Prima partita finita ai supplementari di questo mondiale, con persino la coda dei tiri dal dischetto che però si rivela un vero e proprio Harakiri per il Giappone (che ne sbaglia tre su quattro).
Passa la Croazia, pur senza aver fatto molto in realtà durante i 120 minuti di un match agonisticamente molto combattuto, ma tecnicamente non eccelso.
Ma se per i ragazzi di Moriyasu possiamo comunque parlare di una prestazione in linea con le attese, i tanti esperti talenti di Dalic dovranno fare ora molto di più, perchè li attende il super Brasile di Neymar e soci. Vediamo i voti di questa sfida, che come accennato non ha visto grandi prestagioni in campo.
La partita
- Giappone vs Croazia 1-2 d.c.r.
- Reti: 43′ Maeda (G); 55′ Perisic (C)
- Ammoniti: Kovacic (C), Barisic (C)
- Rigori: Minamino PARATO (G); Vlasic GOL (C); Mitoma PARATO (G); Brozovic GOL (C); Asano GOL (G); Livaja PARATO (C); Yoshida PARATO (G); Pasalic GOL (C).
Pagelle Giappone
Gonda: fa tutto quello che deve fare nell’ordinaria amministrazione. Non gli arrivano conclusioni particolamente complessa (tranne una conclusione di Modric da lontano) e poco può fare sul gol di Perisic. Ai rigori non compie alcun miracolo, ma non è certo colpa sua se i suoi compagni ne sbagliano tre su quattro. VOTO: 6+
Taniguchi: forse il migliore dei suoi nella linea di difesa, solido quando deve contenere gli attaccanti croati (Petkovic non vede mai la palla), abile anche in qualche incursione in area avversaria. VOTO 6,5.
Yoshida: non poteva iniziare meglio la partita per il capitano giapponese, che confenziona l’assist per il gol di Maeda. Dalla ripresa però è un incubo. Prima si perde sul gol di Perisic, poi sbaglia il quarto rigore decisivo. VOTO 5.
Tomiyasu: al contrario, l’ex difensore del Bologna parte un po’ timoroso con un errore che poteva costare caro in uscita. Man mano però prende il controllo e alla fine se la cava bene, anche in fase offensiva. VOTO 6+
Nagatomo: prova qualche cross all’inizio, ma per il resto non è mai incisivo nella fase offensiva e non riesce praticamente mai a saltare l’uomo sulla sinistra, soffrendo anche in difesa con due falli e due contrasti persi. VOTO 5,5.
(64′ sub) Mitoma: prende il posto di Nagatomo e in effetti qualche miglioramento si vede. Prova anche la conclusione trovando il solito Livakovic sulla sua strada. L’errore dal dischetto però pesa anche per lui. VOTO 6-
Morita: ci prova a essere incisivo con qualche passaggio chiave utile e un paio di conclusioni finite a lato. Troppo poco però. VOTO 6
(106′ sub) Tanaka: prende il posto di Morita nel finale, giusto il tempo di qualche tocco di palla. VOTO sv.
Endo: è la luce del centrocampo nipponico, con passaggi mirati per i compagni o quando si mette in proprio sfiorando anche il gol (con 3 conclusioni è il giocatore che ha tirato di più tra i suoi). Il migliore di giornata per distacco. VOTO 7
Ito: non si può certo dire che non ci abbia provato in tutti i modi. Corre sulla fascia destra in lungo e in largo, proponendo qualcosa come 9 cross verso l’area avversaria. I croati non riescono a fermarlo, ma non trova mai l’attimo giusto. VOTO 6,5
Kamada: ha una grande occasione nel primo tempo e prova a mettersi in luce anche con un tiro da lontano. Ma non è la serata giusta. VOTO 6
(75′ sub) Sakai: prende il posto di Kamada e fa il suo. Meno incisivo in avanti, più abile nella fase difensiva. VOTO 6-
Maeda: che sia uno di quelli più ispirati lo si vede subito, quando in pieno trance agonistico da forcing arriva persino a stoppare il rinvio del portiere. Preambolo a quello che è il gol del vantaggio, da vero bomber d’area. VOTO 7
(64′ sub) Asano: entra al posto di Maeda, ma non incide mai e sbaglia troppi palloni proprio quando sarebbe il caso di controllare e dare respiro ai suoi. L’unica cosa di buono la fa nel finale, segnando l’unico ma inutile rigore. VOTO 5,5
Doan: partono da lui molte delle azioni più pericolose del Giappone. Non riesce a segnare ma ci prova, anche se forse è più impreciso rispetto al solito. VOTO 6
(87′ sub) Minamino: presenza ectoplasmatica in campo, sbaglia qualche pallone prima di dare il via al tracollo dagli undici metri, tirando un rigore nel peggiore modo possibile. VOTO 5
All. Moriyasu: non la migliore partita per molti dei suoi, ma questa squadra ha anima e carattere e il merito è anche suo. Fuori ma con tutti gli onori del caso. VOTO 6,5
Pagelle Croazia
Livakovic: l’eroe della serata, para tutto quello che c’è da parare in partita e si esalta nella lotteria dei rigori con tre parate su quattro tiri. Mostruoso. VOTO 8
Juranovic: partita incolore per il difensore del Celtic, che però non commette particolari sbavature per una stiracchiata sufficienza. VOTO 6-
Lovren: non solo alza il muro difensivo come suo solito, ma questa volta mette lo zampino anche nel gol croato servendo il pallone a Perisic per il pareggio. VOTO 7
Gvardiol: malgrado una piccola sbavatura proprio in occasione del gol di Maeda, questo ragazzone di appena 20 anni dimostra ancora una volta un tasso di talento cristallino. Non sbaglia più nulla e insieme a Lovren alza il fortino croato. VOTO 6,5
Barisic: con Sosa infortunato tocca a lui presiedere la corsia di sinistra, dove si ritrova un indemoniato Ito che gli fa vedere i sorci verdi. VOTO 5,5
Brozovic: meno appariscente del solito, ma fa pur sempre il suo e da il ritmo al centrocampo, specie in una giornata come questa dove i suoi compagni di reparto non sembrano proprio al top. VOTO 6+
Kovacic: giornata storta per lui, che non si vede mai nella fase offensiva e anche in quella di contenimento sembra sempre in affatto. Prende anche l’unica ammonizione nei novanta minuti. VOTO 5
(99′ sub) Vlasic: un po’ meglio di Kovacic, ma entra in una fase della partita dove ormai in molti sono stanchi. VOTO 6
Modric: lo si vede soprattutto per una conclusione da lontano che mette paura ai nipponici, ma per il resto è decisamente sotto i suoi standard di qualità e non a caso tocca molti meno palloni del solito. VOTO 5,5
(99′ sub) Majer: quando prendi il posto di Modric non è che puoi fare altro che il tuo compitino. Lo fa male però, sbagliando anche un gol nel finale. VOTO 5,5
Kramaric: corre come un matto ma senza riuscire a combinare molto. Finisce con due meste conclusioni finite fuori dallo specchio e pochissimo altro. VOTO 5
(68′ sub) Pasalic: il suo ingresso segna anche un deciso cambio di passo. Ciliegina sulla torta, è lui a segnare il rigore decisivo per la qualificazione. VOTO 6,5
Petkovic: occasionissima dal primo minuto, lui che fino a questo momento aveva dato solidità solo negli ultimi spezzoni di partita. Occasione sprecata malamente però. I difensori giapponesi non gli fanno vedere palla e lui ci mette del suo per estraniarsi dal match. VOTO 5
(62′ sub) Budimir: prende il posto di Petkovic e non può fare molto peggio. Peccato però non riesca a fare nemmeno meglio. Non termina la gara sostituito a sua volta. VOTO 5
(106′ sub) Livaja: terzo tentativo per l’attacco croato. Non va. E non bastasse non aver concluso niente nei minuti a disposizione, c’è quel rigore sbagliato in un modo inconcepibile (quasi svogliato). Ininfluente per il risultato, ma non per il giudizio personale. VOTO 4,5
Perisic: se la Croazia andrà a giocarsi il quarto di finale contro il Brasile, lo deve soprattutto a lui. E non solo per il gol (di precisione), ma per essersi preso in spalla tutta la squadra in molti momenti della partita, correndo dall’attacco alla difesa senza risparmiarsi mai (anche dal punto di vista caratteriale prestazione super, a differenza di molti dei suoi). VOTO 8
(106′ sub) Orsic: entrato a partita quasi finita, fa il suo ma niente di più) VOTO sv.
All. Dalic: porta la Croazia ai quarti, per cui il giudizio è sicuramente positivo. Non è colpa sua se molti dei suoi non sembrano all’altezza dell’impegno oggi. I cambi provano a rimettere a posto la partita, e gli va bene alla fine (anche se nel caso fosse passato il Giappone, ci sarebbe forse da dire qualcosa sul cambio di Modric e Perisic nel momento decisivo). VOTO 6+