La sfida tra Newcastle e Manchester United, in programma al St. James Park sabato 2 dicembre alle 21:00, vede fronteggiarsi le due sponde contrapposte degli investimenti milionari nel calcio europeo: da un lato una squadra controllata dagli enormi capitali del fondo saudita PIF, dall’altro la proprietà statunitense della famiglia Glazer, che ha messo la squadra sul mercato per una cifra astronomica attorno ai 10 miliardi di dollari.
Ma allo stesso tempo è uno dei match più intriso di tradizione del calcio inglese, che si tiene in uno stadio attivo dal 1880 con il Newcastle squadra che ha costruito la sua leggenda con i campionati vinti nei primi anni del ‘900, quando il calcio era ancora giovane, e il Manchester United che ha collezionato ben 20 titoli inglesi nel corso della sua storia.
Newcastle e Manchester United: entrambe in certa di riscatto dopo la Champions
Oggi entrambe le squadre puntano a riscattarsi dopo un difficile impegno di Champions League: il Newcastle ha pagato a caro prezzo l’errore del VAR che ha concesso il pareggio al PSG costringendo i Magpies a giocarsi il passaggio del turno all’ultima giornata contro il Milan, mentre lo United si è fatto rimontare sul pareggio dal Galatasaray dopo essere stato in vantaggio per 3-1 rendendo così il passaggio agli ottavi di finale un’utopia difficilmente realizzabile.
Il tecnico dell’Arsenal Mikel Arteta non aveva nascosto la sua rabbia nei confronti dei direttori di gara e del VAR dopo la sconfitta dei Gunners per 1-0 contro il Newcastle: ora i Magpies potrebbero condividere con lo spagnolo la stessa rabbia dopo aver subito una chiamata molto discutibile al Parco dei Principi.
Dopo che Alexander Isak aveva messo a tacere i tifosi parigini nel primo tempo, il Newcastle è entrato in modalità ” spalle al muro” contro la squadra di Luis Enrique e sembrava potesse resistere per ottenere probabilmente la più grande vittoria europea della sua storia, se solo Kylian Mbappé non avesse segnato dal dischetto otto minuti nei tempi supplementari in seguito a un fallo di mano di Tino Livramento.
I tifosi e gli analisti di tutta Europa hanno criticato la decisione di sanzionare Livramento, che non ha potuto fare nulla per evitare che il pallone gli venisse deviato sulla coscia e sul gomito, ma c’è da sottolineare anche come il Newcastle non sia mai riuscito ad uscire dalla propria metà campo nel corso dei secondi 45 minuti e ha rischiato il tracollo mentre il PSG sferrava un attacco dopo l’altro.
Il ritorno tra le mura domestiche è però esattamente quello che il medico consiglia agli uomini di Howe, che nell’ultimo incontro di Premier League hanno sconfitto il Chelsea per 4-1, in 10 uomini, rimanendo così a un solo punto dal Man United, al settimo posto.
A pochi giorni dalla vittoria sull’Everton con uno dei gol più spettacolari che la Premier League abbia mai visto, Alejandro Garnacho, con una conclusione da vicino al palo, era riuscito a portare il Man United in vantaggio contro il Galatasaray, che aveva anche incassato un missile dalla distanza di Bruno Fernandes nel primo tempo della partita di Champions League di mercoledì.
Con la squadra apparentemente destinata a salire al secondo posto nel Gruppo A con la vittoria di Istanbul, Onana ha incassato un calcio di punizione di Hakim Ziyech prima che Scott McTominay ripristinasse il vantaggio di due gol dei Red Devils, ma il camerunense ha poi inspiegabilmente permesso che un altro calcio piazzato del marocchino si finisse in rete, prima che un colpo meraviglioso di Kerem Akturkoglu concludesse la sequela di sei gol.
L’ennesimo disastroso crollo in Champions League ha lasciato i Red Devils sull’orlo dell’eliminazione dal Gruppo A, che si concluderà con lo scontro con i campioni della Bundesliga del Bayern Monaco a dicembre, e il criticatissimo Ten Hag si è assunto la responsabilità della preoccupante disfatta della sua squadra al Rams Park.
Un ben noto senso di angoscia è tornato a prevalere a Manchester, nonostante il fatto che il 3-0 con cui il Man United ha battuto l’Everton lo scorso fine settimana abbia segnato la terza vittoria consecutiva in Premier League – con tre vittorie nette – e che i Red Devils, sesti in classifica, abbiano trionfato in ciascuna delle loro ultime quattro trasferte nella massima serie.
Tuttavia, da quando ha infranto i sogni di gloria del Newcastle in finale di Coppa di Lega lo scorso febbraio, il Man United ha perso le ultime due sfide con i Magpies: una sconfitta per 2-0 al St James’ Park lo scorso anno, prima che la rivincita in Coppa di Lega finisse con un’umiliazione per 3-0 all’Old Trafford. Il Newcastle potrebbero ora inanellare tre vittorie consecutive contro i Red Devils per la prima volta in 101 anni.
Nonostante con una panchina piena di giovani inesperti e un’infermeria stracolma dei talenti della prima squadra, il Newcastle può ritenersi incredibilmente sfortunato nell’aver lasciato Parigi con un solo punto, ma comunque anche tenendo conto delle assenze la squadra di Howe raramente ha problemi offensivi, specialmente quando gioca in casa.
Un Man United allo sbando ha già subito tutta la furia dei Magpies in questa stagione e, nonostante i recenti progressi sul fronte dei gol, gli uomini di Ten Hag restano troppo facili da perforare: fragilità che il Newcastle potrà mettere a nudo sabato.