Amici, nemici, amati, odiati.
Italia e Spagna, calcisticamente parlando, hanno un trascorso lungo e travagliato: le due nazioni Mediterranee, in oltre cento anni di confronti, hanno visto prevalere ora l’una, ora l’altra squadra, andando a formare oggi un equilibrio quasi perfetto, per il quale risulta addirittura difficile effettuare un pronostico dal punto di vista statistico. Ad oggi, infatti, tra amichevoli e partite ufficiali sono 37 le sfide tra Spagna e Italia, con un computo complessivo di 13 vittorie per parte e 11 pareggi.
Peraltro, alcuni scontri tra Azzurri e Furie Rosse sono entrati a pieno titolo nel novero delle partite più importanti della storia del calcio europeo: andiamo a riviverle.
Italia Spagna 1-1 (1934) : quante proteste
Siamo ai Mondiali del 1934, si gioca in casa nostra, e il quarto di finale di Firenze mette a confronto gli Azzurri di Pozzo contro le Furie Rosse di Amadeo Garcia.
Partita durissima, con interventi molto violenti da una parte e dall’altra, sui quali l’arbitro Baert lascia spesso correre. Regueiro porta in vantaggio gli spagnoli al 31’, con Meazza e Schiavio che faticano a rispondere. Tuttavia, in chiusura di tempo, punizione per noi: Pizziolo la mette in area e Schiavio abbatte con una spallata il portierone spagnolo Zamora, episodio che permette a Ferrari di segnare indisturbato.
Polemiche a non finire, con la partita che termina 1-1 e il giorno successivo, nel replay, si risolve con un 1-0 per noi. Zamora non gioca la seconda gara, qualcuno dice “per protesta contro l’Italia”. Vinceremo il Mondiale.
Ma è da quella gara che nasce la convinzione che nei Mondiali gli arbitraggi sorridano un pizzico di più verso le squadre di casa.
Italia Spagna 0-0 (1980): un pari che ci costa
Dopo quasi cinquant’anni dal Mondiale di casa e dalle proteste degli spagnoli, nel 1980 organizziamo l’Europeo in casa, con una formazione tra le favorite (che due anni dopo vincerà il Campionato del Mondo).
Le squadre partecipanti sono 8, e la formula prevede che accedano direttamente alla finale le due vincitrici dei gironcini da 4.
La Spagna è nel girone dell’Italia, e la partita d’esordio è a San Siro proprio tra Azzurri e Furie Rosse.
I ragazzi di Bearzot sono ultra favoriti, ma Graziani, Bettega e Antognoni non riescono a fare breccia tra i pali di Arconada. Nonostante un certo dominio, la gara finisce 0-0: a fine girone, questo pari ci escluderà dalla finale, poiché sarà il Belgio a vincere il raggruppamento.
Italia Spagna 2-1 (1994): nel segno dei Baggio
Ancora Mondiale, ancora Quarti di Finale, esattamente come nel 1934: stavolta siamo negli USA, e si scontrano la Nazionale di Sacchi contro quella di Javier Clemente.
Gli azzurri sono lanciatissimi, dopo lo spavento dei gironi e la vittoria in extremis contro la Nigeria. Roberto Baggio è salito in cattedra, ma è il suo omonimo Dino a sbloccare la situazione con un siluro dai 25 metri.
La Spagna non perde la calma e pareggia con Caminero, la cui conclusione viene toccata da Benarrivo e inganna Pagliuca. Chi perde la bussola, semmai, è Tassotti, che rifila una gomitata terrificante a Luis Enrique (oggi ct della Spagna), cambiandogli letteralmente i connotati, senza che l’arbitro veda.
Sul finire della gara è il Baggio più atteso, invece, che servito da Signori si beve Zubizarreta in uscita e ci manda in semifinale.
Spagna Italia 4-2 (2008): rigori maledetti
L’Italia Campione del Mondo, allenata ora da Donadoni, trova la Spagna nei quarti dell’Europeo. Le Furie Rosse sono all’inizio del periodo d’oro contraddistinto dal duo di centrocampo Xavi-Iniesta , ma oggi è Casillas a brillare.
Lo zero a zero non si schioda, e i rigori (che due anni prima ci avevano finalmente dato una gioia) per noi sono fatali. Sbagliano De Rossi e Totò Di Natale, la Spagna poi vincerà il torneo, dando vita ad un ciclo strepitoso.
Spagna Italia 4-0 (2012): che umiliazione in finale
Dopo essersi trovati nel girone eliminatorio (in quella occasione la gara era terminata 1-1, evidenziando un certo equilibrio), l’Italia di Balotelli e Cassano ritrova gli avversari spagnoli in finale.
Raramente gli azzurri hanno incassato un passivo così pesante: finisce 4-0 per gli iberici, con gol di David Silva, Jordi Alba, Torres e Mata.
Si sapeva che la Spagna (detentrice del Mondiale 2010) era forte, ma non ci aspettavamo di venire letteralmente annientati.
Italia Spagna 2-0 (2016): la grinta di Conte
In ordine cronologico, questa è l’ultima sfida alla Spagna ad un Campionato Europeo. Non solo: sarà l’ultima vittoria degli ultimi otto confronti con gli iberici.
La Spagna, prima di questa gara, è strafavorita, grazie ad un divario tecnico sulla carta incolmabile. Fabregas, Iniesta, Busquets , Silva e Morata da una parte, Parolo, De Sciglio, Giaccherini, Eder e Pellè dall’altra: le premesse per una brutta figura come nel 2012 ci sono tutte, ma è stupefacente la carica che Conte dalla panchina sa trasmettere ai suoi ragazzi, che corrono come matti dal primo al novantesimo.
Finisce 2-0 per noi, grazie a Chiellini e Pellè: ci vendichiamo così dello smacco di quattro anni prima.
Spagna Italia 3-0 (2017): il naufragio di Ventura a Madrid
Ventura, il CT azzurro che non ti aspetti, si presenta al Bernabeu per la sfida decisiva in chiave qualificazione ai Mondiali di Russia con uno schieramento che dire offensivo è un eufemismo.
L’ex allenatore del Toro, infatti, schiera gli azzurri con un più che presuntuoso 4-2-4, al cospetto di una delle formazioni più pericolose del mondo.
Agli uomini di Lopetegui non pare vero, dal momento che fin dall’inizio conquistano il centrocampo e tengono in mano il pallino del gioco. L’Italia non tiene un pallone e non riesce a venir fuori dalla propria metà campo, e la lezione che ne consegue è di quelle che lasciano il segno: Isco va a segno due volte, e Morata firma il 3-0 finale. Risultato, quello di Madrid, che di fatto ci condanna agli spareggi. Sarà la Svezia, come sappiamo, a darci il colpo di grazia.
Prima che Mancini raccolga tutti i cocci di quella nazionale allo sbando, e ne faccia una squadra strepitosa.