A Trigoria, c’è sempre stato un certo orgoglio nel coltivare talenti della casa. Negli anni, il vivaio della Roma ha regalato campioni capaci di scrivere pagine memorabili della storia giallorossa. E oggi, tra i nomi che accendono la fantasia dei tifosi, spicca quello di Niccolò Pisilli, un classe 2004 che, a piccoli passi, si sta guadagnando il suo posto al sole.
Daniele De Rossi, leggenda romanista e fino a qualche mese fa pure tecnico, lo ha definito “impressionante”. Non male per un ragazzo che, solo pochi mesi fa, era ancora il pilastro della Primavera, ma che oggi sogna di fare breccia nella prima squadra.
Il percorso alla Roma
Pisilli è un figlio di Roma, in tutti i sensi. Entrato nel settore giovanile giallorosso all’età di otto anni, ha vissuto ogni gradino del percorso formativo con il fervore di chi non indossa solo una maglia, ma un simbolo. Dai Pulcini fino alla Primavera, il centrocampista ha sempre portato con sé il peso e il privilegio di essere romanista.
Alberto De Rossi, maestro nel valorizzare i giovani, lo ha fatto esordire nella Primavera, strappandolo all’Under 18. Da lì, il suo talento ha brillato con forza: 33 presenze, 12 gol nella stagione 2022/2023, e un ruolo decisivo nella vittoria della Coppa Italia di categoria contro la Fiorentina. Numeri da trequartista, ma interpretati con la grinta e il dinamismo di un interno di centrocampo.
“Segnare con questa maglia è qualcosa di indescrivibile”, ha dichiarato Pisilli. Ed è questa passione, unita alla sua intelligenza tattica, che lo rende speciale.
Le caratteristiche di Pisilli
Pisilli non è il classico regista né un mediano puro. Il suo habitat naturale è quello di mezz’ala, ruolo che interpreta con una capacità unica di leggere spazi e tempi. Dotato di un’ottima tecnica individuale, ha una facilità nel fraseggio che gli consente di muovere la squadra, ma è nelle transizioni offensive che si distingue davvero.
Il giovane giallorosso ha dimostrato di saper interpretare le situazioni di gioco con maturità sorprendente per la sua età. Sa quando rompere le linee avversarie con inserimenti letali e, allo stesso tempo, quando rallentare il ritmo per dare equilibrio alla manovra. Nonostante i suoi soli 20 anni, mostra una personalità che lo rende pronto per sfide di alto livello.
In prima squadra
Nel maggio 2023, José Mourinho lo ha fatto debuttare in Serie A contro l’Inter, un primo assaggio di quel mondo che Pisilli aveva sempre sognato. Poi è arrivato il gol in Europa League contro lo Sheriff, una rete che non è solo un ricordo, ma il simbolo di un cammino che promette meraviglie.
Quest’anno, ancora con De Rossi, è stato schierato titolare in una partita dal peso specifico enorme: Juventus-Roma all’Allianz Stadium. Il giovane ha risposto con una prestazione solida, dimostrando di poter reggere la pressione dei grandi palcoscenici.
Il suo primo gol in campionato, contro il Venezia, ha portato tre punti fondamentali alla Roma e ha sancito la sua crescente importanza all’interno della squadra. Il suo ruolo potrebbe diventare sempre più centrale, soprattutto con l’arrivo di Claudio Ranieri, un maestro nel valorizzare i giovani.
Con Claudio Ranieri
Claudio Ranieri, uomo delle imprese e tecnico capace di rivitalizzare gruppi in difficoltà, ha ora il compito di rimettere in sesto una Roma che vive di alti e bassi. Pisilli, con la sua versatilità e la sua energia, potrebbe diventare uno dei cardini del centrocampo del tecnico testaccino.
Ranieri potrebbe riportare il giovane nel suo ruolo naturale, quello di mezz’ala dinamica, liberandolo da compiti troppo difensivi per esaltarne le qualità offensive. L’obiettivo sarà farlo crescere senza bruciare le tappe, ma è chiaro che Pisilli ha tutte le carte in regola per diventare un punto fermo della Roma del futuro.
A chi somiglia Niccolò Pisilli?
Nel cercare un paragone, il nome che viene spontaneo è quello di Lorenzo Pellegrini, non solo per la comune appartenenza al vivaio romanista, ma anche per la capacità di coniugare qualità tecniche e leadership. Pisilli, tuttavia, ha caratteristiche che lo avvicinano anche a giocatori come Niccolò Barella: è rapido, intenso e capace di spaccare le partite con gli inserimenti.
Se saprà affinare ulteriormente la lettura del gioco e aumentare la sua presenza fisica nei duelli, potrebbe diventare un centrocampista completo, capace di competere ai massimi livelli.
Il mercato attorno a Pisilli
Il nome di Pisilli inizia a circolare nei corridoi del calciomercato. La Roma, che da sempre punta a valorizzare i propri giovani, difficilmente se ne priverà nel breve termine, ma non è escluso che alcune squadre europee possano fare un tentativo già nella prossima estate.
Con un valore attuale di mercato stimato intorno ai 10 milioni di euro, una stagione in crescendo potrebbe farlo schizzare oltre i 20 milioni, attirando l’attenzione di club della Premier League o della Bundesliga, sempre attenti ai giovani talenti. In Italia, realtà come Atalanta e Fiorentina, note per lo sviluppo dei giovani, potrebbero essere interessate, ma la priorità della Roma sarà blindarlo.