Pensavamo di dover presentare solo la prevedibile e meritatissima festa del Napoli per il suo terzo scudetto, invece la gara con la Salernitana è diventata l’ennesimo simbolo del fallimento del sistema-calcio.
Nella composizione originaria dei calendari, che hanno come criterio prioritario le esigenze di chi ha pagato tantissimi soldi per i diritti tv, Napoli-Salernitana si sarebbe dovuta giocare sabato pomeriggio alle 15, mentre Inter-Lazio era il lunch match domenicale designato, dunque alle 12:30 del giorno dopo.
Dettaglio importante, perché la Lazio è l’ultimo ostacolo matematico tra il Napoli e lo scudetto e, qualora non vinca a San Siro, un successo dei partenopei in casa darebbe ufficialmente il via alla festa. La soluzione si sarebbe potuta ottenere facendo giocare le due gare, e invece no: Lazio-Inter resta domenica alle 12:30, Napoli-Salernitana slitta a domenica alle 15.
In questa surreale situazione, cerchiamo comunque di parlare di calcio.
Napoli-Salernitana: tutte le info utili
Quando e dove si gioca
Napoli-Salernitana è è un match della giornata numero 32 in Serie A, in programma alle 15 di domenica 30 aprile, presso lo Stadio “Diego Armando Maradona” di Napoli.
Dove vederla in TV e streaming
La partita sarà visibile in TV e in streaming, per gli abbonati di DAZN. Necessaria la app per Smart TV, ma il servizio si può fruire anche tramite TIMVISION Box, Amazon Fire TV, Google Chromecast e per gli abbonati Sky che hanno sottoscritto l’opzione Zona DAZN (canale 214). Inoltre la partita sarà fruibile anche sulle consolle PS4, PS5 o XBOX One. Per quanto riguarda lo streaming, è possibile fruirlo su dispositivi mobili tramite la app DAZN.
L’arbitro della partita
L’arbitro designato per Napoli-Salernitana è Matteo Marcenaro della sezione di Genova, alla direzione numero 13 in Serie A. Marcenaro sarà coadiuvato da Meli e Alassio come assistenti e da Volpi in qualità di quarto ufficiale. Al VAR è stato selezionato Di Martino, con Fourneau come assistente.
Marcenaro ha un solo precedente sia con il Napoli che con la Salernitana, in Serie A. In entrambi i casi si è trattato di un pareggio: il Napoli in casa con il Lecce (1-1) nella quarta giornata della presente stagione. Il precedente con la Salernitana è invece il criticatissimo 2-2 casalingo con la Juventus, quello del gol di Milik annullato per errore. In quel caso, comunque, va detto che lo sbaglio era stato del VAR e non dell’arbitro.
Le probabili formazioni di Napoli-Salernitana
Qui Napoli
Spalletti starà cercando di tenere i suoi concentrati sull’obiettivo, e sicuramente non sarà semplice visto il caos venutosi a creare tra prefetto, sindaco, federazione e Lega calcio. Ad ogni modo, per il derby che potrebbe significare scudetto, l’allenatore recupera Rrahmani e anche Simeone, quest’ultimo solo per la panchina. Il tridente dovrebbe essere ancora quello delle meraviglie Lozano-Osimhen-Kvaratskhelia, anche per i persistenti problemi alla caviglia di Politano. A centrocampo si rivedrà Zielinski.
- Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Osimhen, Kvaratskhelia. All.: L. Spalletti.
Qui Salernitana
Il polacco Piatek sta cercando in tutti i modi di mettere in crisi Paulo Sousa, che deve decidere l’attacco titolare contro i campioni d’Italia in pectore. L’allenatore portoghese sembra però orientato a schierare il solo Dia davanti, supportato da Candreva e Kastanos. Le opzioni possibili sono però diverse, compreso un arretramento dello stesso Dia sulla trequarti insieme a uno fra Candreva, Kastanos e e proprio Piatek come riferimento avanzato. Altro ballottaggio dietro fra Lovato e Troost-Ekong, con il primo che pare favorito.
- Salernitana (3-4-2-1): Ochoa; Lovato, Gyomber, Pirola; Mazzocchi, Coulibaly, Vilhena, Bradaric; Candreva, Kastanos; Dia. All.: P. Sousa.
Precedenti, curiosità e statistiche
Il Napoli è imbattuto nei 5 precedenti in Serie A con la Salernitana, che in totale constano in 3 vittorie e 2 pareggi. Per completezza d’informazione, va ricordato che i pareggi appartengono entrambi a un’altra era calcistica, risalendo addirittura al 1947/48. Di fatto, da quando la Salernitana è tornata in A nel 2021/22, la squadra granata ha raccolto 0 punti in 3 partite contro il Napoli, segnando un gol e subendone 7.
Curioso lo score del Napoli nelle gare casalinghe contro altre squadre campane in Serie A. Nelle prime 8 occasioni, la squadra partenopea aveva vinto solo 3 volte, mentre ha vinto tutte le 6 più recenti.
Paulo Sousa ha trovato una buona quadratura per la sua squadra, che vince poco ma perde ancora meno. La Salernitana è imbattuta da 8 turni, durante i quali ha ottenuto 2 vittorie e 6 pareggi. L’ultima sconfitta è del 19 febbraio, 0-2 casalingo con la Lazio.
Qualora si verificassero le condizioni e il Napoli vincesse lo scudetto domenica 30 aprile alla trentaduesima giornata, si tratterebbe di un record assoluto della Serie A per giornate di anticipo (6). L’attuale primato è di 5 giornate, condiviso da 4 squadre: Torino 1946-1947, Fiorentina 1955-1956, Inter 2006-2007 e Juventus 2018-2019.
Le possibili chiavi della partita
Il Napoli che ha portato a casa la partita contro la Juve ha confermato di essere piuttosto diverso da quello stradominante visto fino a qualche mese fa. La squadra bianconera non è riuscita ad attuare in pieno le misure che hanno permesso al Milan di fermare i partenopei, sia in campionato che in Champions: i raddoppi sistematici su Kvaratskhelia e l’aggressione su Lobotka. Pur con un organico tecnicamente molto inferiore, Paulo Sousa potrebbe riuscirci meglio dei bianconeri, con il ritorno a pieno regime di un esterno dinamico come Mazzocchi e centrocampisti in forma straripante come Kastanos e Coulibaly.
Dall’altra parte, però, c’è un Napoli all’ultimo chilometro di una corsa lunga ed esaltante, che non ha più la brillantezza e l’imprevedibilità data da elementi come Kvara in piena forma, ma ha trame di gioco consolidate e un Zielinski che è stato l’ingresso chiave nel match con la Juventus e stavolta sarà in campo dal primo minuto.
Accanto a tutto questo, c’è Victor Osimhen da cui non si poteva pretendere un immediato ritorno a quello strapotere fisico e tecnico che ha messo in scena in questa stagione. Il nigeriano sta però ritrovando la forma, partita dopo partita, e per la difesa granata potrebbero essere dolori. D’altra parte, all’andata fu proprio il numero 9 a timbrare il gol del definitivo 0-2