Roma-Juventus, il match di scena all’Olimpico domenica 5 marzo alle 20:45, è l’ultimo capitolo di una serie di faccia a faccia tra José Mourinho e Max Allegri mai banali.
In realtà questa volta non vedremo letteralmente il faccia a faccia, dato che lo Special One è stato squalificato per due giornate in seguito all’espulsione subita in Cremonese-Roma per il durissimo scambio di insulti con il quarto uomo Marco Serra.
Non ci sarà quindi fisicamente l’incrocio a bordocampo tra due delle personalità più istrioniche che il panorama degli allenatori in Italia ha da offrire, ma non mancano comunque gli spunti di interesse in questo nuovo scontro tra Mourinho e Allegri.
I primi confronti in Serie A
Mourinho e Allegri sono due allenatori diversi ma con alcuni punti in comune. Razionali e concreti, entrambi sono tecnici che puntano a valorizzare gli uomini che hanno a disposizione disegnando un contesto finalizzato ad esaltare i giocatori di maggior talento, piuttosto che piegarli ad un particolare disegno tattico. L’applicazione tattica maggiore è sulla fase difensiva e di recupero del pallone, piuttosto che sulla costruzione della manovra.
Quando Mourinho arriva in Italia per guidare l’Inter nel 2008 Max Allegri siede sulla panchina del Cagliari e nel doppio confronto di campionato contro la corazzata nerazzurra ottiene due ottimi risultati: pareggio per 1-1 a San Siro, con gol di Acquafresca per i rossoblù e Ibrahimovic per l’Inter, e soprattutto la vittoria in rimonta in Sardegna (con la squadra di Mourinho però già matematicamente sicura dello scudetto) dove di gol di Cossu e Acquafresca ribaltano l’iniziale vantaggio di Ibrahimovic. A fine stagione Allegri vince la Panchina d’Oro per il suo lavoro al Cagliari e Mourinho commenta così:“Io sono contento di aver vinto il premio dato dai giocatori agli Oscar del calcio. I voti degli allenatori? Il fatto che ho preso 6/7 preferenze è la sorpresa positiva”.
Nella stagione successiva, quella del Triplete nerazzurro, l’Inter è troppo forte per il Cagliari di Allegri: doppietta di Diego Milito che annulla il vantaggio rossoblù di Jeda a Cagliari e netto 3-0 a Milano con gol di Pandev, Samuel e ancora Milito.
Le sfide di Champions
Le buone prestazioni del Cagliari valgono la chiamata del Milan per Allegri, mentre Mourinho lascia l’Inter da trionfatore per accasarsi al Real Madrid. Le due squadre vengono sorteggiate nello stesso girone di Champions League nel 2011, portando così i due tecnici ad affrontarsi di nuovo. Allegri non risparmia critiche all’atteggiamento di Mourinho in conferenza stampa: “Dietro alla sua arroganza nasconde delle insicurezze” e ancora “Ogni tanto è patetico, ripete sempre le stesse cose e diventa banale”.
A Madrid vince nettamente il Real di Mourinho, con una punizione di Cristiano Ronaldo e un gol di Mesut Ozil, mentre a San Siro si gioca una partita ricca di emozioni dove il subentrante Pippo Inzaghi riesce a ribaltare con una doppietta il vantaggio madridista di Higuain, ma la squadra di Allegri vede sfuggire la vittoria a causa del gol del carneade Pedro Leon al 94°.
Passano ben 7 anni in cui gli unici contatti sono per questioni di calciomercato (Mourinho, tecnico del Chelsea, parla così del collega nel 2015: “Allegri ha parlato tutta l’estate di Ramires e Oscar ma io non parlo dei giocatori della Juventus“) e i due allenatori si ritrovano ancora in Champions League: nel 2018 José Mourinho è alla guida di un Manchester United che non si è mai ripreso dall’abbandono di Ferguson, mentre Max Allegri è all’apice della sua esperienza con la Juventus, forte della vittoria di 4 scudetti e 4 Coppe Italia consecutivamente e della conquista di 2 finali di Champions League (perse contro Barcellona e Real Madrid).
I bianconeri possono contare su Cristiano Ronaldo tra le loro fila, mentre il Manchester United ha strappato il gioiello francese del centrocampo Paul Pogba proprio ai bianconeri.
A Manchester è la squadra di Allegri ad avere la meglio, grazie ad un gol di Paulo Dybala, ma a Torino è José Mourinho, costantemente beccato dal pubblico che non ha certamente dimenticato il suo passato interista, ad avere ragione al 90° quando l’autorete di Alex Sandro regala la vittoria ai Red Devils dopo che il vantaggio juventino di Cristiano Ronaldo era stato annullato dal gol di Juan Mata. Mourinho non nasconde la sua soddisfazione porgendo la mano all’orecchio per provocare il pubblico bianconero, con i giocatori della Juventus e lo stesso Allegri che prendono molto male la provocazione.
Il ritorno di Mourinho in Italia e le nuove sfide con Allegri
Il 2021 vede il ritorno in Italia di Mourinho sulla panchina della Roma, altra piazza in cui l’antipatia per la Juventus è altissima, e contemporaneamente anche Max Allegri torna a sedersi sulla panchina bianconera dopo 2 anni di assenza. A Torino in ottobre i bianconeri vincono grazie ad un gol di Moise Kean e ad un rigore parato da Szczesny a Jordan Veretout, mentre a Roma nel gennaio 2022 va in scena una partita a dir poco emozionante.
Giallorossi in vantaggio con il colpo di testa di Tammy Abraham all’11° e pareggio bianconero con Paulo Dybala 7 minuti più tardi. Nella ripresa sale in cattedra Lorenzo Pellegrini, che nell’arco di 8 minuti dal rientro in campo offre a Mkhitaryan l’assist per il 2-1 e segna la punizione del 3-1. La Roma sembra in controllo ma tra il 70° e il 77° la Juve riesce clamorosamente a ribaltare il risultato con i gol di Locatelli, Kulusevski e De Sciglio. All’81° però Matthijs de Ligt commette un fallo di mano in area di rigore (per cui viene anche espulso). Su dischetto si presenta Pellegrini ma anche questa volta Szczesny si esalta parando la conclusione del capitano giallorosso, suggellando così la vittoria bianconera.
Si arriva quindi alla sfida della terza giornata del campionato in corso, andata in scena a Torino il 27 agosto 2022, chiusa sull’1-1 con i gol di Dusan Vlahovic e Tammy Abraham.