Il 2024 si è aperto con due grandi competizioni internazionali che impattano notevolmente sul calcio europeo: Coppa d’Africa e Coppa d’Asia.
Entrambe le competizioni continentali infatti costringono numerosi calciatori militanti nei maggiori campionati europei ad assentarsi per almeno tre settimane, per partecipare a tornei spesso molto impegnativi dal punto di vista delle trasferte e degli spostamenti.
In particolare la Coppa d’Africa, competizione che si sta svolgendo in Costa d’Avorio (fino all’11 febbraio) e che coinvolge tantissime superstar dei campionati europei, da Salah a Osimhen, ha scombussolato i piani di tante squadre che hanno cercato varie soluzioni per avere a disposizione il più possibile i propri giocatori, ma non sempre con i risultati sperati.
L’odissea di Onana
È il caso del portiere del Manchester United ed ex-Inter, André Onana: rientrato nelle convocazioni del suo Camerun dopo l’estromissione durante i Mondiali di Qatar 2022 in seguito alle incomprensioni con il commissario tecnico Rigobert Song, il portiere sta affrontando anche un periodo delicato con il club.
Come gesto di buona volontà, era riuscito ad ottenere il permesso di aggregarsi alla sua nazionale solo nell’immediatezza del match di esordio contro la Guinea, che si sarebbe giocato 24 ore dopo il turno di Premier League che vedeva il Manchester United affrontare il Tottenham.
Nella serata di domenica 14 gennaio, appena finita la partita dello United (un 2-2 che lascia i Red Devils lontani dalla zona Champions) il portiere camerunense è partito con un jet privato che, nelle previsioni, l’avrebbe dovuto portare nel giro di qualche ora a Yamoussoukro, capitale amministrativa della Costa d’Avorio, sede del ritiro del Camerun e dove lunedì 15 gennaio alle 18:00, allo stadio Charles Konan Banny, sarebbe andata in scena la partita d’esordio del Leoni Indomabili contro la Guinea.
Il jet di Onana però, dopo circa sette ore di volo, non è potuto atterrare nell’entroterra ivoriano a causa delle avverse condizioni climatiche, per la precisione la nebbia, e ha dovuto ripiegare per l’aeroporto di Abidjan, città più importante del paese situata sulla costa, 240 chilometri più a sud di di Yamoussoukro.
Da lì il portiere è riuscito a noleggiare un auto e a compiere il tragitto fino allo stadio di Yamoussoukro, più di tre ore di strada, ma è arrivato proprio a ridosso dell’inizio del match, quando il c.t. Song aveva già consegnato la lista dei convocati e deciso di schierare titolare il portiere del Nimes Fabrice Ondoa.
Per Onana quindi il tour de force si è risolto nel guardare la partita dagli spalti e assistere al pareggio della sua nazionale (con il napoletano Frank Zambo Anguissa in campo con la fascia di capitano) per 1-1 grazie al gol dell’attaccante del Tolosa Frank Magri che ha pareggiato al 51° il vantaggio guineano firmato da Mohamed Bayo, centravanti del Le Havre.
La tragedia sfiorata del Gambia
La disavventura di Onana non è stata niente comunque rispetto a quello che hanno rischiato i giocatori del Gambia, tra cui gli ex Serie A Ebrima Colley, Musa Barrow, Assan Ceesay, Ali Sowe, Ebrima Darboe e Omar Colley.
Durante il volo charter che li stava trasportando in Costa d’Avorio, lo scorso 10 gennaio (alla conclusione di un difficile trasferimento durato 32 ore con scali tra Turchia, Marocco e Arabia Saudita) si è verificata una perdita di ossigeno che ha causato lo svenimento di molti passeggeri e ha costretto il pilota ad un atterraggio di emergenza dopo nemmeno 10 minuti dal decollo.
Se se ne fossero accorti più tardi un ritardo nell’atterraggio di emergenza avrebbe potuto costare la vita a buona parte dei passeggeri.
La Coppa d’Africa fino a qui
Forse anche per le ripercussioni della disavventura, l’esordio dei gambiani contro i campioni in carica del Senegal non è stato dei migliori: netta vittoria per 3-0 della squadra capitanata da Kalidou Koulibaly che può contare su alcuni dei migliori giocatori del continente, da Sadio Mané e Nicolas Jackson, compreso l’attaccante della Salernitana Boulaye Dia. Da segnalare la doppietta del giovane centrocampista Lamine Camara, ventenne del Metz.
Esordio sottotono invece per un’altra favorita, la Nigeria del milanista Samuel Chukwueze, dell’atalantino Ademola Lookman e soprattutto di Victor Osimhen, uomo scudetto per il Napoli nella scorsa stagione: subito in gol contro la Guinea Equatoriale grazie proprio ad Osimhen su assist di Lookman, si è fatta riprendere dal gol di Iban Salvador (su assist del monzese José Machin).
Pareggio all’esordio anche per la nazionale più titolata, l’Egitto di Momo Salah che proprio al 97° ha segnato il rigore del 2-2 contro il Mozambico, mentre i padroni di casa della Costa d’Avorio (in campo il romanista Evan Ndicka, in panchina Christian Kouamé della Fiorentina) hanno vinto agevolmente 2-0 contro la Guinea-Bissau. Da tenere d’occhio il giovane difensore centrale ivoriano Ousmane Diomande, in forza allo Sporting Lisbona.
L’Algeria di Riyad Mahrez, del milanista Ismael Bennacer e del romanista Houssem Aouar (e che in panchina conta anche sul leccese Ahmed Touba) ha pareggiato contro l’Angola del cagliaritano Zito Lovumbo (che vede tra gli assenti M’Bala Nzola, rimasto a Firenze per “motivi famigliari plausibili”).
Sconfitta abbastanza clamorosa invece per il Ghana di Mohammed Kudus e Iñaki Williams, caduto per 2-1 contro la nazionale di Capo Verde di Jovane Cabral, attaccante della Salernitana.
Tra le squadre che ancora devono scendere in campo, c’è attesa per la Tunisia del leccese Hamza Rafia, il Mali del salernitano Lassana Coulibaly, il Marocco del bolognese Oussama El Azzouzi, la Repubblica Democratica del Congo di Charles Pickel (Cremonese) e Brian Bayeye (Ascoli) e lo Zambia del leccese Lameck Banda.
Intanto, in Coppa d’Asia…
Nel frattempo in Qatar si sta giocando anche la Coppa d’Asia 2023, che si sarebbe dovuta giocare l’estate scorsa in Cina ma che è stata rinviata a causa della pandemia di Covid-19.
L’interesse da parte del calcio europeo è sicuramente minore, dato che a parte il Giappone e la Corea del Sud non molte squadre asiatiche contano grandi giocatori che militano in Europa.
Per quanto riguarda l’Italia, il parmense Alessandro Circati ed il veronese Ajdin Hrustic non sono stati convocati dall’Australia (che ha esordito vincendo 2-0 contro l’India), così come il laziale Daichi Kamada è stato lasciato a casa da un Giappone che raramente nella sua storia ha potuto contare su tanti giocatori di enorme spessore: Takefusa Kubo, Kaoru Mitoma, Takehiro Tomiyasu, Ritsu Doan, Takumi Minamino e Wataru Endo sono solo i primi giocatori che si notano che sono protagonisti nei vari campionati europei.
All’esordio contro il Vietnam la nazionale del Sol Levante ha vinto per 4-2, con doppietta di Minamino.
Anche la Corea del Sud può contare su tante stelle europee: Min-jae Kim (pilastro della difesa scudettata del Napoli, poi passato al Bayern Monaco), il capitano Heung-min Son, Kang-in Lee e tanti altri. Allenata da Jurgen Klinsmann, la nazionale coreana ha esordito con un 3-1 contro il Bahrain con doppietta di Kang-in Lee.
Tra le altre squadre da seguire c’è l’Iran, che ha esordito con una vittoria per 4-1 contro la Palestina (ed è andato a segno il romanista Sardar Azmoun), mentre, per concludere la carrellata dei giocatori “italiani”, non sembra avere troppe chances l’Uzbekistan che ha dovuto rinunciare all’attaccante del Cagliari Eldor Shomurodov, infortunato: all’esordio contro la Siria non è andato oltre lo 0-0.
L’ammutinamento arabo contro Mancini
Particolare la situazione dell’ex commissario tecnico dell’Italia Roberto Mancini, ora alla guida della nazionale dell’Arabia Saudita: alla vigilia della competizione ha dovuto fare a meno di ben tre giocatori, Salman Al-Faraj, Sultan Al-Ghannam e Nawaf Al-Aqidi, che hanno deliberatamente scelto di non rispondere alla convocazione.
Secondo quanto riferito dallo stesso Mancini, i primi due non erano contenti del loro utilizzo in nazionale, mentre il terzo, portiere, avrebbe preteso di giocare titolare. Il tecnico italiano ha deciso quindi di escluderli dal gruppo, scelta che comunque non ha avuto ripercussioni dato che l’Arabia Saudita ha esordito nella Coppa d’Asia vincendo per 2-0 contro la Giordania grazie ad una doppietta di Saleh Al-Shehri, centravanti dell’Al-Hilal.