Dal dominio tecnico di Osimhen all’importanza tattica di Mario Rui, questo Napoli – Cagliari ci ha lasciato vari spunti degni di nota. Walter Mazzarri trova un successo fondamentale per non perdere ulteriore terreno e si porta a 27 punti in classifica. I campioni d’Italia ripartono, dopo le battute d’arresto con Inter e Juventus, guidati dal supereroe mascherato.
Osimhen alla Antetokounmpo
Lo strapotere fisico e tecnico messo in campo ogni volta da Osimhen è innegabile. L’attaccante nigeriano del Napoli, fresco di vittoria del Pallone d’Oro africano, non vuole fermare la sua ascesa e continua ad imporsi come una forza della natura nel panorama calcistico mondiale. Una crescita vertiginosa la sua, che ricorda molto per doti caratteriali di leadership e potenza quella del cestista NBA dei Milwaukee Bucks Giannis Antetokounmpo.
Victor e Giannis, Osimhen e Antetokounmpo. Il Napoli assedia la porta del Cagliari per tutta la durata del primo tempo senza trovare la via della rete. Il colpo di testa di Rrahmani si stampa sul palo, strozzando in gola l’urlo dei tifosi partenopei presenti al Maradona. Cajuste pochi giri di lancette più tardi spara alto da ottima posizione, sembra la solita partita casalinga stregata dell’ultimo periodo.
A pochi attimi dal rientro negli spogliatoi Nandez spaventa il Maradona (bravo Meret in chiusura, decisivo nonostante le critiche), poi nella ripresa sale in cattedra il leader. Victor Osimhen svetta in mezzo all’area di rigore, sovrasta i due centrali del Cagliari e spinge il pallone in rete con una frustata di testa che buca le mani a Scuffet.
Il gesto balistico che Osimhen ha realizzato è da vedere e rivedere, non tanto per la bellezza del gol, quanto per il controllo del corpo e la potenza impressa alla sfera. Victor di fatto decide che quella partita non può più restare sullo 0-0, che solo la vittoria è un risultato accettabile. Salta fino a 2.34 metri e colpisce in maniera inarrestabile.
Un po’ come Giannis Antetokounmpo che prende, parte e schiaccia in testa agli avversari a piacimento. Victor Osimhen palleggia, sposta la sfera dove desidera e la appoggia nonostante la strettissima marcatura sui piedi di Kvaratskhelia, che riporta il Napoli in vantaggio dopo il pareggio di Pavoletti.
La nota lieta: che ritorno per Mario Rui
Il gol che sblocca Napoli – Cagliari al minuto 69 è in gran parte frutto del vulcanico Osimhen, ma è impossibile non considerare il cross di Mario Rui. Il terzino portoghese torna in campo dopo 5 partite d’assenza e chiarisce immediatamente la sua importanza tattica. Con lui gli azzurri si muovono in maniera più armonica ed equilibrata. Soprattutto, dai suoi piedi nasce la rete che stappa l’ennesima partita bloccata.
Natan ha fatto il possibile, tappando il buco lasciato sulla sinistra, ma il recupero di Mario Rui racchiude in sé un’importanza siderale per questo Napoli. Con la sua presenza la formazione azzurra non è più sbilanciata totalmente sulla destra, dove le cavalcate di Di Lorenzo stavano diventando prevedibili. Inoltre, la spinta del terzino portoghese fornisce a Kvaratskhelia un compagno sulla sinistra.
Con Mario Rui che si sovrappone con costanza e precisione nelle tempistiche, il 77 georgiano del Napoli può accentrarsi e andare alla conclusione, ma anche tentare l’allungo sul fondo. A livello offensivo si spalancano soluzioni efficaci per il gioco partenopeo, che anche grazie a questo può tornare sognare in grande.
Il Maradona torna a festeggiare
Dopo 80 giorni il Napoli torna a vincere al Maradona in Serie A. L’ultimo successo degli azzurri di fronte al proprio pubblico risaliva al 27 settembre scorso, quando gli uomini allora guidati da Rudi Garcia si imposero per 4-1 sull’Udinese. Nel mezzo è arrivato appena un punto (contro il Milan) per il club partenopeo nei 4 incontri casalinghi.
Al Napoli serviva vincere al Maradona, più di ogni altra cosa. Il pubblico partenopeo aveva bisogno di respirare nuovamente il profumo della vittoria, per non aumentare ulteriormente il senso di nostalgia nel passare tra le strade ornate dai festeggiamenti per lo scudetto. Walter Mazzarri aveva bisogno di ritrovare le prestazioni di Osimhen e Kvaratskhelia.
Il successo ottenuto contro il Cagliari, per le modalità nelle quali è arrivato, potrebbe davvero significare una punto di ripartenza del Napoli. Adesso dalle parti di Castel Volturno serve dare continuità a risultati e, soprattutto, alle prestazioni.