La nazionale di Roberto Mancini torna in campo dopo la fantastica avventura degli Europei, con in testa già un altro obiettivo da conquistare al più presto: la qualificazione ai Mondiali. La partita contro la Bulgaria è occasione perfetta non solo per continuare la striscia positiva (a un passo dal record), ma anche per rafforzare la prima posizione nel Gruppo C con un posto sicuro in palio.
Non resta quindi che mettersi comodi sul divano e seguire la prestazione dei nostri campioni azzurri, magari in compagnia. Nel caso, ecco alcune cose che potrebbero farci fare la figura dei grandi esperti.
Le 8 curiosità più interessanti nei numeri di Italia vs Bulgaria
Statistiche, precedenti, serie aperte (tante) e possibili record (tanti). Ecco almeno otto curiosità interessanti che potrebbero tornarci utili per ravvivare il discorso (e fare bella figura con i nostri amici) durante la visione di Italia-Bulgaria. Da usare con parsimonia, soprattutto se abbiamo compagnia scaramantica.
1 – L’ultima volta che gli azzurri sono usciti sconfitti dal campo, Achille Lauro non si era ancora mai spogliato a Sanremo, Pierluigi Pardo era ancora saldamente alla conduzione di Tiki Taka e la Juventus era la regina di Serie A. Era il lontano settembre del 2018 (sconfitta dal Portogallo per 1-0).
Da allora l’Italia di Mancini ha saputo solo vincere (il più delle volte, 27 per l’esattezza) o pareggiare (le restanti 7 volte). Siamo così arrivati a un’imbattibilità durata 34 gare, soltanto una in meno del record continentale della Spagna (dal 2007 al 2009) e a due da quello assoluto del Brasile (36 gare senza sconfitte dal 1993 al 1996). La scaramanzia è d’obbligo (spero nessuno si tatui il numero “35” sulla gamba in stile inglese), ma le speranze di scrivere di nuovo il nome nella casella dei record c’è tutta.
2 – E i motivi di scongiuro ci sono eccome. Basta dare uno sguardo a quello che è successo le ultime due gare disputate dagli azzurri dopo aver vinto una competizione internazionale: nel 2006 eravamo tutti belli e contenti dopo la vittoria strepitosa nel Mondiale di Germania, ma alla prima uscita contro la Croazia perdemmo per 2-0; stessa situazione dopo il Mondiale vinto in Spagna nel 1982, contro la Svizzera che vinse per 1-0.
La differenza però è sostanziale, visto che erano entrambe amichevoli. In ogni caso, teniamo le dita incrociate. E comunque ne abbiamo parlato qui.
3 – E non sarebbe finita, visto che nonostante uno score molto favorevole contro la Bulgaria (11 vittorie e 7 pareggi nelle ultime 20 sfide), i nostri avversari non hanno mai perso tre partite di fila contro di noi. Indovinate a quante sono ora? Proprio così, siamo già a due.
4 – Chiudiamo il capitolo “tocchiamo ferro”, con il dato sulle vittorie di fila nei gironi di qualificazione. Dopo le tre partite vinte in avvio infatti, il poker manca agli azzurri dal 1997 (nelle qualifiche per Francia 1998). Un anno strano quello, dove sulla panchina azzurra si sedettero Arrigo Sacchi nelle prime due, per poi passare il timone a Cesare Maldini nelle restanti.
5 – Se consideriamo tutti questi dati, deve essere chiaro il motivo per cui si gioca a Firenze, ovvero nella città dove l’Italia del calcio non ha MAI perso nemmeno una partita, nonostante sia anche quella dove ne ha giocate di più: 29 gare senza sconfitte (di cui le ultime due con un parziale gol di 10-0!).
6 – Sfida tra mister storici dell’Italia. Marcello Lippi è l’allenatore azzurro che ha la striscia positiva più lunga in casa con 17 partite senza sconfitte. Roberto Mancini però potrebbe però passare in vetta in solitaria, visto che al momento è alla pari a quota 17 (11 vittorie e 6 sconfitte).
7 – Anche Ciro Immobile è vicino a un traguardo storico. Con i suoi 15 gol in azzurro, è a un passo dal raggiungere altri due bomber come Gianluca Vialli e Luca Toni, entrambi a quota 16 reti.
8 – E a proposito di marcatori, per quanto riguarda la difesa ci sono Bonucci e Chiellini che con le loro otto marcature, sono al momento i secondi difensori più prolifici in zona gol. Soltanto Antonio Cabrini è riuscito a fare meglio con nove gol all’attivo. Anche se tutti ci ricordiamo sempre il rigore sbagliato durante la finale contro la Germania.