I parametro zero sono una risorsa sempre più utilizzata nel mondo del calcio.
Alcune volte si rivelano colpi azzeccati e in altre occasioni il rendimento è nettamente al di sotto delle attese. Lo sa bene il Napoli che nella sua storia, almeno quella recente, non ha avuto un grande rapporto con questa tipologia di acquisti.
I giocatori arrivati a titolo gratuito sotto il Vesuvio non hanno mai, o quasi mai, lasciato il segno. Calciatori reduci da infortuni dai quali non hanno mai recuperato, altri sul tramonto della carriera e alcuni capitati forse nel momento sbagliato.
Abbiamo stilato una lista di cinque giocatori che approdati a parametro zero in maglia Azzurra, per vari motivi non hanno reso nel modo in cui si aspettava la società partenopea.
Vediamo nel dettaglio.
Mario Santana: l’assolo che stona
Mario Santana è stato una sorta di meteora nella storia del Napoli, soprattutto per quello che aveva fatto l’attaccante argentino prima di trovarsi al San Paolo.
Santana dopo 5 ottime stagioni con la maglia della Fiorentina, condite da 137 presenze e 28 reti, arriva a titolo gratuito in un Napoli che vuol crescere e punta ad assicurarsi i migliori giocatori in circolazione.
Resterà legato per due anni al Napoli, ma il Sudamericano di fatto ha giocato solo sei mesi con i partenopei: da luglio 2011 a Gennaio 2012, con 11 gettoni e un assist a referto. Poi un giro di prestiti tra Cesena e Torino, prima di essere ceduto al Genoa nell’estate del 2013. Praticamente un fantasma in maglia azzurra.
L’unica nota positiva per il Napoli, la plusvalenza sulla cessione, grazie ai 3 milioni incassati dal Genoa.
Ivan Strinic: il terzino che deluse
Ivan Strinic è stato uno dei nomi più caldi dello scorso decennio, nelle varie sessioni di calcio mercato.
Il terzino sinistro Croato vive l’apice della carriera con il Dnipro, con il quale raggiungerà anche una finale di Europa League. Le prestazioni con il club ucraino attraggono tante squadre e nel gennaio del 2015, ecco quello che ha detta di tutti è un super colpo del Napoli: il mancino balcanico arriva alle pendici del Vesuvio a titolo gratuito.
Ma in terra campana non vedranno mai il giocatore ammirato con il Dnipro. 39 presenze, con zero reti e 4 assist: il tutto in due anni e mezzo, poi nell’estate del 2017 la cessione alla Sampdoria che terrà una sola stagione il croato, prima di svincolarlo nell’estate successiva e il conseguente passaggio a zero al Milan.
Fernando Llorente: il bis in Italia che non funziona
Fernando Llorente torna in Italia nel 2019, dopo l’esperienza con il Tottenham. L’iberico approda al Napoli a parametro zero.
L’attaccante di Pamplona vive l’esperienza bis in Serie A, dopo le ottime prestazioni con la maglia della Juventus e una Champions League sfiorata nel 2015. In terra partenopea sperano che l’ex Spurs possa aiutare la squadra nell’assalto alla sua vecchia fiamma, la Juventus, nella lotta per il titolo.
Ma sarà un totale fallimento; in 15 mesi, solo 29 presenze con 4 reti e un assist, prima di spiccare il volo nel gennaio del 2021 verso Udine, dove vedrà ceduto per appena 500 euro: una cifra a dir poco simbolica.
Samuele Dalla Bona: l’eterna promessa mai sbocciata
Lo strano caso di Sam Dalla Bona: da tutti indicato come uno dei talenti più cristallini del calcio italiano ad inizio millennio, è fra i primi giovani a fuggire dall’Italia per crescere nelle Accademy dei club di Premier League. In questo caso del Chelsea, da dove il Milan lo preleva nel 2002.
Nella squadra stellare di Carlo Ancelotti, il centrocampista 1981 non troverà mai posto e dopo una serie di prestiti senza grandi risultati, “Sam” arriva a titolo gratuito al San Paolo.
Resterà due anni e mezzo, con 43 presenze e una marea di infortuni che segneranno la sua avventura con i campani: 5 le reti segnate con la maglia partenopea, prima di essere svincolato a Febbraio 2009.
Juan Jesus: un’onesta riserva verso lo Scudetto
In questa cinquina di giocatori, c’è il buon Juan Jesus che da parametro zero non ha sfigurato al momento con il Napoli.
Arrivato dalla Roma a titolo gratuito nel gennaio del 2021, in due anni e mezzo si è quasi sempre fatto trovare pronto, quando è stato chiamato in causa.
Per il momento 47 presenze e tre gol, per il giocatore Brasiliano ormai da quasi un decennio in Italia, tra Inter, Roma e Napoli appunto. Nell’ultima stagione ha giocato poco con Spalletti.
Ma tutte le volte che il tecnico di Certaldo lo ha lanciato nella mischia, Juan Jesus ha fatto egregiamente il suo lavoro. Probabilmente non una colonna degli Azzurri Campioni di Italia, ma un ottimo gregario su cui fare affidamento.
Lo Scudetto è un meritato premio anche per lui.