Per accorciare le distanze con l’Inter, attualmente a più sei e con una partita da recuperare, non sono più ammessi passi falsi per il Milan nelle 10 gare che restano da giocare in questa Serie A. I rossoneri affronteranno la Sampdoria contro cui hanno vinto quattro delle ultime sei sfide di Serie A (1N, 1P), compreso il 2-1 nella gara d’andata, e con un successo si aggiudicherebbero entrambe le sfide stagionali contro i blucerchiati per la prima volta dal 2015/16. La sfida si giocherà a San Siro, dove i rossoneri hanno conquistato solo 22 punti in questa Serie A: il Milan (-15) è infatti la squadra con la differenza negativa più ampia tra punti guadagnati in casa e quelli ottenuti in trasferta in questa stagione nei cinque maggiori campionati europei; nelle ultime cinque partite interne in tutte le competizioni, i ragazzi di Pioli non sono riusciti ad ottenere neanche un successo (2N, 3P) e l’ultima volta che hanno registrato una striscia più lunga senza vittorie interne risale al dicembre 2013 (sei con Massimiliano Allegri alla guida). Per conquistare i tre punti ci sarà bisogno dell’apporto dello svedese in maglia numero 11. Nel post lockdown il Milan, infatti, non ha mai perso nelle 14 gare in cui Ibrahimovic ha segnato in Serie A, vincendo ben 12 volte in queste sfide (22 reti per lo svedese nel periodo). Dall’altra parte, la Sampdoria, dovrà partire dalla difesa e cercare di neutralizzare gli attacchi in verticale dei rossoneri (che guidano questa classifica con 65) e cercare di colpire il principale punto debole del Milan dal punto di vista difensivo: i calci piazzati, situazione di gioco in cui i rossoneri hanno incassato ben il 42% delle loro reti (record in percentuale in questo campionato). Anche la Sampdoria annovera nel suo attacco un giocatore altrettanto temibile: Quagliarella, che ha realizzato tre gol negli ultimi sei lunch match in Serie A, tra cui la sua ultima rete in questo campionato (v Bologna); le uniche due reti dell’attaccante blucerchiato contro il Milan in A sono arrivate al Meazza, che con sei reti è lo stadio in cui ha segnato di più in gare esterne del massimo campionato (insieme al Franchi e all’Olimpico).
Non molto distante da Milano, alle 15.00, si sfideranno Atalanta, la squadra che ha segnato di più da inizio marzo in A (10, al pari della Fiorentina) e Udinese, una delle due migliori difese in questo periodo (tre, solo l’Inter con due ha fatto meglio). Per i ragazzi di Gotti questo sarà infatti un test fondamentale: l’Atalanta ha infatti vinto cinque delle ultime sei sfide contro l’Udinese in Serie A (1N), segnando 18 reti nel periodo, ben tre di media a match, e contro la Dea è arrivata una delle sconfitte più ampie subite dai friulani nel massimo campionato (7-1 nell’ottobre 2019). All’Udinese spetterà dunque l’arduo compito di arginare una squadra che ha firmato l’8% delle reti messe a segno in Serie A dall’inizio della scorsa stagione (percentuale più alta tra le squadre del massimo campionato), una macchina da gol che conta 13 gare con almeno tre gol segnati (solo il Bayern con 15 ne conta di più), tre giocatori con almeno otto centri (nessuna squadra ne conta di più) in questa stagione nei Top-5 campionati europei. Uno di questi è il talento colombiano in maglia numero 9 che a suon di gol e assist ha stabilito il suo record di partecipazioni attive al gol in questa stagione: 23, 14 delle quali dall’inizio del 2021. Numeri migliori portano la firma solo di Messi (23) e Lewandowski (20) nel parziale.
Foto di testa (Zlatan Ibrahimovic) e contenuto a cura di Redazione Opta