Una Befana speciale.
Giovedì 6 gennaio riparte la Serie A, con il girone di ritorno ed è subito partenza con il botto per il nuovo anno. Milan – Roma è il super posticipo alle 18.30: rossoneri che vogliono proseguire l’inseguimento all’Inter capolista, con i giallorossi in piena bagarre per un posto nelle coppe europee.
Il calcio dinamico di Pioli, contro quello pratico e solido di Mourinho. Ma i due allenatori sono alle prese con tante assenze, fra Covid, infortuni e soprattutto giocatori decollati alla volta della Coppa d’Africa.
Insomma, formazioni da reinventare, anche sé entrambe recuperano giocatori del calibro di Ibra, Leao e Rebic fra i meneghini, Lorenzo Pellegrini e Veretout nei capitolini.
Tutti gli occhi però sono puntati sulle rispettive punte. Il Milan si affiderà a Giroud e la Roma ad Abraham. Entrambi compagni al Chelsea, sono loro il vero valore aggiunto delle due squadre e dalle loro giocate può decidersi l’esito della sfida.
Vediamo cosa ci attende nel dettaglio, per il posticipo della 20° giornata di Serie A a San Siro.
Qui, Milan
Un porto di mare a Milanello.
Tra giocatori che escono finalmente dall’infermeria, altri che vi entrano e qualcuno che è partito alla volta della Coppa D’Africa, c’è davvero grande movimento nel quartier generale rossonero. Il colonello Pioli però ha l’idee ben chiare e finalmente recupera tre lungo degenti come Calabria, Rebic e Leao, oltre ad Ibra che aveva saltato la trasferta di Empoli nell’ultimo impegno del 2021.
Il 2022 regala insomma un poker di elementi fondamentali al diavolo che allo stesso tempo deve fare i conti con una mediana molto più povera a causa della Coppa d’Africa. Mancheranno per almeno tre settimane Kessie e Bennacer, a cui si aggiunge il terzino sinistro Ballo-Toure. Se quest’ultimo è la riserva di Theo Hernandez, gli altri due sono assoluti padroni del centrocampo e in loro assenza peserà tutto sulle spalle di Tonali.
Con Kjaer fuori dai giochi per tutta la stagione e un mercato in entrata che si annuncia bollente, all’appello mancano rispettivamente secondo (Tatarusanu) e terzo portiere (Plizzari), oltre a Pellegri. Parlare di Porto di mare a Milanello non è poi così fuori luogo a quanto pare.
Pioli al netto di tutto, conferma il 4-2-3-1 che tante soddisfazioni ha dato alla truppa rossonera, con Tomori e Romagnoli centrali di difesa, uno fra Krunic e Bakayoko al fianco di Tonali nel ruolo di mediano, mentre in attacco il terminale offensivo è Giroud. Il francese, fra Covid e infortuni si è visto poco ultimamente e soprattutto non segna da parecchie settimane. Ma contro una difesa molto fisica come quella della Roma, l’ex Chelsea può davvero fare la differenza.
Si annuncia interessante il duello con Smalling per un sorta di amarcord in salsa inglese, con l’ex difensore dello United che conosce molto bene l’attaccante dei meneghini. Alle spalle di quest’ultimo c’è ancora un ballottaggio. A destra agirà Saelemaekers, con Diaz in versione numero dieci. L’ultimo posto è una lotta a due tra i rientranti Leao e Rebic: sicuramente sarà staffetta fra i due, con il portoghese in vantaggio sull’ex Fiorentina.
Dicevamo di Giroud: oltre che nel gioco aereo sottoporta e nelle conclusioni a rete, il francese è chiamato a svolgere un grande lavoro di raccordo con i tre giocatori che agiscono alle sue spalle. Sponde per i loro inserimenti, movimenti a venire incontro per aprire varchi nella difesa giallorossa e infine, difesa del pallone per permettere alla squadra di salire. Tutto questo con Ibra pronto poi a subentrare dalla panchina.
Il Milan ha chiuso il girone di andata con 42 punti, grazie anche alla fondamentale vittoria per 4-2 in quel di Empoli che ha messo fine ad una mini-striscia negativa in cui erano arrivati il pari di Udine e la sconfitta interna con il Napoli. Rossoneri che accusano 4 punti di svantaggio dall’Inter capolista, tre di vantaggio sul Napoli terzo e 8 sulla Juventus quinta.
Pioli deve cambiare il trend casalingo del Diavolo che nell’ultime tre apparizioni interne ha vinto solo contro la Salernitana. Sconfitte invece contro Sassuolo e il già citato Napoli, mentre se allarghiamo il raggio alle ultime 5 sfide a San Siro, oltre al pari con l’Inter nel derby, l’altro successo è arrivato per 1-0 contro il Torino: guarda caso l’ultimo gol di Giroud che segna solo davanti al pubblico amico.
Probabile Formazione (4-2-3-1); Maignan; Calabria, Tomori, Romagnoli, Hernandez; Tonali, Krunic; Saelemaekers, Diaz, Leao; Giroud. All. Pioli.
Qui, Roma
Anche Mourinho fa la conta degli uomini a Trigoria.
E non sono molti quelli abili e arruolati che prenderanno parte alla trasferta milanese. Le buone notizie per il tecnico lusitano arrivano dai recuperi di Lorenzo Pellegrini e Veretout, ma la lista degli assenti è assai lunga. Mancheranno per impegni in Coppa d’Africa, Diawara e Darboe, oltre all’infortunato El Shaarawy. Il covid ferma Fuzado e soprattutto B. Mayoral, senza dimenticare il lungo degente Spinazzola.
Insomma anche la Roma è alle prese con una lunga lista di indisponibili, ma Mourinho sembra deciso a confermare il 3-5-2. Rui Patricio tra i pali, con Mancini, Smalling ed Ibanez a formare la difesa a tre. Molta attenzione al lavoro dei due fluidificanti, con Karsdorp a destra e Vina a sinistra.
Specialmente il primo dovrà attaccare, ma anche preoccuparsi delle sgroppate di Theo Hernandez, senza dimenticare i vari Leao o Rebic. Gran parte del match potrebbe decidersi proprio su questi incroci e su questi duelli.
In mezzo al campo ci sono due recuperi importanti per Mourinho. La mente della mediana, vale a dire Veretout che segna sempre al Milan e Lorenzo Pellegrini, il centrocampista con il vizio della rete. Completa il reparto l’ex Cristante che darà fisicità al reparto giallorosso.
Il compito della mediana non sarà solo quello di spezzare il fraseggio del Milan e poi imbastire ripartenze, ma schermare a turno i tre giocatori che agiranno alle spalle di Giroud. Con particolare attenzione per Diaz che potrebbe a sua volta trovarsi schiacciato fra il muro difensivo della Roma e il suo centrocampo. Anche questo, potrebbe essere uno degli snodi della partita.
In attacco, Zaniolo avrà licenza di svariare su tutto il fronte: qualità e quantità, con la fantasia al potere, ma soprattutto il compito di innescare Abraham. Sull’ex blues poggiano le speranze dei capitolini e si fa rovente il duello a distanza con l’ex compagno Giroud. Sempre in chiave Chelsea, attenzione alla marcatura di un altro ex londinese come Tomori.
Per l’attaccante inglese un problema in più, ma dovrà essere bravo ad attaccare la profondità ogni qualvolta la Roma entra in possesso palla, considerando che la difesa dei meneghini tende a difendere alta. E negli spazi il numero 9 giallorosso è devastante come pochi in Serie A.
La truppa di Mourinho ha chiuso il girone d’andata con 32 punti: sesto posto in coabitazione con la Fiorentina, a meno due dalla Juventus quinta e a meno 6 dall’Atalanta quarta. I giallorossi sono imbattuti da tre gare, con il pareggio interno con la Sampdoria per 1-1 che ha messo fine al 2021.
In campo esterno i capitolini non conoscono vie di mezzo: 9 trasferte, segnate da 4 successi e 5 sconfitte, senza alcun segno X. L’ultima gara giocata lontano dall’Olimpico ha visto Zaniolo e soci espugnare Bergamo per 4-1, dopo la sconfitta per 1-0 di Bologna e quella per 3-2 di Venezia, a loro volta intervallate dai successi in casa del Genoa e del Cagliari.
Probabile formazione (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Veretout, Pellegrini, Vina: Zaniolo, Abraham. All. Mourinho.
I precedenti
Complessivamente, nelle ultime 4 gare giocate tra Milan-Roma, sia a San Siro e sia all’Olimpico, i giallorossi non hanno mai vinto. Un successo interno della banda di Pioli, due esterni e un pareggio per 3-3 lo scorso anno a Milano. L’ultimo successo capitolino risale a gennaio 2020, quando la Roma si impose in casa per 2-1.
In trasferta i giallorossi non vincono in casa del Diavolo dall’1 ottobre 2017, quando si imposero 2-0. Se stringiamo il campo alle sole gare giocate in Lombardia, negli ultimi 10 incroci, il bilancio è sostanzialmente in parità. 4 vittorie del Milan, tre pareggi e altrettanti successo romanisti.