Nonostante il malcelato tentativo dei tedeschi di passare per vittime per la questione del divieto di trasferta ai suoi tifosi, Napoli-Eintracht dovrebbe rimanere un match a bassa tensione. Spalletti ha tutto l’interesse a mantenere alta la guardia, ma dall’altra parte ha tutti gli elementi per farlo senza immotivata ansia.
La proverbiale scaramanzia del popolo partenopeo è messa a dura prova, perché la squadra è a un passo dai primi quarti di finale di Champions League della sua storia ma la squadra di Spalletti sta insegnando ai suoi tifosi a fare a meno degli scongiuri, in ragione di una qualità quasi congenita.
Napoli-Eintracht: tutte le info utili
Quando e dove si gioca
Napoli-Eintracht è il ritorno degli ottavi di finale di Champions League 2022/23 ed è in programma alle 21 di mercoledì 15 marzo, ovviamente presso lo Stadio “Diego Armando Maradona” di Napoli.
Dove vederla in TV e streaming
I diritti in esclusiva per questo match sono di Amazon Prime Video, che come saprete ha la possibilità di scegliere la migliore tra le partite del mercoledì di Champions. Dunque Napoli-Eintracht sarà visibile solo per gli abbonati al servizio, tramite l’app disponibile su Smart tv, o su console di gioco (PlayStation, Xbox) oppure su Google Chromecast e Amazon Fire TV Stick. In alternativa, c’è anche la possibilità di streaming su PC o vari device mobili, tramite la app e il sito di Amazon Prime Video.
L’arbitro della partita
Roberto Rosetti ha scelto un team arbitrale anglo-olandese, per Napoli-Eintracht. L’arbitro sarà uno dei più esperti, l’inglese Anthony Taylor, che avrà al suo fianco i connazionali Gary Beswick e Lee Betts come assistenti. Inglese anche il quarto ufficiale, che sarà Robert Jones. L’olandese Pol van Boekel sarà il VAR, con l’altro orange Jeroen Manschot in qualità di assistente.
Le probabili formazioni di Napoli-Eintracht
Qui Napoli
Il dubbio sulla fascia sinistra difensiva tra Mario Rui e Mathías Olivera e quello sull’esterno offensivo di destra, che in teoria avrebbe Hirving Lozano come titolare designato ma il Chucky ha già saltato l’Atalanta per noie muscolari. Difficile immaginare che Spalletti abbia voglia di rischiare di compromettere lo stato di salute del talento messicano per un incontro importante ma con una buona porzione di qualificazione in tasca, e con la sosta in arrivo che dovrebbe consentire il pieno recupero dell’ex PSV Eindhoven. Inoltre il Napoli ha diversi altri elementi in rosa che si possono considerare potenziali titolari come pezzo di destra del tridente: Matteo Politano e Eljif Elmas su tutti.
Dietro dovrebbe essere recuperato Meret, dopo il match saltato precauzionalmente con l’Atalanta per un problema al polso. Nel caso in cui Spalletti decidesse anche qui per la prudenza, c’è sempre l’opzione Gollini. Confermatissima la coppia Kim–Rahmani, con il primo dominatore assoluto all’andata e l’ex Verona che ha appena segnato il suo secondo gol in campionato, a coronamento di una forma psico-fisica clamorosa.
- Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Spalletti.
Qui Eintracht
L’austriaco Glasner si trova di fronte a un compito obiettivamente improbo, ma può affrontarlo senza nulla da perdere. La difficoltà ulteriore sarà quella di dovere affrontare il match senza Kolo Muani, attaccante francese che dà spesso qualche problema disciplinare e infatti si è fatto espellere nell’incontro di andata. Al suo posto dovremmo vedere il colombiano Borrè, che lo scorso anno fu decisivo in finale di Europa League, con un gol e il rigore decisivo, mentre in questa stagione ha perso il posto. L’ex River Plate ha caratteristiche molto diverse da quelle di Muani, e Glasner stavolta dovrebbe decidere di avanzare Kamada sulla linea della trequarti, in suo supporto insieme a Gotze. Al posto di Kamada dovrebbe avanzare a centrocampo un altro elemento eclettico come il croato Jakic.
- Eintracht (3-4-2-1): Trapp; Tuta, Ndicka, Hasebe; Buta, Jakic, Rode, Max; Kamada, Gotze; Borrè. All. Glasner.
Precedenti, curiosità e statistiche
Prima del match di andata il Napoli aveva giocato solo due partite in competizioni ufficiali con l’Eintracht, perdendole entrambe. Lo 0-2 di Francoforte ha bilanciato il confronto, che ora potrebbe andare in parità.
Il Napoli di oggi ha una forte competitività europea, lo testimonia il fatto che ha vinto le ultime 2 partite giocate contro squadre tedesche, mentre ne aveva vinto solo due delle precedenti 12. L’altra vittoria di cui parliamo è contro il Lipsia in Europa League 2017/18, 0-2 in Germania dopo aver perso 1-3 in casa.
Nella sua storia in Coppa Campioni/Champions League, l’Eintracht non aveva mai tentato così poche conclusioni (5) come contro il Napoli, e non ne aveva subito così tante (18).
Eloquente anche la differenza nel numero di passaggi totali, 717 contro 298, quasi due volte e mezzo in più da parte del Napoli, nella gara di andata.
Non avendo mai il Napoli raggiunto i quarti di finale in questa competizione, è abbastanza normale che ci siano record già battuti o sul punto di esserlo. Khvicha Kvaratskhelia è il giocatore del Napoli che ha fornito più assist (4) in una singola stagione di Champions League. Victor Osimhen e Giovanni Di Lorenzo, a segno nella gara di andata, potrebbero diventare i primi giocatori della società partenopea a segnare in entrambe le partite di una fase a eliminazione diretta.
Le possibili chiavi della partita
La qualificazione non è cosa fatta per il Napoli, ma certo con un canovaccio tattico simile a quello dell’andata lo diventerebbe presto. In termini percentuali, una squadra che ha vinto l’andata per 2-0 in trasferta si qualifica circa il 97,2% delle volte. L’ultima a riuscire nella grande rimonta in Champions League è stata il Manchester United, che negli ottavi 2018/19 rimontò lo 0-2 dell’andata con un 1-3 al Parco dei Principi (doppietta di Lukaku e gol di Rashford).
Se i tedeschi dovessero trovare la via della rete nel primo tempo (l’Eintracht ha segnato almeno un gol in 3 trasferte su 3, nella attuale Champions League) allora il match acquisirà di interesse. Non se lo augurano ovviamente tutti i tifosi del Napoli, che magari preferirebbero di vivere un noioso ma storico mercoledì.
Le vere armi letali si chiamano ancora una volta Kvara e Osimhen, due contro i quali Glasner – e non solo lui – non possiede antidoti.