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Quando il vento del calciomercato soffia via un pezzo pregiato come Teun Koopmeiners, capace di legare difesa e attacco con la maestria di un direttore d’orchestra, l’Atalanta di Gian Piero Gasperini risponde con un colpo tanto giovane quanto intrigante: Odilon Kossounou.

Non un semplice rincalzo, ma un difensore che, a soli 23 anni, si porta dietro l’aura del vincente grazie al recente trionfo in Coppa d’Africa con la Costa d’Avorio. Arrivato dal Bayer Leverkusen con una formula che mischia opportunità e cautela (prestito oneroso da 5,5 milioni e diritto di riscatto fissato a 25 milioni), Kossounou si candida a diventare uno dei protagonisti del nuovo corso atalantino.

Chi è Odilon Kossounou

Nato il 4 gennaio 2001 ad Abidjan, Kossounou incarna il prototipo del difensore moderno: fisico possente (192 cm), velocità sorprendente per un centrale della sua stazza e una duttilità che gli permette di spaziare tra la posizione centrale e quella di terzino destro. Cresciuto nelle fila dell’ASEC Mimosas, storica fucina di talenti ivoriani, ha fatto il salto in Europa passando prima dal campionato svedese con il Hammarby, per poi approdare al Club Brugge e, infine, al Bayer Leverkusen.

Con i tedeschi, Kossounou ha collezionato 34 presenze nella scorsa stagione, mostrando una crescita costante. È un difensore abituato a confrontarsi con attaccanti di alto livello, grazie all’esperienza maturata in Bundesliga e nelle competizioni europee. Una base solida su cui Gasperini, maestro nella valorizzazione dei giovani, sembra intenzionato a costruire.

Con Gasperini all’Atalanta

Nonostante le sue qualità, Kossounou non è ancora il prodotto finito. La sua giovane età e l’adattamento al sistema iperdinamico di Gasperini richiedono tempo. Inizialmente partito come riserva, ha dovuto assimilare i complessi movimenti della difesa a tre, marchio di fabbrica del tecnico di Grugliasco. Tuttavia, la sua capacità di leggere il gioco e la predisposizione a coprire ampie porzioni di campo lo avevano già il candidato ideale per scalare rapidamente le gerarchie.

Con Giorgio Scalvini fuori dai giochi per un grave infortunio e l’arrivo di Godfrey a coprire il ruolo di centrale d’esperienza, Kossounou aveva una corsia preferenziale per affermarsi come pedina fondamentale della retroguardia atalantina. La concorrenza con giocatori più esperti, però, non sarà una passeggiata a lungo andare.

Le caratteristiche tecniche

Osservare Kossounou in azione è come vedere una fusione tra passato e futuro del ruolo. I suoi tackle precisi e l’abilità nel gioco aereo richiamano il rigore di un vecchio mastino come Lilian Thuram, mentre la velocità di recupero e la capacità di iniziare l’azione dalla difesa ricordano Kalidou Koulibaly nei suoi anni d’oro al Napoli.

Il giovane ivoriano eccelle in situazioni di uno contro uno, dove la sua forza fisica e il tempismo gli consentono di neutralizzare anche gli attaccanti più rapidi. In un sistema come quello di Gasperini, che richiede ai difensori di essere aggressivi e di partecipare alla costruzione del gioco, Kossounou ha le carte in regola per diventare un elemento cardine.

Del resto, l’Atalanta di Gasp ha costruito la sua reputazione su una filosofia chiara: nessuno è insostituibile, ma tutti possono crescere. Questo approccio ha trasformato giocatori come Cristian Romero e lo stesso Scalvini in difensori ambiti dai top club europei. Ora, tocca a Kossounou raccogliere il testimone. Cosa servirà? Il difensore ivoriano dovrà imparare a integrarsi in un sistema difensivo che fa della pressione alta e della copertura preventiva i suoi pilastri. Un compito non semplice, ma che potrebbe esaltare le sue qualità atletiche e tattiche.

Il mercato e il ruolo da protagonista

Se il primo obiettivo di Kossounou è conquistare un posto fisso nell’undici di Gasperini, il secondo è attirare l’attenzione dei grandi club europei. Con un diritto di riscatto fissato a 25 milioni di euro, l’Atalanta potrebbe trovarsi di fronte a una decisione cruciale il prossimo giugno.

Se confermerà le aspettative, Kossounou diventerà un investimento sicuro per i bergamaschi, che potrebbero riscattarlo e, in futuro, monetizzare ulteriormente la sua cessione. Il suo profilo è già monitorato da club di Premier League, dove il suo mix di fisicità e tecnica sarebbe perfetto. A prescindere, la storia di Odilon Kossounou è quella di un ragazzo che ha sempre saputo alzare l’asticella. Dai campi polverosi di Abidjan alle luci della Bundesliga, fino alla Serie A con l’Atalanta, il difensore ivoriano ha dimostrato di avere la stoffa per affermarsi ovunque.