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Tra le squadre più affascinanti da studiare per la prossima stagione calcistica c’è senza dubbio il Napoli di Antonio Conte. Il binomio Conte-Napoli, infatti, è a dir poco affascinante. Da una parte Conte, l’allenatore sabaudo e fieramente juventino – che al ritiro di Dimaro ha risposto ai propri tifosi, che cantavano “chi non salta juventino è”, di non poter rinnegare il proprio passato – che, armato di disciplina e spirito crociato, si trova a dover convincere una piazza e una città creative per natura a seguirlo in questa guerra santa.

Metteteci pure che, per parlare più francamente in termini tecnico-tattici, l’ultima stagione del Napoli è stata costellata da deludenti e altalenanti risultati – che hanno portato gli azzurri addirittura fuori dall’Europa – e che quindi Conte ha anche questo, di obiettivo: risollevare una rosa apparsa spenta e disorientata dopo un incredibile Scudetto.

Proprio per questo, Conte sa benissimo che ai ‘vecchi’ vanno affiancati dei ‘nuovi’ in grado di dare a tutto il collettivo nuova linfa motivazionale, nonché qualitativa. Andiamo più nello specifico.

Come giocherebbe il Napoli di Conte in questo momento

Conte è stato chiaro fin da subito con De Laurentiis, ponendo il veto su alcune cessioni (Di Lorenzo, Kvaratskhelia, Zambo Anguissa) e consigliando, tramite l’ausilio del nuovo DS Giovanni Manna, alcuni profili – se non proprio nomi, come nel caso di Lukaku – utili alla causa.

Il Napoli ha già acquistato Rafa Marin e Buongiorno in difesa, spendendo oltre 50 milioni, segno che Conte aveva individuato nel reparto difensivo dei partenopei il vero punto debole da cui ripartire in meglio per la nuova stagione. A centrocampo e attacco, ancora niente invece. Ma siamo ancora lontani dalla chiusura del mercato. Al momento, comunque, il Napoli di Conte scenderebbe in campo con un 3-4-2-1 caratterizzato dai seguenti interpreti:

  • Meret
  • Rrahmani, Buongiorno, Rafa Marin
  • Di Lorenzo, Lobotka, Anguissa, Olivera
  • Raspadori, Kvaratskhelia
  • Osimhen

La difesa del Napoli

Con un tweet insieme ambiguo e affascinante, il Napoli ha chiamato in causa Tuttosport smentendo di fatto la trattativa per l’acquisto di Hermoso. Ma una smentita, si dice in ambito giornalistico, è comunque la dichiarazione di un fatto. Il Napoli insomma comprerà ancora, ma non in difesa – dove invece ha ceduto Ostigaard.

Il centrocampo di Conte

Zona centrale, in tutti i sensi, del gioco di Conte, che questa zona ha calcato da calciatore, il centrocampo del Napoli è al momento una delle grandi incognite della rosa. Se non esce nessuno, non entra nessuno, e d’altra parte l’acquisto di Spinazzola a zero lo testimonia indirettamente. Ecco allora che l’addio di Zielinski è stato senza dubbio rimpiazzato dal ritorno di Folorunsho in squadra, ed ecco anche che il centrocampo a due consente delle buone rotazioni coi già presenti e per Conte inamovibili Lobotka e Zambo Anguissa.

L’attacco

Discorso diverso per l’attacco, che va ovviamente limato. Simeone, accostato alla Lazio, potrebbe rimanere. Come lui Raspadori e Kvaratskhelia, ma anche Politano. Lindstrom non ha convinto Conte, e potrebbe andare via. Al suo posto, attenzione a David Neres, che ha una cifra vicina ai 30 milioni di € e che piace molto a Conte. Ma tutto – e parliamo dell’acquisto di Lukaku, la vera richiesta di Conte lì davanti – dipenderà dalla cessione di Victor Osimhen. Il nigeriano ha una clausola di 130 milioni di €, ma De Laurentiis potrebbe accettare un’offerta da 100. Su di lui PSG e Chelsea, ma nessuna vera trattativa ancora avviata.

Come giocherà il Napoli di Conte?

Proviamo quindi ad azzardare un Undici, con rispettive riserve, del Napoli il prossimo anno.

  • Meret (Caprile)
  • Rrahmani (Natan), Buongiorno, Rafa Marin (Juan Jesus)
  • Di Lorenzo (Spinazzola), Lobotka, Zambo Anguissa (Folorunsho), Olivera (Mario Rui)
  • David Neres (Politano), Kvaratskhelia (Raspadori)
  • Lukaku (Simeone)