C’è una squadra che vive probabilmente il suo miglior momento della stagione e una che nonostante qualche scivolone di troppo sta ancora lottando per lo scudetto.
E si affronteranno in questo “Derby del Sole” di Pasquetta che però presumibilmente potrà illuminare solo una delle due alla fine. Perché il Napoli può solo vincere per continuare a coltivare il suo sogno, mentre la Roma non può perdere se vuole trovare il suo dodicesimo risultato utile di fila.
Una partita fondamentale per la volata finale del campionato, che vogliamo analizzare nel dettaglio per arrivare pronti al fischio di inizio, alle ore 19:00 del posticipo di Lunedì 18 Aprile.
I precedenti
Totale | Ultime 10 | |
Partite totali | 150 | 10 |
Vittorie Napoli | 47 | 6 |
Pareggi | 52 | 2 |
Vittorie Roma | 51 | 2 |
Gol Napoli | 172 | 19 |
Gol Roma | 190 | 10 |
Sono già 150 i “Derby del Sole” giocati nella massima serie, con un bilancio leggermente a favore della Roma che se n’è portati a casa 51 contro i 47 del Napoli. Anche per quanto riguarda le reti sono i giallorossi avanti, con 190 marcature contro le 172 dei partenopei. Proporzione però totalmente invertita se consideriamo solo le dieci gare più recenti, dove sono stati invece gli azzurri a dominare per la maggior parte delle volte (ben 6 contro 2), e lo stesso dicasi per il numero di gol (19 contro 10, con le ultime tre partite tutte con porta inviolata per il Napoli).
Per quanto riguarda le sole gare casalinghe del Napoli, il bilancio totale si sposta con 33 vittorie tra le mura amiche su 74 incontri, mentre solo 19 volte la Roma è riuscita ad espugnare il S.Paolo, oggi Stadio Maradona. L’ultima vittoria esterna in campionato è datata 2018, quando i giallorossi si imposero con un netto 2-4 (con doppietta di Dzeko), complicando la corsa scudetto dei partenopei nei confronti della Juventus (che si aggiudicò il titolo con quattro punti di scarto).
Tra le vittorie del Napoli più eclatanti resta il record di un 4-0 che si è ripetuto ben tre volte nella storia: il primo nel 1971/72, poi ancora nel 1980/81 e l’ultimo proprio nella stagione scorsa, con le reti di Insigne, Ruiz, Mertens e Politano che stesero la Roma (che chiuse con appena un tiro nello specchio la partita).
Fuori dai giochi del campionato invece, le due squadre si sono affrontate diverse volte anche in Coppa Italia, tra cui la semifinale dell’edizione 2013/14 che vide il Napoli ribaltare la qualificazione con un secco 3-0 (Callejon, Higuain e Jorginho) nella gara di ritorno in casa, il 3-2 dell’andata (doppietta di Gervinho), per poi aggiudicarsi anche la finale contro la Fiorentina.
Curiosamente, i due precedenti scontri in Coppa Italia (negli ottavi nel 2005/06 e nei quarti nel 1992/93), videro entrambi il passaggio del turno della Roma con il suo conseguente arrivo nella doppia finale, tutte e due però perse (contro l’Inter la prima e contro il Torino la seconda).
Napoli e Roma: statistiche a confronto
NAPOLI | ROMA | |
---|---|---|
2,1 | punti a partita | 1,8 |
1,8 | punti in casa | 2,0 |
2,3 | punti in trasferta | 1,5 |
58,0 | reti segnate | 53,0 |
26,0 | reti subite | 36,0 |
49,4 | xG fatti | 54,8 |
24,2 | xG subiti | 32,6 |
58,7 | Possesso Palla | 51,3 |
15,6 | Tiri | 15,6 |
5,3 | Tiri in porta | 5,1 |
10,8 | Tiri in porta subiti | 9,9 |
13 | Porta Inviolata | 13 |
13 | Legni | 10 |
Nove punti di distanza in campionato, sono il confine che segna la differenza tra le speranze di scudetto dei partenopei e quelle relative alla zona Europa per la Roma. E pensare che solo dieci giornate fa per Mourinho guardare con speranza al quinto posto sembrava un miraggio, ma se da una parte i giallorossi sono stati bravi a inanellare una striscia di undici risultati utili consecutivi (tra cui sette vittorie), dall’altra proprio il Napoli è spesso scivolato proprio sulle partite da cambio di passo, quelle che potevano metterlo in posizione di vantaggio per la corsa al titolo, e non al perenne inseguimento delle due milanesi.
Il dato negativo per Spalletti sono proprio le partite casalinghe, dove sono arrivate cinque delle sei sconfitte stagionali, con una media punti non a caso nettamente più bassa rispetto a quelle in trasferta (1.8 contro 2.3). L’esatto contrario della Roma, che invece proprio in esterna ha trovato qualche difficoltà in più, incasellando sei sconfitte e una media punti di soli 1.5 di media.
Al netto di queste sostanziali differenze di risultati (e di punti), quello che si sottolinea è però come almeno nei numeri, le due squadre siano molto più vicine di quanto si possa pensare.
Basti guardare i dati relativi agli “Expected Goals“, che riavvicinano ulteriormente il bilancio delle due, anzi, in una certa misura ne ribaltano i valori, almeno in attacco. Se in campo infatti è il Napoli ad avere il maggior numero di reti segnate, 58 contro 52, quelle attese in linea teorica sarebbero dovute essere di più per la Roma (54.8 ovvero +1.8) mentre quelle del Napoli decisamente meno (49.4 ovvero -8.6).
Per quanto riguarda la difesa invece, il Napoli ha perso proprio nell’ultima giornata la palma di migliore, superata dall’Inter grazie ai 3 gol subiti contro la Fiorentina, che portano a 26 le reti totali subite contro le 36 della Roma. Anche in questo caso per tutte e due le squadre il dato teorico sarebbe da ritoccare leggermente al ribasso, ma nonostante la differenza sono state 13 le partite senza subire reti per entrambe. Va detto però che in nessuna delle ultime otto partite Spalletti è riuscito a non prendere gol, mentre a Mourinho è riuscito quattro volte nello stesso frangente.
Infine è sempre in perfetto pareggio il conto dei tiri a partita, sia nelle conclusioni che nello specchio (anche se come detto, c’è una certa imprecisione in più da parte dei giallo rossi), mentre malgrado la miglior difesa del Napoli, sono sempre i capitolini a concedere meno tiri agli avversari. Insomma classifica a parte, sembra esserci molto più equilibrio di quanto si possa immaginare tra le due compagini.
Stato di forma e analisi della Gara
Dal punto di vista tattico non dovrebbero esserci grandi sorprese in campo, con Spalletti ormai fisso con il suo 4-3-3 che privilegia la libertà di Osimhen lanciato da Insigne e Politano esterni, e Mourinho che dovrebbe continuare sul 3-5-2 (con possibile variante nel 3-4-1-2) che regala spazio in attacco a Zaniolo e Abraham.
La vera battaglia quindi sarà a centrocampo, considerato che il Napoli terrà come sempre il pallino del gioco (58.7% di possesso palla di media) lasciando però alla Roma il suo gioco preferito in ripartenza, con la velocità dei suoi avanti e gli inserimenti pericolosi di Pellegrini e Mkhitaryan. Ecco perché Spalletti non sa ancora bene se dover rinunciare all’apporto qualitativo di uno tra Zielinski o Ruiz, per favorire quello di quantità e tenacia di Anguissa e Lobotka.
Certo è come detto che per il Napoli dopo il passo falso contro la Fiorentina, qualunque altro risultato diverso dalla vittoria potrebbe non bastare per la corsa al titolo, quindi qualcosa in più bisognerà rischiare, soprattutto se la difesa ha dimostrato in questo ultimo periodo di non essere totalmente impermeabile.
Per la Roma viceversa, c’è anche da smaltire le tossine della partita contro il Bodo/Glimt, oltre a continuare la striscia di imbattibilità in campionato. A differenza dei partenopei però, un pareggio non sarebbe un risultato poi tanto scomodo per i giallo rossi.
Probabile formazione Napoli
Come detto c’è bisogno di fare qualcosa di più per portare a casa la vittoria, anche se il Napoli ha già dimostrato di soffrire molto le ripartenze delle sue avversarie casalinghe. Per questo Spalletti potrebbe puntare su un centrocampo di sostanza, confidando nel ritorno di Anguissa con il quale (non a caso) la media punti del Napoli si alza notevolmente. Al suo fianco potrebbero agire o i due talenti Zielinski e Fabian Ruiz, oppure sacrificandone uno fare spazio a Lobotka per un ulteriore dose di concretezza e di filtro.
Nel tridente offensivo invece certe le presenze di Lorenzo Insigne sulla sinistra e ovviamente di Osimhen al centro, capace di mettere a segno cinque gol e un assist nelle ultime tre partite giocate. Il terzo dovrebbe invece essere Politano, con Mertens e Lozano però pronti a prendere posto. In difesa la coppia centrale sarà formata da Koulibaly e Rrahmani (chiamato a riscattare una prova non perfetta contro i Viola), mentre ai lati conferme per Mario Rui e soprattutto il giovanissimo Zanoli.
Napoli (4-3-3): Ospina; Mario Rui, Koulibaly, Rrahmani, Zanoli; Zielinski, Anguissa, Ruiz; Insigne, Osimhen, Politano.
Probabile formazione Roma
Qualche dubbio per Mourinho, soprattutto per le condizioni fisiche di alcuni dei suoi impegnati anche nel turno europeo. Dietro però dovrebbero schierarsi Smalling centrale, con Ibanez e Mancini al suo fianco. Impossibile rinunciare a Lorenzo Pellegrini in questo momento, così come all’imprescindibile Mkhitaryan. Per il terzo in mezzo al campo, favorito Cristante con Veretout però pronto a sostituirlo.
Qualche pensiero in più per il duo d’attacco, con da una parte sicuramente Tammy Abrham (15 gol in stagione ma a secco da due partite), dall’altra invece potrebbe esserci Zaniolo, anche se rimane l’opzione di inserire Oliveira o spostare direttamente il macedone in attacco.
Roma (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Lo.Pellegrini, Cristante, Mkhitaryan, Zalewski; Zaniolo, Abraham.