Dopo tutto questo tempo: finalmente. Era da anni che la Lazio era alla ricerca di un terzino sinistro che sapesse dare profondità alla manovra e infondere qualità sulla fascia. Dopo stagioni in cui diversi giocatori hanno occupato quel ruolo senza lasciare un segno indelebile, Nuno Tavares sembra essere la risposta tanto attesa.
Da Stefan Radu, il recordman di presenze biancoceleste che però aveva attitudini più difensive, a Jordan Lukaku, il cui talento è stato limitato da continui problemi fisici, i tifosi hanno visto molti tentativi senza un vero leader sulla fascia. Persino il ricordo di Aleksandar Kolarov, che abbandonò Roma nel 2010 dopo aver conquistato il cuore dei tifosi con la sua corsa travolgente e i gol pesanti, sembrava ormai un lontano miraggio. Ecco che Tavares, con i suoi due assist nella vittoria contro il Milan, ha risvegliato l’entusiasmo del pubblico: un terzino sinistro che sa fare la differenza.
La storia di Nuno Tavares
Ma da dove arriva? E perché tutto questo hype? La storia di Nuno Tavares è curiosa e affascinante. Nato a Lisbona nel 2000 da genitori capoverdiani, ha mosso i primi passi nel calcio nelle giovanili del Casa Pia. Ma la sua crescita non si è limitata al campo, poiché ha coltivato anche un’altra passione: la musica, in particolare il violino.
Quando si unì allo Sporting Lisbona, la madre decise che Nuno dovesse concentrarsi su entrambi gli aspetti della sua formazione, raggiungendo un compromesso con l’allenatore del Casa Pia, che gli permetteva di allenarsi solo dopo le lezioni al conservatorio. L’immagine della sua infanzia è di fatto questa: lui che arriva al campo d’allenamento, ma col violino sulla spalla.
Quando il Benfica lo chiamò nel 2015, il giovane Nuno decise di mettere da parte la musica per dedicarsi completamente al calcio, una scelta che segnerà il suo cammino.
Dal Benfica all’Arsenal
La sua esperienza al Benfica, e nella città di Lisbona, non è stata però priva di alti e bassi. Dopo un inizio promettente – dopo la trafila nelle giovanili, nel 2019 inizia la vera avventura in prima squadra -, qualcosa si blocca. E si blocca per questioni prevalentemente caratteriali. Succede che nel suo ruolo ci sia una presenza ingombrante: è Alejandro Grimaldo, oggi al Leverkusen e grande protagonista dell’ultima annata della squadra di Xabi Alonso, che nello stesso periodo era diventato un punto di riferimento per il club, di fatto oscurando Tavares.
Curiosità. La rivalità tra i due si è accesa anche fuori dal campo: galeotto è stato un video del barbiere di Tavares, che definisce Grimaldo “non all’altezza”. E tutto ciò non ha fatto altro che peggiorare la situazione. Con il club che ormai dubitava della sua maturità, Nuno venne ceduto all’Arsenal per 8 milioni di euro. Un trasferimento che inizialmente sembrava poter rilanciare la sua carriera, ma che invece ha esposto ulteriormente i suoi limiti. Anche l’esperienza ai Gunners, così come le successive al Marsiglia – dove comunque porta a casa 6 gol da esterno alto – e al Nottingham Forest, è durata poco. A ogni tappa, Tavares ha mostrato un potenziale offensivo invidiabile, ma anche una fragilità difensiva che gli ha impedito di conquistare un posto fisso nelle squadre.
La chiamata della Lazio
L’arrivo alla Lazio rappresenta, quindi, una vera e propria occasione di riscatto per Tavares. La Serie A, con la sua tradizione tattica e la cura per la fase difensiva, potrebbe essere l’ambiente ideale per colmare le sue lacune e completare la sua formazione.
Marco Baroni, in questo, può essere assolutamente fondamentale: l’ex allenatore del Lecce è noto per la sua capacità di sviluppare il talento dei giovani e di renderli funzionali al proprio sistema di gioco. Tavares, con la guida di un allenatore esperto, potrebbe finalmente trovare l’equilibrio tra le sue inclinazioni offensive e la necessità di solidità difensiva. La sua partita contro il Milan, con quei due assist da applausi, dimostra che il potenziale c’è, ma adesso sta a lui e allo staff tecnico lavorare sui dettagli per far sì che la sua crescita non si arresti ancora una volta.
Nel mentre, l’inizio è stato devastante. Nuno Tavares ha avuto numeri semplicemente impressionanti: secondo i dati di Opta, nessun giocatore dei maggiori cinque campionati europei ha realizzato più assist di lui in questa stagione, arrivando a quota otto. Per trovare un difensore in Serie A con un numero di assist così alto in una singola stagione, bisogna risalire a Pablo Armero.
Le caratteristiche
Nuno Tavares si è sempre distinto per le sue qualità fisiche: potenza e velocità lo rendono un’arma letale in fase offensiva. La sua capacità di sprintare sulla fascia, di creare superiorità numerica e di sfornare assist, come dimostrato contro il Milan, sono caratteristiche rare e preziose per un terzino sinistro.
Nonostante ciò, quel che gli permette di eccellere in attacco rappresenta anche il suo limite in difesa. La sua vocazione offensiva lo porta spesso a sbilanciarsi, lasciando spazi che gli avversari possono sfruttare. Già ai tempi del Benfica si era capito che il punto debole di Tavares potesse essere la sua propensione a spingersi troppo avanti, esponendolo ai contropiedi avversari. È questo un aspetto su cui Tavares dovrà lavorare per diventare un terzino completo.
A chi somiglia Nuno Tavares?
In molti hanno visto in Nuno Tavares somiglianze con alcuni tra i migliori esterni d’Europa. Dal punto di vista fisico e atletico, la sua potenza e velocità lo fanno somigliare a giocatori come Alphonso Davies del Bayern Monaco, un altro terzino sinistro che basa il suo gioco sull’accelerazione e sulla capacità di sovrapporsi in attacco.
Se Davies è riuscito a combinare le sue doti offensive con una crescente solidità difensiva, Tavares è però ancora in fase di costruzione. In un certo senso, Nuno ricorda anche l’ex terzino del Real Madrid e del Tottenham, Sergio Reguilón, un altro giocatore che ha vissuto difficoltà simili. Sarà interessante vedere se, con il tempo, riuscirà a evolversi in un esterno completo e affidabile. Magari senza vivere una parabola alla Alex Sandro, trasformatosi da ala a elemento di sola solidità difensiva nei suoi anni alla Juve.
Il mercato attorno a Nuno Tavares
Se Tavares riuscirà a trovare continuità e migliorare i suoi aspetti difensivi, non è escluso che possa diventare uno dei protagonisti del prossimo mercato estivo. La Lazio non ha assolutamente dubbi sulla possibilità di riscattarlo, trasformando l’attuale prestito in un acquisto a titolo definitivo: costerà appena 6 milioni di euro con una percentuale sulla futura rivendita da destinare all’Arsenal.
Attenzione, però: non è detto che possa poi rimanere. Anche perché la concorrenza potrebbe farsi agguerrita: i club inglesi, dove Tavares ha già lasciato un’impressione non priva di spunti, potrebbero essere interessati a riportarlo in Premier League, soprattutto le squadre che cercano un profilo giovane e offensivo. Un altro possibile scenario è un ritorno in Portogallo, dove i club locali potrebbero vedere in lui una risorsa preziosa per il campionato. Tuttavia, se Tavares dimostrerà di poter dominare la Serie A, anche i top club europei potrebbero interessarsi a lui.
Nel frattempo, si goda Roma. Alla Lazio, Tavares ha davanti a sé l’opportunità di dimostrare il suo valore e consolidare una carriera finora discontinua. La fiducia dei tifosi, entusiasti per le sue recenti prestazioni, è un capitale che Nuno dovrà coltivare con dedizione e costanza. La sua è una storia di talento, passione e ostinazione. La sua sinfonia sembra finalmente arrivata: tocca suonarla fino in fondo.