club che centra l’undicesima vittoria casalinga di fila, per la prima volta nella sua storia in massima divisione: solo il Manchester City nel 2023 ha fatto meglio dei Clarets.
E dalle parti del Villa Park si sogna, 42 anni dopo il settimo e ultimo titolo di Campioni di Inghilterra. Una vita fa.
E non distanti…
Abbiamo detto della grande ammucchiata al vertice, ma anche alle spalle di questo manipolo di squadre, ci sono altre formazioni che stanno risalendo la china e vogliono giocarsi un ruolo da protagonista. Ad iniziare dal Newcastle che con 16 punti intravede i quartieri nobili: agganciato il Brighton che darà filo da torcere a tutti.
E poi, tra una sconfitta e un caso scottante, ecco il Manchester United; successo per 3-1 in casa dello Sheffield e i Diavoli Rossi salgono a 15 punti, ovvero a sei lunghezza dalla vetta. Tanti forse, ma sempre meno dello svantaggio di qualche settimana fa. Se la squadra di Ten Hag torna a fare lo United avremo sicuramente un’altra squadra in lizza per il titolo.
Infine, forse utopistico, ma guai a dare per scontata la Premier League. Il West Ham ha 14 punti e fra alti e bassi può dire la sua, almeno per la corsa europea, con il Chelsea che se trova la quadra a quota 12 può diventare la mina vagante da qui alle festività di Natale: alla luce dei miliardi di pounds spesi sarebbe quasi il minimo sindacale.