I nerazzurri hanno la meglio sugli emiliani in una partita tutt’altro che semplice, ma centrano un allungo che può essere decisivo.
Sei. Questo è il numero della serata interista, a simboleggiare i sei punti di vantaggio che ora la separano dal Milan secondo in classifica, ma anche a sottolineare la sesta vittoria consecutiva di una squadra che sembra aver trovato definitivamente la quadratura del cerchio. Nel girone di ritorno gli uomini di Conte non hanno sbagliato nulla, facendo bottino pieno a pochi giorni di distanza dal delicato scontro di lunedì contro l’Atalanta a San Siro. Il tecnico pugliese ringrazia Alexis Sanchez, doppietta per il cileno, schierato dal primo minuto al posto di Lautaro, un’altra scommessa vinta. Dall’altra parte va fatto un applauso al Parma di D’Aversa, sconfitto al termine di una grande prestazione, in cui ha dato del filo da torcere alla capolista affrontandola a visto aperto. Il fatto che i ducali abbiano solo due vittorie all’attivo e quindici punti in classifica è uno dei tanti misteri del calcio.
Passando alla partita, è un primo tempo tosto e combattuto quello che vede le due compagini affrontarsi a tutto campo. I padroni di casa pungono per primi, quando Kurtic impatta di testa e Handanovic si esibisce in un’altra parata decisiva, confermando la sua grande forma. I nerazzurri reagiscono: una sgroppata di Hakimi fornisce a Eriksen una palla d’oro, ma il danese arriva con un attimo di ritardo. Poco dopo la mezz’ora è Sepe bravo a respingere su Lukaku, nel finale di tempo ancora ci prova il gigante di testa, ma anche il giovane Man mette qualche brivido ai milanesi. Nella ripresa la doppietta decisiva a cavallo dell’ora di gioco di Sanchez, prima in rete dopo un tocco fortunoso, con Gagliolo che la toglie dalla porta troppo tardi, poi con un perfetto rasoterra al termine della solita, devastante, progressione di Romelu Lukaku. La partita non è ancora in ghiaccio, perché al 70esimo Hernani al volo insacca su cross di Pezzella, facendo fare venti minuti con il cuore in gola ai tifosi nerazzurri. Ma alla fine l’Inter può far festa: 6 vittorie, 6 punti di vantaggio, il sogno Scudetto è vivo che mai.