Ci siamo, dunque. Sarà Francia vs Argentina la finale della Coppa del Mondo 2022. Più o meno come da pronostico, si potrebbe aggiungere: c’era infatti chi puntava sul Brasile, qualche folle aveva scommesso persino sulla Serbia, o più realisticamente su Inghilterra o Spagna. Ma in fondo Francia vs Argentina è stata, dall’inizio, la finale annunciata di questo mondiale. Almeno da quando cioè Nasser Al-Khelaifi, con un colpo furtivo nella notte, aveva strappato a Barcelona il suo figlio più bello: Lionel Messi.
Il 10 erede di Diego Armando Maradona domenica avrà la seconda possibilità della sua carriera per alzare il trofeo più ambito: quello che il suo compagno di squadra al PSG e uomo-copertina francese, Kylian Mbappé, ha già vinto quattro anni fa (da protagonista). Nel segno dell’emirato qatariota, allora, si deciderà domenica sera qual è la nazionale più forte del pianeta. Prima però ci sarà l’occasione, per il Marocco mai domo di Regragui, di raggiungere il più grande traguardo della storia marocchina, araba e africana insieme: il terzo posto ad un mondiale. Contro l’11 dei Leoni dell’Atlante ci sarà la Croazia dell’immortale Luka Modric.
Prima di tuffarci in un weekend imperdibile, andiamo però a vedere le pagelle della semifinale disputata ieri sera all’Al Bayt Stadium di Al Khor tra Francia e Marocco, terminata 2-0 per i transalpini.
Le pagelle della Francia: Griezmann è le grande diable
Lloris 6: domenica potrebbe diventare il primo capitano della storia di una nazionale ad alzare due volte di fila al cielo la Coppa del Mondo. Portiere sempre attento, concentrato e sicuro nelle uscite, ieri rischia in una sola circostanza a fine primo tempo, quando El Yamiq colpisce il palo alla sua destra in rovesciata: non avrebbe avuto colpe, ma ha la Dea Fortuna dalla propria parte. Non proprio un dettaglio in vista della finale.
Koundé 6.5: attento e preciso sulle folate marocchine. Dal suo lato, per lui che nasce difensore centrale, si deve occupare di Mazraoui (malino) e Attiat-Allah (meglio), che gli crea qualche pena in più sul finale.
Varane 6.5: non spicca per giocate memorabili, ma come Koundé e Lloris è sempre attento. En-Nesyri, che prova a puntarlo fin dal 1’ di gioco, non la vede mai.
Konaté 7: a differenza di Varane, spesso si stacca dalla linea dei difensori per andare ad aggredire i giocolieri del Marocco, su tutti Ziyech. Il difensore del Liverpool gioca una partita sontuosa, confermando le prestazioni ad altissimo livello disputate in tutto il corso del mondiale.
Theo Hernandez 7.5: il gol che decide realmente la sfida è il suo, quello che sblocca il risultato. La rete di Theo è tanto più meritevole d’elogio quanto meno Deschamps lo avrebbe voluto spingere su quella fascia in opzione offensiva. Anzi, è per questo che fin dall’inizio della tournée gli aveva preferito il fratello. Piccola nota a margine sull’esecuzione dell’1-0: niente affatto scontata, anzi, il suo è un gran gol. Insieme a Mbappe il terzino sinistro del Milan completa la catena di esterni più forte del mondiale.
Tchouameni 7: giocare contro questo Marocco con questa freschezza e qualità costanti non è da poco. Il centrocampista di Deschamps è un giocatore completo. Meno appariscente del suo predecessore Pogba, ma altrettanto forte fisicamente: soprattutto, Tchouameni ha classe e intelligenza. Non ha difetti, letteralmente. Il duello con Enzo Fernandez di domenica si preannuncia succulento.
Fofana 6.5: a differenza del compagno di reparto, si limita ad un’attenzione quasi maniacale tra le linee della propria fase difensiva. Non è mai troppo propositivo, ma non serve. Il suo compito lo fa alla grande.
Dembelé 5: giocatore indefinibile, questo Dembelé. Il ragazzo ha qualità potenzialmente clamorose, ma non riesce quasi mai a metterle in mostra per più di due partite di fila. Il che, vista la prestazione di ieri sera, potrebbe preoccupare i difensori dell’Argentina (dal 79’ Kolo Muani 7: chiude la sfida segnando un facile tap-in a porta vuota; lì però ci devi essere).
Griezmann 8: migliore in campo per distacco nei suoi. È ovunque: a sinistra, davanti, a destra, persino a due passi dall’area piccola (mica su corner o palla inattiva) quando Hakimi riceve un bel pallone in area da Ziyech e se lo vede scippare da le petit – per un giorno chiamiamolo grande – diable. Gioca nell’ombra, Griezmann, ma non perché fa parte del suo repertorio anzi: perché ha scelto il meglio per i suoi compagni. Ha scelto di servire, come faceva con Simeone all’Atletico tempo fa. Ha scelto di vincere, oscurando la propria figura per illuminare il galletto emblema della Francia. Lui, che ha nel sangue il Sudamerica, affronterà il proprio destino domenica sera. Da questo, non potrà nascondersi.
Mbappe 6.5: buona la prestazione del fuoriclasse francese, insieme a Messi il giocatore più forte del pianeta e del mondiale (dove è fermo a quota 5 reti, come Lionel, a 90’ e più dalla fine), ma non splendente come ci ha abituato lui. Certo, con questo Marocco splendere è un lusso, e anche uno come lui è costretto a sporcarsi i piedi di tanto in tanto: ma è da una sua serpentina magica che nasce il 2-0 di Kolo Muani.
Giroud 5: partita senza lampi dell’attaccante rossonero. Soprattutto per un suo errore, grossolano, su assist illuminante di Tchouameni a fine primo tempo. Poco prima aveva colpito un palo (al 18’). In generale, non è il solito Giroud, stretto nella morsa dei Leoni marocchini (dal 65’ Thuram 6: entra bene, ma fino all’80’ può giocare pochi palloni in fase offensiva).
CT Didier Deschamps 7: incarta il piano tattico di Regragui, che però non molla e va dritto per la propria strada. La sua Francia è bravissima nel non perdere mai le misure e la concentrazione: gioca da Marocco e porta a casa una finale meritata.
Le pagelle del Marocco: Amrabat si conferma, male En-Nesyri
Bounou 6: sul gol di Theo non può molto, poi verrà impegnato pochissimo. Fino al 79’, quando sul tap-in di Kolo Muani è nuovamente incolpevole.
Hakimi 6: in avvio di partita vince tutti i duelli con il compagno di squadra e amico Mbappe, ma riparte poco e confusamente in fase offensiva. Nella ripresa fa meglio la seconda fase, peggio la prima. Partita senza lampi né tuoni per il miglior TD del torneo.
El Yamiq 5: è sua la scivolata fuori tempo che porta Griezmann a costruire la rete del vantaggio francese. La sua rovesciata a fine primo tempo, con Lloris battuto, lo avrebbe riportato sull’Olimpo del calcio mondiale, ma il fato gli è avverso.
Saiss 5.5: con una gamba andata a livello muscolare, gioca solo per la patria. Appena 20’, tempo di prendere gol e far capire a Regragui che i tre dietro non sono cosa se l’obiettivo è rimontare la partita (dal 21’ Amallah 6, dal 78’ Ezzalzouli s.v.).
Dari 5.5: falcia Mbappe in un paio di circostanze ma l’arbitro, palesemente inadatto al contesto di una semifinale mondiale, non fischia neanche per sbaglio. Questo lo salva in più di una circostanza.
Mazraoui 5: da lui ci si aspettava qualcosa in più. Bene in fase difensiva, troppo poco in quella offensiva. Certo, dall’altra parte c’è Hakimi, ma a calcio si gioca in 11, soprattutto quando si deve rimontare (dal 46’ Attiat-Allah 5.5: propositivo, crea un paio di situazioni pericolose. Dietro soffre le sgasate di Dembelé).
Ounahi 6.5: gioca un primo tempo a livelli altissimi: piroette, dribbling, passaggi illuminanti tra le linee, persino un tiro che impegna Lloris intorno al 15’. È un piccolo gioiello che difficilmente, dopo questo mondiale, rimarrà in zona retrocessione di Ligue 1. Merita un palcoscenico altissimo.
Amrabat 6.5: il miglior centrocampista del mondiale, senza dubbio. Nessuno recupera tanti palloni come lui, pochi sanno gestirli con così tanta qualità in fase di possesso. La giocata su Mbappe, rincorso falciato e lasciato alle proprie spalle è (fallo permettendo) l’immagine ideale di un Marocco che non si è mai arreso, e che ha avuto in Amrabat il suo condottiero inatteso.
Ziyech 6: capitano dopo l’uscita di Saiss, viene costantemente raddoppiato e non riesce quasi mai ad essere pericoloso. Ha una classe infinita, ma è poco incisivo.
En-Nesyri 4.5: d’accordo che la Francia dietro è forte, ma non così forte. Partita pessima di En-Nesyri, dopo l’incredibile (e divino) volo con gol contro il Portogallo. Probabilmente è rimasto lì, tra le nuvole di un sogno troppo alto per essere realizzato (dal 66’ Hamdallah 5: fa quasi peggio del compagno di squadra).
Boufal 6: riceve un giallo in un episodio molto dubbio, dove sembra più vittima che carnefice (contro Theo Hernandez in area di rigore). Si danna l’anima, dribbla e danza come lui sa fare: ma scuote in continuazione la testa, perché sa che il cuore stavolta non basterà (dal 67’ Aboukhlal 5.5).
CT Walid Regragui 6: termina il mondiale a testa alta, dopo aver condotto i suoi all’ennesima grande partita contro l’ennesima grande squadra del torneo. Il futuro del Marocco è roseo, anzi rosso, soprattutto grazie a lui.