Si è spento, all’età di 86 anni, Bruno Pizzul. Ci lascia a pochi giorni dal suo compleanno la voce storica delle notti magiche e commentatore della Nazionale italiana dal 1986 al 2002. L’ex giornalista sportivo è morto all’ospedale di Gorizia, dove era ricoverato da ormai due settimane. L’annuncio è arrivato nella mattinata di oggi, 5 marzo 2025.
Ripercorriamo in questo articolo alcuni dei migliori momenti di Bruno Pizzul in telecronaca, che hanno segnato indelebilmente i nostri ricordi delle partite dell’Italia, concludendo con una carrellata di ultimi saluti dai protagonisti del mondo del calcio.
La carriera di Bruno Pizzul: i migliori momenti in telecronaca
Ironia della sorte, Bruno Pizzul non ha mai commentato una vittoria ai Mondiali dell’Italia. La sua carriera in telecronaca associato alla Nazionale si apre infatti nel 1986, a quattro anni dal trionfo in Spagna, e si chiude nel 2002, a quattro anni dal quarto sigillo in Germania. Un intero intermezzo vissuto tra sogni e sofferenze, nel pieno spirito italiano.
Dopo una carriera da difensore a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, Bruno Pizzul si laurea in giurisprudenza ed entra in Rai nel 1969. La prima partita da lui commentata risale ad uno spareggio di Coppa Italia tra Bologna e Juventus, nel 1970. Dopo aver fatto il conduttore di programmi come Sport Sera e Domenica Sprint, diviene telecronista della Nazionale nel 1986, prendendo il posto di Nando Martellini.
Telecronista in solitaria, ma anche in coppia con partner del calibro di Sandro Mazzola, Aldo Agroppi, Eraldo Pecci, Pizzul ha raccontato con la sua voce ben cinque Mondiali, senza però vederne vincere uno all’Italia.
Tra le partite più iconiche raccontate dalla voce di Bruno Pizzul ce n’è sicuramente una che hanno a cuore e impressa nella mente i tifosi del Milan. Parliamo della finale di Champions League vinta 4-0 col Barcellona, ricordata dallo stesso club rossonero nel post dedicato al commentatore: “Milan-Barcellona, eletta dai tifosi rossoneri come la Partita del Secolo. La meravigliosa Atene e la voce autorevole e garbata di Bruno Pizzul. Un racconto in cui tutto sarà eternamente molto bello. Grazie Bruno, ti sia vicino per sempre il ricordo pieno di stima e rispetto da parte di tutti noi”.
Si ricordano altri successi delle italiane targati con la voce di Bruno Pizzul, come il Milan in Coppa Coppe nel 1973, ma anche la Lazio nel 1999. Il nativo di Udine ha impresso il suo marchio anche sulla Coppa Uefa vinta dal Parma, sempre nel ’99, e ci ha raccontato la tragica notte dell’Heysel, nel 1985.
Gli ultimi saluti a Bruno Pizzul
Ci ha tenuto subito ad omaggiare il ricordo di Bruno Pizzul un grande volto del calcio italiano come Simona Ventura, che lo ha ricordato con queste parole: “Tra le persone che ho incontrato e che mi hanno aiutato in questo mestiere ci sei sicuramente tu caro Bruno! La voce delle nostre partite! Con te il calcio è stato ancora più bello ed emozionante. Abbraccio forte la tua famiglia e grazie per tutto quello che mi hai insegnato”.
Non poteva mancare anche il pensiero di Fabio Capello, compagno di telecronache di Bruno Pizzul per due anni: “Mi dispiace davvero molto. Ogni volta che sentivo la sua voce in una telecronaca era un’emozione. Bruno era una grande competente di calcio e nelle telecronache la sua grande qualità era la semplicità. Era comprensibile a tutti anche chi il calcio lo seguiva saltuariamente magari solo in occasione delle partite della Nazionale. Il ricordo più bello che ho di Bruno sono state le telecronache che abbiamo fatto insieme della Nazionale nel 1998 e 1999. Ci si intendeva a meraviglia”.
Arriva anche il ricordo di Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia: “Oggi il Friuli Venezia Giulia piange la scomparsa di un uomo straordinario. Con la sua voce unica ha accompagnato intere generazioni nel cuore della passione sportiva, diventando un simbolo del giornalismo sportivo. La sua carriera lo ha portato in tutto il mondo, ma il suo cuore è sempre rimasto legato alla sua terra, il nostro Fvg”.
Il ricordo della sua regione e dell’Udinese
Al cordoglio per la perdita si sono uniti anche tutti i club di Serie A, che hanno postato sui propri canali social ufficiali, ma anche il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, che ha commentato così: “Il mondo del calcio e la Nazionale italiana piangono la scomparsa di Bruno Pizzul. Ha attraversato gli anni con la stoffa di un campione di razza. Grazie alla sua straordinaria professionalità e alla sua umanità è stato molto più di un giornalista, diventando un punto di riferimento per milioni di appassionati, che hanno identificato la sua voce con il profondo amore per la maglia Azzurra”.
Nello specifico, ci ha tenuto ha fornire un ultimo saluto a Bruno Pizzul il patron dell’Udinese, Gianpaolo Pozzo: “Sono molto addolorato per la scomparsa di Bruno Pizzul. Bruno è stato un’icona del Friuli che ha portato in alto in nome della nostra terra da vero gigante del giornalismo italiano. Non dimenticheremo mai le sue telecronache e, personalmente, porto sempre nel cuore la nostra amicizia e la sua passione per i nostri colori bianconeri. Mandi Bruno”.