Ci sono giocatori che avanzano sul campo come una poesia in movimento, che accendono gli stadi con una magia fatta di talento, lavoro e audacia. Kenan Yildiz è uno di loro. Nato a Regensburg, in Germania, da padre turco e madre tedesca, questo ragazzo del 2005 ha già scritto record, superato ostacoli e lasciato intravedere il suo futuro radioso.
A soli 19 anni, il numero 10 della Juventus sembra incarnare il meglio della tradizione bianconera e della modernità del calcio globale. E fa sorridere, ma è proprio così: ha tutta una carriera – stellare – davanti.
La formazione di Yildiz
La storia calcistica di Yildiz è iniziata nei campi di provincia tedeschi, a Sallern e Jahn Ratisbona, dove il pallone era già un’estensione naturale dei suoi piedi. Il Bayern Monaco lo ha accolto a sette anni, coltivandolo nelle sue rinomate giovanili. In Baviera, Yildiz ha sviluppato tecnica e disciplina, diventando un calciatore ambidestro capace di occupare molteplici posizioni in attacco.
E’ una seconda punta, e da tale ha imparato a dialogare con il centrocampo; da esterno, ha affinato il dribbling e la capacità di creare superiorità numerica.
Alla Juventus
Nonostante le sue 20 presenze e 6 gol nella UEFA Youth League con il Bayern, Yildiz ha scelto di lasciare il club nel 2022. La Juventus, sempre attenta ai giovani talenti, lo ha accolto a parametro zero, inserendolo nella Primavera di Paolo Montero. La scelta si è rivelata vincente: 37 presenze e 15 gol nella stagione 2022-2023 hanno mostrato al mondo il potenziale di Kenan.
In prima squadra
Dopo un passaggio intermedio nella Juventus Next Gen, dove ha esordito tra i professionisti in Serie C, Yildiz è stato promosso nella prima squadra da Massimiliano Allegri. L’agosto 2023 è stato il mese dell’esordio in Serie A, contro l’Udinese, e da lì il giovane turco non si è più fermato.
La stagione 2024-2025 ha segnato un punto di svolta nella carriera di Yildiz, non solo per l’arrivo di Thiago Motta, con il quale di fatto è diventato un titolare della squadra bianconera.
Con la maglia numero 10 sulle spalle, simbolo di responsabilità e genio, il giovane talento ha incantato in ogni competizione. Il gol al debutto in Champions League contro il PSV è stato un segnale al mondo del calcio: un nuovo protagonista si stava affacciando sul palcoscenico europeo. Poi, la doppietta contro l’Inter nel derby d’Italia ha cementato la sua reputazione, dimostrando personalità e sangue freddo nei momenti più importanti. E’ stato il grande game changer della sua stagione. E forse della sua carriera.
Le caratteristiche di Yildiz
Ma Yildiz non è solo un finalizzatore, è pure un giocatore capace di cucire il gioco con una visione di campo superiore alla media. Dotato di una tecnica raffinata, è pericoloso con entrambi i piedi, il che lo rende imprevedibile per i difensori avversari.
La sua duttilità tattica è uno dei suoi punti di forza: può agire da seconda punta, spostarsi sulle fasce per sfruttare il suo dribbling o persino arretrare per diventare un rifinitore. In campo ricorda un giovane Mesut Ozil per eleganza e tocco, ma con la capacità di attaccare lo spazio che ricorda Paulo Dybala. È un numero 10 moderno, in grado di unire estetica e concretezza.
Il mercato attorno a Yildiz
Il valore di mercato di Kenan Yildiz è in ascesa vertiginosa. Attualmente valutato intorno ai 30 milioni di euro, la Juventus ha già respinto offerte superiori ai 50 milioni nella scorsa estate. Con la sua capacità di influenzare le partite a soli 19 anni, molti esperti prevedono che il suo valore potrebbe raggiungere i 70-80 milioni entro la prossima stagione.
Real Madrid, Barcellona e Bayern Monaco osservano da lontano, ma la Juventus è determinata a farne il simbolo del progetto futuro. Con il rinnovo del contratto in cantiere, il club bianconero punta a costruire una squadra attorno a lui, sfruttando la grande storia che si sta costruendo.
Ecco, è che Kenan Yildiz è più di un talento: è una promessa mantenuta, un esempio di come il lavoro, unito al genio, possa portare a risultati straordinari. La sua crescita personale e professionale è stata rapida, ma mai affrettata. Con Allegri prima e con Thiago oggi, Yildiz continuerà a esplorare i suoi limiti e a superarli. Nessun dubbio.