Una delle Premier League più equilibrate e combattute di sempre.
Arsenal che supera il Liverpool nello scontro diretto per 3-1 ed infligge il secondo ko stagionale alla capolista. Gli uomini di Klopp restano a quota 51, con i Gunners che accorciano con 49 punti.
Gli stessi del Manchester City che nel Monday Night espugna Londra per 3-1. Sarebbe più corretto dire Brentford – Foden 1-3, visto che l’asso inglese cala una tripletta clamorosa.
E proprio gli uomini di Guardiola giovano più di tutti, del KO della prima della classe, considerando che hanno una gara in meno e in caso di successo nel recupero opererebbero il sorpasso.
Vediamo nel dettaglio.
Un trittico in due punti
Una poltrona per tre. La Premier League 2023-24 non ha un padrone assoluto, ma tante formazioni che sognano di dare lo strappo decisivo verso il titolo. Ci hanno provato a turno Arsenal, Manchester City, Aston Villa, Tottenham e da diverse giornate spetta al Liverpool guardare tutti dall’alto in basso.
Nonostante i 17 risultati utili consecutivi dei Reds, prima della sconfitta di domenica, i 19 volte campioni di Inghilterra non sono riusciti a prendere il largo in classifica. Dunque, ancora al comando i ragazzi di Klopp, ma il vantaggio scende e rischia di trasformarsi in uno svantaggio.
51 punti Liverpool, con Manchester City e Arsenal in scia a quota 49. Ma come detto, i campioni in carica hanno un match da recuperare e quindi, un successo spedirebbe la squadra di Pep Guardiola al comando, con l’obiettivo di mettere a referto il quarto titolo di fila in campionato. Un qualcosa di epico.
Una beffa già subita in passato dal Liverpool e che sperano, dalle parti di Anfield Road, di esorcizzare in qualche modo. In primis, con lo scontro diretto che si giocherà proprio in casa dei Reds e che salvo grosse sorprese indirizzerà la stagione delle due squadre in Premier League.
E senza dimenticarsi appunto dell’Arsenal. Squadra giovane e forte, con un allenatore che ha avuto in poco tempo una crescita esponenziale. Dopo l’amaro in bocca della passata stagione, con il titolo sfuggito di mano a primavera, i Gunners vogliono dimostrare di aver imparato la lezione e si candidano ad un salto di qualità notevole.
Alle spalle di questo terzetto non mollano la presa Aston Villa e Tottenham. I Villans sono quarti con 46 punti e gli Spurs quinti con 44. Ma ad essere sinceri, almeno sulla carta, sia la truppa di Unai Emery e si quella di Ange Postecoglou non sembrano completamente attrezzate per conquistare il trionfo finale; nonostante un bel gioco e una serie di risultati importanti. Ma le tre davanti hanno sicuramente qualcosa in più.
Guardiola il Re delle rimonte
Il Liverpool cade per mano dell’Arsenal e ringrazia il Manchester City. Miglior situazione sembra non poterci essere per i Citizens che dopo essere scesi anche a otto lunghezze di svantaggio dalla vetta nel corso del campionato, si trovano adesso a meno due e con una gara da recuperare.
Tre punti il 20 febbraio al City Of Manchester, contro il solito Brentford, vorrebbero dire sorpasso. Non solo, ma sarebbe una sorta di mini-cerchio che si chiude nel giro di 15 giorni. Lunedì sera, il successo in casa delle Bees per 3-1, grazie alla tripletta di Foden e due settimane dopo altro round con i londinesi che appaiono in caduta libera.
Un film già visto, con il sorpasso dei Campioni in carica? Esattamente. Gli uomini di Guardiola, sia due stagioni fa e sia lo scorso anno si sono trovati ad inseguire fino al periodo primaverile. Poi l’aria marzolina ha dato nuova linfa al City che hanno azzerato il gap e con scatto perentorio è andato a prendersi il titolo. Lo sanno bene proprio Liverpool ed Arsenal, rispettivamente superate nel 2022 e nel 2023.
Si entra nel periodo più intenso della stagione, considerando anche le coppe europee, ma di fatto, è proprio in concomitanza di queste settimane così intense che gli Sky Blues spengono i sogni delle rivali. Con Haaland e De Bruyne finalmente in campo assieme e con un Foden che ha riscoperto di essere un bomber di razza.
Il City ruggisce: Klopp e Arteta devono trovare il modo di rimetterlo a tacere.